Paulo Sergio: “A Roma due anni meravigliosi, i tifosi giallorossi saranno sempre nel mio cuore”

Cresciuto nel Corinthians ed approdato in Europa con l’esperienza al Bayer Leverkusen, Paulo Sergio ha vestito la maglia della Roma dal 1997 al 1999, totalizzando 64 presenze in competizioni ufficiali, condite da 24 reti. Campione del Mondo con il Brasile nel 1994, nella Capitale Paulo Sergio è stato messo a disposizione di mister Zeman, che è riuscito ad esaltarne le qualità da esterno offensivo. Rapido e tecnico, il brasiliano lasciò poi l’Italia per ritornare in Germania, questa volta al Bayern Monaco. L’ex giallorosso ha rilasciato un’intervista a 90min Brasil ed è tornato anche sul suo passato nel club capitolino. Di seguito alcune delle sue dichiarazioni:

Sul razzismo.

Io credo che il razzismo che è presente in Italia, sia lo stesso che troviamo in Brasile. Io sono stato in grado di gestirlo sempre molto bene, rispondendo con grandi prestazioni in campo, segnando e ritagliandomi il mio spazio. C’è da dire poi che i tifosi della Roma mi amavano, quindi sono stati due anni bellissimi. Il razzismo è un problema che riguarda gli ignoranti.

Sugli anni a Roma.

Ai tempi della Roma, giocavo a destra. Cafu giocava a destra con me e Totti giocava a sinistra. E Balbo, l’argentino, giocava centravanti. Quando non giocava lui, c’era Delvecchio in quella posizione. Sono stati due anni meravigliosi, in cui sono stato il capocannoniere della squadra. Ho giocato con Candela, Totti, Di Biagio, Di Francesco, Aldair, Cafu, Zago, Vagner. Eravamo una squadra incredibile. Sono stati due anni importantissimi per me, perché ho vissuto due anni in una squadra e in un paese che amo moltissimo. Mi sono trasferito al Bayern Monaco perché mi dava la possibilità di giocare la Champions League. Ora è tanto che non torno, ma spero di riuscire quest’anno e di fermarmi per un pochino, perché i tifosi della Roma saranno per sempre nel mio cuore.

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