Libero (Gal.) – Com’è strana la parabola di Lorenzo Pellegrini. Una vita dedicata alla Roma, eppure per i tifosi è da anni la causa di tutti i mali. Gioca bene, gioca male, il capitano è sempre e comunque sotto attacco, al punto che uscire dal raccordo anulare per intraprendere la strada verso Coverciano è una boccata d’ossigeno. Nonostante questo rapporto di (tanto) odio e (poco) amore con i tifosi giallorossi, Pellegrini resta un punto fermo della Roma e anche della Nazionale.
Spalletti ha fatto fuori Mancini e Cristante ma non lui, che anzi quasi sicuramente stasera sarà titolare alle spalle di Retegui, proprio come un mese fa al Parco dei Principi. Le qualità tecniche di Pellegrini non sono in discussione, ma anche come professionista sembra inattaccabile: è uno di quelli che tiene i “comportamenti giusti” tanto cari a Spalletti. L’avversione della piazza giallorossa è ingiustificata e incomprensibile, roba che solo in una piazza umorale e illogica come Roma può accadere.