Corriere della Sera (M.Ferretti) – La Roma soffre di mal di gol. Quante volte lo abbiamo letto e/o sentito nei mesi passati? Un’infinità. E sempre a ragione, perché i numeri che hanno accompagnato l’attacco della squadra di José Mourinho nell’ultima stagione sono stati realmente deprimenti. Da li, e pure dall’infortunio di Tammy Abraham, la voglia, comprensibile assai, del tecnico di poter disporre di gente diversa. Migliore, ovviamente. E, sotto questo aspetto, non vanno mai dimenticate le zero reti in campionato di Andrea Belotti, al momento titolare del ruolo di centravanti come testimoniato anche ieri a Tolosa. Mancano meno di due settimane all’inizio della nuova Serie A e la Roma non ha ancora inserito nella propria rosa un nuovo attaccante centrale. Uno che abbia confidenza con il gol, che sia garanzia di rendimento.
Tentativi per questo, trattativa per quell’altro ma di ufficiale nulla. Se non conferma, arrivata puntuale dalla Francia, che il “mal di gol” continua a essere una malattia pesante. E che, ieri come oggi, ha una sola medicina efficace: Paulo Dybala. Il campione del mondo, nella sua pur breve apparizione, è riuscito ancora una volta a lasciare il segno, stavolta su calcio piazzato. Un gioiello che appartiene al suo repertorio, un sinistro telecomandato da posizione defilata e pure lontanuccia. Affidarsi ai numeri a colori del solo Dybala, però, non può essere la scelta giusta. Anche perché l’argentino, Tolosa lo testimonia, non ti garantisce la presenza in tutte le partite della stagione (e mancherà allesordio di campionato per squalifica): ecco allora che diventa fondamentale trovare, e in fretta, sul mercato uomini capaci di aiutare la Roma a finalizzare il proprio gioco. È arrivato il momento di passare dalle (troppe) chiacchiere ai fatti.