Il Messaggero (G.Lengua) – Pellegrini sale ancora una volta sul banco degli imputati dopo la sconfitta rovinosa per 2-0 contro il Napoli che allontana i giallorossi dalla Champions. Essere diventato capitano della squadra lo investe di una responsabilità maggiore che comporta giudizi, a volte, eccessivamente severi. Non è il caso di ieri, perché la prestazione di Pellegrini non è stata soddisfacente, ma è stato l’unico ad essere propositivo in fase offensiva.
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Ci ha provato, ma senza successo considerando anche che Fonseca gli ha cambiato ruolo, preferendogli Pedro sulla trequarti. Lo spagnolo ha deluso e al momento della sostituzione si è fermato a parlare in panchina con il vice di Fonseca chiedendo, per l’ennesima volta in stagione, le motivazioni della sostituzione con Carles Perez. L’intenzione del tecnico era di dare alla squadra un atteggiamento meno spregiudicato, ma il risultato è stato un match giocato in maniera passiva. Deluso l’allenatore e molto delusi i Friedkin, che non si aspettavano l’ennesima caduta della Roma.
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“Questa partita è stata preparata come un’opportunità per dimostrare le nostre ambizioni. Vincerla non valeva solo tre punti, ma molto di più: valeva tre punti contro una squadra che si giocava la Champions” ha dichiarato Pellegrini. “Abbiamo preparato la partita non pressando alto, il Napoli è una squadra di qualità e ha avuto la possibilità di metterci in difficoltà”.