La Gazzetta dello Sport (C. Zucchelli) – L’ unico a prendere la parola, ieri, è stato Pedro, su Instagram. E forse non è un caso che sia stato il più vincente della rosa a dire: «Siamo molto delusi, è un duro colpo per tutta la squadra. Nei momenti difficili più uniti che mai». Il messaggio è arrivato ai 6 milioni di follower dello spagnolo e magari questa, per i Friedkin, ieri infuriati anche per la brutta figura a livello commerciale, può essere una buona notizia.
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L’altra, forse l’unica, arriva da Henrikh Mkhitaryan, arrivato a dieci reti stagionali e sempre più leader, in campo, di una squadra che sembra aver smarrito le certezze. Una, su tutte: il rapporto con l’allenatore. Qualcuno, in privato, lamenta allenamenti troppo blandi, ma c’è pure chi (soprattutto i più giovani) riconosce al tecnico un lavoro importante.
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Friedkin e Pinto si aspettano un cambio di passo fuor idal campo e dentro, soprattutto nei giocatori più rappresentativi. Un nome su tutti: Edin Dzeko. Con lo Spezia sperava di entrare prima, il labiale in cui sembra dire: “In che mani siamo” o: “Ma chi siamo?” ieri era su tutti i social, l’umore, già da un po’, non sembra quello dei giorni migliori e questo in campo sembra riflettersi in alcune opache prestazioni. La Roma, però, ha bisogno del suo capitano, così come ha bisogno che Pellegrini dimentichi in fretta quanto accaduto martedì.