Il Messaggero (G. Lengua) – Quella di Paulo Dybala è una trattativa che ha catturato le attenzioni della dirigenza, rallentando il mercato in entrata della Roma per oltre 20 giorni. Suscitando anche l’inquietudine di Daniele De Rossi, ansioso di avere una squadra completa in tempi brevi. Il tecnico ha anche palesato alcune delle sue perplessità alla Ceo Lina Souloukou in un recente faccia a faccia. A meno di una settimana dalla fine del mercato, a Daniele mancano un difensore centrale (piace molto Danso), un terzino destro (vicinissimo Assignon), un centrocampista e un esterno di sinistra. Il timore dell’allenatore è che la rosa rimanga incompleta, con esuberi e giocatori indesiderati. Se l’affare Dybala fosse andato in porto, Ghisolfi avrebbe avuto più libertà di manovra nel breve. L’attaccante aveva accettato l’offerta di 75 milioni da parte dell’Al-Qadsiah e poi, anticipando tutti con un post sui social il giorno dopo il sì ai Sauditi, ha fatto sapere che sarebbe rimasto a Roma. Lui ha detto no all’Arabia. Una mossa scaltra, che ha anticipato quella della società giallorossa che avrebbe potuto rivelare da lì a poco la rinuncia all’affare. Perché i Friedkin sarebbero stati rivalutati dalla piazza.