Corriere dello Sport (U. Trani) – Paredes è centrale nel vero senso della parola. E utile, dunque, alla Roma in questo periodo complicato, come si è visto all’Olimpico in Coppa Italia: 4-1 facile facile contro la Sampdoria e quarti da giocare a San Siro contro il Milan. Poi, chissà.
Alla lunga potrebbe addirittura diventare indispensabile. Perché una considerazione va fatta: da quando Ranieri è tornato a Trigoria, il campione del mondo si è almeno ritrovato. Claudio lo ha sicuramente rivalutato all’interno di questa rosa mediocre: è il migliore – con Hummels – almeno nel rendimento, guardando all’efficacia e alla continuità.
Il sistema di gioco giallorosso sembra più equilibrato e meno approssimativo. Palleggia, verticalizza e protegge. Tirando le somme – pure se parziali (25 giorni della nuova gestione tecnica) – è evidente quanto le prestazioni di Leo abbiano inciso sulla squadra, in campionato e nelle coppe.
Sono state 7 finora le partite con Ranieri in panchina e 3 le sconfitte, contro il Napoli, l’Atalanta e il Como. Paredes ha partecipato solo a un ko, quello interno contro la capolista di Gasperini. Bisogna ammettere che Paredes si è calato bene nel ruolo di play. E da capitano. Contro i blucerchiati ha sfoggiato la fascia al braccio.