Pagine Romaniste (F. Palmeri) – Figli di Roma, capitani e bandiere. Il momento tanto atteso è giunto anche per lui. L’attuale erede della dinastia dei ‘Capitani romani’, Lorenzo Pellegrini, è pronto a scendere in campo con una maglia più che importante, quella azzurra, con il numero 10 sulla schiena. Il ventiseienne si è meritato la chiamata della Selezione grazie alle sue prestazioni in giallorosso nell’ultima stagione in cui ha segnato 8 gol e fornito 4 assist ai compagni. L’arrivo di Daniele De Rossi, ha portato nella spogliatoio giallorosso una ventata d’aria fresca, quella che Lorenzo aspettava e che gli ha permesso di rinascere. E ora è arrivato il momento di dimostrare anche a livello internazionale di che pasta è fatto il classe ’96.
Nella Nazionale di Luciano Spalletti il capitano della Roma è quel giocatore che può inventare giocate tra le linee grazie alla qualità del suo destro e alla visione di gioco che lo contraddistingue, in grado di rendere più fluida la manovra e colpire dalla distanza come pochi altri. Pellegrini può diventare quel numero 10 che nel calcio italiano non si vedeva da anni. Un’eredità, quella della casacca azzurra, che in pochi romanisti hanno avuto il privilegio di indossare. Il primo a indossarla fu il 10 per eccellenza, Francesco Totti, nei Mondiali di Corea e Giappone nel 2002. Poi ad Euro 2004 e successivamente nei Mondiali di Germania 2006. Infine toccò a Daniele De Rossi negli Europei del 2008. Ora, a distanza di più di vent’anni, è di nuovo il turno del capitano della Roma: Lorenzo Pellegrini. Non c’è due senza tre, ma Lorenzo le sue tre occasioni “perse” le ha già vissute e ora è arrivato il momento di prendersi ciò che gli spetta. Con la maglia azzurra dal 2017 sono 31 le presenze, 6 i gol e 1 assist. Vedremo se in una Nazionale più vicina al modo di giocare della Roma di Daniele De Rossi, il capitano giallorosso riuscirà a dare seguito al rendimento avuto nel club diventando un protagonista dell’Europeo in Germania.