Parla Francesca Costa, la mamma di Nicolò Zaniolo, per discutere della possibilità di svolgere l’operazione in Austria o in America, piuttosto che nella clinica di Villa Stuart, dell’incontro con Fienga e delle condizioni del figlio dopo l’infortunio. Queste le sue parole, ai microfoni di Centro Suono Sport:
“Intanto ci tengo a ringraziare tutti i tifosi della Roma, e non, che mi hanno scritto in questi giorni. Grazie a tutti per la dimostrazione di affetto verso Nicolò”.
Come mai ha scelto di non operarsi? Andrà in America?
Non si è ancora operato perché stiamo valutando delle alternative. Non soltanto per l’operazione in sé, ma soprattutto a livello psicologico per non fargli ripetere un iter che ha già passato. Non credo che si opererà in America, anzi lo escludo. C’è una possibilità di andare in Austria, ma in questo momento non sappiamo nemmeno noi dove si opererà e quando.
Villa Stuart rimane un’opzione?
Non credo, ma non per il Professor Mariani, sia chiaro. È solo per una soluzione psicologica, vogliamo evitare di fargli rivivere lo stesso percorso.
Suo figlio ha sentito Totti o il nuovo presidente?
Sinceramente non lo so. Ieri è venuto Fienga sotto casa, hanno parlato un po’, gli è stato vicino e a Nicolò ha fatto molto piacere.
Moralmente come sta?
Lo rincuora leggere o sentire le storie dei suoi colleghi che hanno avuto lo stesso problema. All’inizio aveva detto “Ora smetto”, l’aveva presa così, gli era venuto un po’ di normale sconforto. Gli hanno spiegato che ha una muscolatura molto importante e che i legamenti erano leggeri, ora Nicolò dice “li ho rifatti entrambi e torno più forti di prima”, ora la vive così, è carico.
Vi siete dati una tempistica per decidere l’operazione?
Lunedì o martedì massimo.