REPUBBLICA.IT (F. BIANCHI) – Un braccio di ferro infinito. Il 1 marzo, contro l’Inter, l’Olimpiaco sarà semivuoto: dopo la chiusura delle curve Nord e Sud (cori contro il Napoli in occasione della gara di Coppa Italia), ecco che oggi il giudice sportivo, l’ex magistrato friulano Gianpaolo Tosel, ha deciso di chiudere anche i Distinti Sud. Già nella prima gara casalinga contro il Verona, il 1 settembre, la Roma era stata costretta a giocare con la curva Sudchiusa per i cori contro Balotelli della stagione scorsa.
Il 18 ottobre cori contro i napoletani, sospesa di nuovo la curva Sud ma con la condizionale. Ma i beceri non si arrendono: e così il 16 dicembre, dopo la trasferta a Milano, squalifica della Sud per i soliti cori contro Balotelli ma pena sospesa in attesa di “approfondimenti” (di cui non si sa ancora nulla: ma quanto ci vuole?). Infine, cori di discriminazione territoriale contro il Napoli nella gara di Coppa Italia: il giudice decide di cancellare la condizionale e fare scontare alla Roma la chiusura delle curve Nord e Sud contro la Samp (domenica scorsa) e contro l’Inter (1 marzo).
La Roma si appella, chiedendo, fra l’altro, un cambiamento radicale della norma: ma la norma, lo ricordiamo, è già stata modificata due volte in questa stagione dal consiglio federale (decisione presa all’unanimità compresi Beretta, Lotito e Pulvirenti, rappresentanti della Lega di A). Mauro Baldissoni, dg della Roma, parla anche di “incoerenza” perché vengono puniti solo i cori contro i napoletani, e non ad esempio contro romani (o milanesi). Di questo dovrà farsi carico il consiglio federale della Figc: ma a stagione finita. Verrà cancellata questa norma? Gli insulti resteranno impuniti? Semmai, la Roma dovrebbe appellarsi ai suoi tifosi perché la smettano con questi cori, assurda e incivile provocazione che crea un danno economico ma soprattutto d’immagine, soprattutto all’estero (che dice il patron Pallotta?). C’è da chiedersi se la posizione del presidente made in Usa è la stessa dei suoi dirigenti italiani? Esiste una linea comune, o c’è uno scontro fra falchi (Baldissoni) e colombe (Pallotta, appunto)?
Il prossimo anno poi quasi sicuramente la curva Sud giallorossa, cuore del tifo, sarà divisa in quattro settori: chi fa i cori sarà facilmente individuato e punito. Lo stesso verrà fatto a San Siro e alla Juventus Stadium. Purtroppo questa mania di offendere i napoletani ha contagiato tante tifoserie, non solo quella giallorossa. Ma ci sono anche tifosi ormai stanchi di questa situazione: hanno fatto l’abbonamento e non possono andare alla partita. Qualcuno starebbe studiato una class action (ma nei confronti di chi? Delle società?), oppure è pronto a rinunciare ad abbonarsi per la prossima stagione. Di questi tempi, a nessuno fa piacere buttar via i soldi. L’Uefa aveva chiesto il pugno duro contro il razzismo, la Figc ha deciso di abbinare anche la discriminazione territoriale. Una scelta che si è dimostrata poco felice e che ora le si ritorce contro come un boomerang. Ci sono problemi di ordine pubblico, con tutti questi tifosi fuori dagli stadi. Problemi di regolarità del campionato. Che fare?