L’ex tennista e tifoso della Roma Antonio Panatta, ha rilasciato un’intervista per La Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole su Mourinho e il periodo che stanno affrontando i giallorossi:

A proposito di grandi personalità, una che soffre di più al momento allena proprio la “sua” Roma? 
“Al di là del mio tifo per la Roma, a me Mourinho piace tantissimo: è un istrione dall’intelligenza viva. Vorrei conoscerlo e discutere con lui di tutto. Lo considero un guru, ma anche un para…. guru e non me ne vorrà per il gioco di parole. Mi sa che è arrivato all’ultimo anno qui e sarà una grande perdita per tutti”.

E chi vede dietro a Inter e Juve?
“Milan e Napoli. Niente contro Garcia, per me troppo criticato all’inizio, ma per arrivare dopo lo scudetto di Spalletti ci vuole fegato: è forse più difficile che sedersi sulla panchina bollente della Roma. Ma il mio nuovo allenatore preferito, però, sta a Bologna”.

Rapito da Thiago Motta? 
“È la sorpresa della stagione e farà una carriera incredibile. Non solo dà una impronta alla sua squadra, ma si presenta sempre con equilibrio, personalità ed eleganza. In campo me lo ricordavo un duro”.

Che tifoso giallorosso è Adriano Panatta?
“Moderato, la Roma non ha mai condizionato più di tanto il mio umore, anche se ho goduto parecchio negli anni d’oro, quelli di Liedholm. Diciamo così: non salterò mai in aria dopo un gol o aspetterò un derby per una settimana. Tifoso sì, ma british!”

A proposito di tifo, un giudizio sull’accoglienza di Lukaku a Milano.
“Mi ha fatto un po’ tenerezza, con tutto quell’accanimento… I tifosi pretendono un attaccamento alla maglia fuori dal tempo. Per me non c’è niente di male neanche ad andare in Arabia per fare cassa: lasciamo stare i modi, ma chi al posto di Mancini avrebbe detto di no a quell’offerta?”.