La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – l gol, la corsa, l’abbraccio. La Grande Paura di Paulo Fonseca evapora così, nella gioia sofferta di un sabato italiano. A salvare Paulo Fonseca e la Roma dallo psicodramma, paradossalmente è proprio l’anello di congiunzione fra l’allenatore e Dzeko, cioè il (sempre più) capitano Lorenzo Pellegrini, fedelissimo del tecnico e amico del cuore del centravanti, che sorride in tribuna in cerca di futuro.
[inline]
“I tifosi hanno rischiato l’infarto? – dice il capitano – Finché arrivano per questo motivo, penso che a loro stia bene. Per noi non c’è problema, siamo contenti”. “Si tratta la Roma in un modo diverso – ringhia il tecnico alla fine –, non è Fonseca, ma la Roma. Siamo lì, ma sembriamo ultimi in classifica“. E a chi gli face notare che però, facendo nomi di sostituti – da Allegri in giù – in realtà nel mirino c’era proprio lui, il portoghese replica: “Non vedo, non guardo e non sento. Sono focalizzato sul lavoro. Mi sembra che ci si dimentichi spesso che la Roma sta facendo una buona stagione”.