«Non sono contento: potevamo vincere». AGarcia, anche se l’1 a 1 di Firenze vale mezza qualificazione, non piace nemmeno questo risultato. Proprio come tanti altri della sua Roma. Il francese avrebbe voluto chiudere qui il discorso. Peccato. Pensa al rigore che Ljajic si è fatto parare da Neto e a qualche altra chance sprecata. Ma, a differenza di quanto accaduto cinque giorni fa a Verona contro il Chievo, ha gradito la prestazione. «Ho rivisto sia la personalità che la convinzione». «L’inizio, però, non mi è piaciuto. Abbiamo perso troppi palloni nella metà campo della Fiorentina, lasciando ai nostri avversari la possibilità di colpirci in contropiede. La sofferenza, comunque, è durata solo venti minuti. Negli altri settanta ho visto i giocatori ambiziosi come piacciono a me» spiega Garcia. Che è raggiante quando dice: «La Roma ha improvvisamente mostrato un altro viso. E abbiamo segnato quel gol che in trasferta vuol dire tanto in attesa del ritorno». La rete serve per la gara di giovedì prossimo all’Olimpico e anche per stare imbattuti in Europa League. «Nulla è fatto, c’è la seconda gara. e la voglio vincere per stare tranquillo…».
CHIARIMENTI E CONFERME Nainggolan elogia lo spirito della Roma, facendo riferimento a 11 che lottano e sudano, senza che nessuno si chiami fuori durante il match. Unità e collaborazione. E fatica per tutti. Garcia, però, preferisce approfondire per evitare polemiche dentro lo spogliatoio:«Intendeva dire che tutti hanno giocato al loro al livello. Stavolta è stato così. Noi giochiamo sempre in undici, la cosa che ci aiuta è quando giochiamo con undici giocatori al massimo. Come è successo nel secondo tempo». La gara di Firenze gliene ricorda altre tre: «Qui ho visto la reazione giusta del gruppo. Proprio come abbiamo fatto a Rotterdam, contro il Verona e nei venti minuti finali contro la Juve. La partita con il Chievo è stata sbagliata, i ragazzi lo sanno. Siamo tutti sulla stessa barca, ma la barca va meglio quando giochiamo come qui. Abbiamo faticato i primi minuti poi abbiamo mostrato carattere. Una prestazione interessante». L’aggettivo, dopo l’inquietante scelto per bocciare la prova di domenica scorsa contro il Chievo, sarà accolto con soddisfazione dai giocatori. «E’ il calcio, va così. Perché qui abbiamo voluto fare una bella prestazione. Era possibile vincere. Dovevamo, però, segnare». Le ultime tre volte che la Roma ha realizzato 2 reti ha sempre conquistato il successo: contro l’Empoli in Coppa Italia, contro il Cagliari in campionato e contro il Feyenoord in Europa League.
MODIFICA IN CORSA «Non è che De Rossi non abbia giocato fino a quando è rimasto in campo. Ma la partita è cambiata più avanti e nel modo in cui ho spiegato. Era meglio restare con Daniele ma non si poteva fare. Pjanic è entrato bene. Speriamo che per De Rossi e Manolas non ci sia nulla di grave. Mi è piaciuta la risposta della squadra sul campo alla sfortuna dei due cambi obbligati nella prima parte del match». Garcia, insomma, non infierisce sul capitano che ha regalato il vantaggio alla Fiorentina.
PROTAGONISTA ASSOLUTO Keita parla in francese. E racconta la sua felicità per il suo primo gol stagionale in Europa League: «Spero che sia decisivo per la qualificazione ai quarti. Il nostro malessere è solo mentale. Nella ripresa ci siamo sbloccati. Siamo in crescita e in questa competizione possiamo arrivare fino in fondo».
Il Messaggero – U. Trani