La Gazzetta dello Sport (C. Zucchelli) – Trascorrere un pomeriggio a casa Pellegrini, un’elegante villa con piscina a Casal Palocco, a due passi dal mare di Ostia, significa venire travolti dall’energia dei piccoli Thomas (quasi un anno) e Camilla (due anni e mezzo), dalla timidezza di Veronica, moglie del capitano della Roma, e accanto a lui da nove anni, e dalla voglia di Lorenzo di prendersi Roma e la Roma.
In questa stagione Pellegrini è partito a mille con 9 gol e 5 assist in 22 presenze, ma due infortuni muscolari, da dicembre, lo hanno costretto a giocare ad intermittenza. È tornato contro il Sassuolo, non ancora al top. Vuole arrivarci presto, però: per sé stesso, per la Roma e, tra un mese, per la Nazionale. A Sport Week, in edicola domani, infatti dice: “Si deve andare. Purtroppo per nostri demeriti abbiamo imboccato una strada difficile, pensavamo di avere in mano la qualificazione e invece… Marzo, per me, può essere un’occasione per riprendere quello che ho perso”.
Dall’Italia alla Roma: Pellegrini dice che vuole far capire ai compagni che Trigoria “non è un posto di passaggio” e che la stagione si dovrà giudicare alla fine perché il percorso è lungo, “i cavalli si vedono all’arrivo e io sono fiducioso. Ma serve uno scatto“. A proposito di percorsi e cammini, Pellegrini racconta di aver fatto quello di Santiago (“esperienza totalizzante“) e racconta anche del problema al cuore che 10 anni fa gli ha fatto temere di smettere: “Ho avuto paura, ma è stata Veronica a guarirmi il cuore”. Si sono sposati nel 2018, nel 2019 è nata Camilla, nel 2020 è arrivata la gravidanza di Thomas e contestualmente il Covid.
Un periodo non semplice che, complice anche la stagione non brillante della Roma con Fonseca, gli ha attirato critiche feroci da parte dei tifosi. Quelle Pellegrini le accetta, gli insulti gratuiti no. Ne ha ricevuti quando ha pubblicato una foto con Immobile o quando ha saltato una trasferta per rimanere vicino a Veronica che stava partorendo, non senza difficoltà. Tutti argomenti che Pellegrini, nell’intervista su Sportweek, affronta con sincerità, senza nascondersi, tanto da ammettere di essere un “rosicone” quando vede un brutto voto in pagella: “Ma anche quando gioco a carte con mia figlia a me piace vincere sempre”. Proprio per questo non vede l’ora di farlo con la Roma.