Pellegrini e Zaniolo saltano la Svizzera. Mancini, la sfida pesa: “Niente tensioni”

Il Messaggero (A. Angeloni) – L’Olimpico ormai è abituato al sold out, almeno quando gioca la Roma. Sarà così anche venerdì (52 mila spettatori, figli dell’apertura al 75 per cento e non, come previsto inizialmente, al cento), quando la Nazionale scenderà in campo contro la Svizzera (14 punti entrambe nel girone C) per un vero e proprio spareggio per il Mondiale in Qatar.

Gara decisiva, anche se poi gli azzurri dovranno chiudere con la trasferta di Belfast e gli svizzeri affrontando la Bulgaria. La prima passerà direttamente, la seconda andrà ai play off. In caso di parità, vale la differenza reti. Mancini chiede serenità (“se giochiamo come all’andata possiamo ottenere un ottimo risultato, credo faremo ancora meglio: è una sfida importante, quindi non si può preparare con tensione“), ma perde qualche pezzo pregiato. Per fortuna dell’Italia, non titolari: Zaniolo e Pellegrini. Per Nicolò c’è un affaticamento al polpaccio e un lieve risentimento al ginocchio, un’altra chance azzurra sfumata. 

A casa Nicolò e anche Pellegrini, finito a Coverciano con un sovraccarico al ginocchio (infiammato) infortunato, con cui ha giocato a Venezia e di sicuro la situazione non è migliorata. Al loro posto Cataldi e Pessina. Mancini ora attende responsi su Barella, uscito dal derby con problema al flessore.
Un centrocampo un po’ claudicante, vista anche l’indisponibilità di Verratti. Contro la Svizzera ci sarà Locatelli (all’Europeo autore di una doppietta) insieme con Jorginho e Barella (o Cristante), sul quale Mancini è ottimista “nulla di preoccupante” Altro dubbio doveva essere in difesa con Chiellini e Bonucci non in perfette condizioni fisiche.

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