Doppio ex, Paulo Sergio a Il Tempo ha presentato Roma–Bayer Leverkusen. I giallorossi di Mourinho ed i tedeschi di Xabi Alonso domani si affronteranno nel primo atto delle semifinali di Europa League.
Paulo, domani andrà in scena la semifinale d’andata tra Roma e Bayer Leverkusen, che ti aspetti da questo doppio confronto?
“È una partita importante per entrambe, sono due grandi squadre che vivono un momento importante della loro storia. Raggiungere la finale sarebbe un grande obiettivo. Mi aspetto un match combattuto, bello da vedere e dall’esito non scontato. Direi un 50% e 50%“.
Hai trascorso quattro anni a Leverkusen, che ricordi hai del club e dell’ambiente?
“Lì ho imparato tanto, e quell’esperienza mi ha portato a trasferirmi alla Roma. A quei tempi non c’era molto seguito per il Bayer. Poi con la costruzione del nuovo stadio è cresciuto il numero di tifosi. Ho fatto buone stagioni in Germania, sfiorando il titolo in Bundesliga”.
“Certo. Da ambasciatore della Bundesliga e del Bayern Monaco seguo molto il campionato. Dopo una prima parte di anno complicata, con l’arrivo di Alonso le cose sono cambiate. Ha portato un nuovo modo di giocare e una mentalità diversa. Il recupero di Wirtz ha aiutato, lui può cambiare le sorti della squadra”.
La Roma arriva a questa sfida con tante assenze ma recupera Dybala. Come vedi i giallorossi?
“La Roma farà di tutto per vincere. Il momento non è positivo dopo i pareggi e le sconfitte in campionato, perciò la testa sarà tutta su queste due partite. Dybala mi piace tantissimo, ha tanta esperienza e può essere decisivo in appuntamenti come questi”.
Come valuti il percorso di Mourinho a Roma. Pensi davvero possa dire addio a fine stagione?
“Prima dell’arrivo di Mourinho la Roma faticava a vincere, lui ha saputo portare campioni e una mentalità vincente. In due anni la squadra è cresciuta tanto. Mi sarebbe piaciuto essere allenato da lui, anche se ho avuto grandi tecnici in carriera. Ma credo che chiunque avrebbe voluto lavorare con lui. Sicuramente il Psg è una possibilità, lì ci sono grandi possibilità di investimento, ma se pensa ai tifosi forse può decidere di restare”.
A proposito di tifosi, anche domani l’Olimpico sarà pieno. Che ricordi hai del pubblico romanista e quanto credi possa incidere in una sfida così delicata?
“Penso spesso alla Roma, e la prima cosa che mi viene in mente sono i tifosi. Ogni volta che segnavo andavo a ballare sotto la Curva Sud, e la gente mi diceva “balla Paulo”. Lo stadio sarà fondamentale, un dodicesimo uomo che sa come si giocano queste partite”.