Corriere dello Sport (R. Maida) – Goran Pandev ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport. Il capitano del Genoa – avversario domani della Roma di Mourinho – ha parlato proprio dello Special One, suo allenatore all’Inter. Queste le parole dell’attaccante macedone.
Che significato ha Sheva al Genoa?
È un segnale importante di una proprietà ambiziosa. Non entro ovviamente nel merito della valutazione su Ballardini. Ma in questo inizio di stagione abbiamo sbagliato delle partite che non si devono sbagliare. E un campione come Andriy, che anche da ct della nazionale ucraina ha fatto grandi risultati all’Europeo, ci sarà una scossa. Meglio di così non potevamo sperare.
Domani c’è la Roma. Mi dica le prime due che le vengono in mente.
La Lazio. E Mourinho.
Partita speciale?
Certamente. La Roma non è un’avversaria come le altre. I loro tifosi mi fischiano sempre, ma ormai succede anche con quelli della Lazio. Sono riuscito a mettere d’accordo due tifoserie rivali (ride, ndr).
Speciale contro lo Special.
Accidenti. Mourinho è l’uomo che mi ha cambiato le prospettive. Mi telefonò subito dopo la mia separazione dalla Lazio, dopo cinque-sei mesi che non giocavo. Mi chiese di andare all’Inter, la squadra che mi aveva portato in Italia. Mi sembrava un sogno. E poi è andata come andata.
Pandev titolare nella finale del Triplete.
Ricordi incredibili. Mourinho aveva la capacità di attrarre tutti i giocatori, anche quelli che andavano in panchina. E li difendeva sempre. La mia esperienza personale? Non mi utilizzava quasi mai nel mio ruolo. Mai quando vidi Eto’o fare il terzino riflettei: se uno come lui si adatta, devo adeguarmi anche io.
Di questi tempi Mourinho non se la sta passando bene.
Devo ammettere che mi ha sorpreso il suo arrivo alla Roma. Conosco bene la piazza, non è semplice. Ma sono sicuro che il club con Mourinho tornerà a vincere, prima o poi. È l’uomo giusto al posto giusto. A una condizione.
Quale?
La società deve seguire le sue indicazioni sul mercato e non solo. A José devi dare carta bianca. Ci vuole tempo, in tutte le cose. Ma se ha accettato la Roma è perché vuole entrare nella storia.
L’ha sentito in questi giorni?
No, mi ha telefonato dopo la fine dell’Europeo quando i compagni di nazionale mi omaggiarono al momento della sostituzione. Ma ci sentiamo ogni tanto sulla chat del Triplete. Siamo ancora molto uniti da allora, una grande famiglia.
Nella Roma di Mourinho sta crescendo Shomurodov, suo compagno l’anno scorso al Genoa.
Giocatore interessante. Molto bravo sulla profondità, veloce, tecnicamente non è male. Secondo me con osé farà buone cose alla Roma.