Peccenini: “Pisilli merita la titolarità nel derby. Pellegrini ha mostrato limiti mentali”

Franco Peccenini è intervenuto alla trasmissione Bar Forza Lupi, condotta da Massimo D’Adamo, su Centro Suono Sport 101.5 FM. Di seguito le parole dell’ex calciatore della Roma

Come vivevi, da calciatore, l’attesa del derby?


“Male, da giocatore era l’unica partita che non si voleva giocare. Se la perdi è un dramma, se la vinci stai sereno fino al derby di ritorno. L’interpretazione sentimentale del derby è diversa da giocatore a giocatore, un giocatore nato a Roma la sente in modo diverso da chi magari è nato all’estero. Per chi è romano e per chi gioca nella Roma è tutta un’altra interpretazione sentimentale. Confrontandomi con altri miei compagni dell’epoca, in tanti mi hanno riferito che non vorrebbero il derby nel calendario calcistico.”

La Lazio è al momento la favorita. L’esperienza di mister Ranieri nei derby vinti in passato può equilibrare il divario tra le due squadre?

“Nel derby non ci sono favoriti. Delle volte è capitato che abbia vinto la squadra peggio piazzata in classifica. La Lazio sta giocando bene, ma questo non vuol dire che la Roma non possa fare altrettanto al derby. Tutto dipende da qualche episodio o da come inizia la partita. Il derby ha in più emozioni, ansia e stress soprattutto. Soltanto chi l’ha giocato lo può sapere.”

Pellegrini psicologicamente in difficoltà, come farà ad uscirne?

“Non è il suo campionato migliore, e quando il pubblico ti prende di mira è difficile venirne fuori, a meno che non fai 5 o 6 prestazioni positive di fila per riappacificarti con la tifoseria. Ma, non è il caso di Pellegrini, perché ogni volta che è entrato in campo ha mostrato quei limiti mentali. Le qualità tecniche del giocatore sono innegabili. Purtroppo, quando si entra in questa spirale negativa, per venirne fuori ci vuole un carattere fortissimo.”

Di chi non faresti a meno in campo nella partita di domenica e chi terresti fuori?

“Non farei a meno di Svilar, Hummels, Paredes , Dybala e Koné. Se dovesse utilizzare la stessa formazione di Milano ti dico che non terrei nessuno fuori, perché a San Siro la squadra si è comportata bene, ha mostrato quel grado di recupero di cui parlava Ranieri, ovvero, finalmente undici calciatori che in campo giocano da squadra. Perché nessuno dubitava delle qualità individuali di questi giocatori, si sospettava che potessero fare una squadra.”

Pisilli merita la titolarità?

“Assolutamente si. Ma, ho sentito che El Shaarawy potrebbe avere la meglio sul giovane, perché ha più esperienza. Ci può stare, ma, allo stesso tempo, in una partita cosi importante serve anche la freschezza atletica e la reattività muscolare, caratteristiche che Pisilli ha. Non che El Shaarawy sia arrivato al capolinea, però ci sono dei momenti in cui devi scegliere un giocatore perché sta andando meglio di un altro.”

Ranieri è l’eccezione al discorso legato ai romani romanisti che soffrono la pressione del derby?

“Non credo che faccia eccezione. Ranieri, probabilmente, fa finta di nulla, ma, in cuor suo l’emozione c’è e, forse, pure un po’ di timore. Ripeto, il derby è una partita che fa paura perché se la perdi, è un grosso problema fino al derby di ritorno”.

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