La Repubblica (F. Ferrazza) – La settimana che vent’anni fa regalò ai romanisti il terzo scudetto della storia giallorossa, sarà quella decisiva per sistemare qualche esubero. Almeno fino al 30 giugno Tiago Pinto si concentrerà molto su questo. Tra le questioni più urgenti, per non dare a Mourinho un’inutile rosa extralarge c’è quella legata a Javier Pastore.
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Trentuno anni tra pochi giorni e un contratto lungo ancora due anni, per un ingaggio di 4 milioni a stagione, più bonus, l’argentino è consapevole di dover cambiare aria: potrebbe avrebbe difficoltà a restare ad alti livelli agonisti, visti i tanti problemi fisici con cui ha dovuto combattere da quando è arrivato nella capitale. In questi giorni si dovrebbe definire la sua situazione, con la Roma disposta ad arrivare anche a una risoluzione contrattuale anticipata, dando una buonuscita al ragazzo.
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Mourinho vuole avere a disposizione giocatori su cui lavorare dal punto di vista motivazionale, che non abbiano esaurito le pile dopo anni nella capitale, e che, nel dubbio, possano avere la chance di dimostrargli il loro valore durante il ritiro. Vedi Kluivert e Under che, di rientro dai prestiti, avranno la possibilità di essere testati dallo Special One.