«Il nuovo stadio? Ci credo, assolutamente ». La nuova Roma americana abbraccia James Pallotta, socio del presidente DiBenedetto e membro del CdA giallorosso in quota statunitense. Il manager è sbarcato ieri nel tardo pomeriggio, poco dopo le 18, all’aeroporto di Ciampino.
Una serata e mezza giornata a disposizione per mettere a punto le strategie giallorosse: «Domani (oggi, ndr)abbiamo alcuni appuntamenti importanti. Ma starò solo un giorno ». Non poco, per un uomo del suo calibro. Già oggi pomeriggio Pallotta ripartirà, destinazione Zurigo. Ma tra i tanti affari in piedi ha avuto tempo di pensare anche alla Roma:«Di partita in partita la squadra va sempre meglio. Contro l’Atalanta mi è piaciuta molto, ho visto la partita a Boston inun locale dove il sabato e la domenica vanno molti italiani a vedere la partite. Tutti tifavano Roma!».
MARCHIO – Le prime vittorie di Luis Enrique e i suoi hanno restituito serenità a tutto l’ambiente, la Roma è già proiettata verso il futuro. Un futuro, come disse il presidente DiBenedetto,« nell’elite del calcio». Sono giorni caldissimi, i progetti in piedi sono tanti, l’operatività degli addetti ai lavori è massima. Alla base di tutto il marchio-Roma. Di-Benedetto e soci sanno bene che non si può non partire dalla rete. E allora ecco che le prime iniziative prendono il via: l’esperto di web Shergul Arshad, a Roma già da sabato scorso, è stato nominato direttore digital-business. Il primo passo? Ieri, con il lancio della nuovissima pagina Facebook della Roma, che in serata contava già oltre settemila iscritti. A coadiuvare Arshad nel suo lavoro c’era Andrea Gabrielle, altro top-manager scelto dal nuovo corso e inserito nella lista del CdA (la ratifica a fine ottobre). Prossime tappe online, l’account Twitter, il nuovissimo sito del club e uno store ufficiale su internet dove si potranno in futuro acquistare anche i biglietti delle partite.
PIANO – Entusiasmo alle stelle, l’entourage di DiBenedetto è sempre più convinto dell’investimento intrapreso. Ieri mattina, come da programma, a Trigoria sono arrivati Mark Pannes e Sean Barror, soci dellaRaptor Accelerator, azienda di consulenza in sport-business di proprietà di Pallotta. La riunione con DiBenedetto e consiglieri è servita a dividersi i compiti: Pannes e Barror si dedicheranno a merchandising e marketing, due settori basilari per la nuova dirigenza. In quest’ottica, tra gli appuntamenti di cui ha parlato Pallotta, stamattinace ne potrebbe essere uno importante nelle zone dello stadio Olimpico. Lì, all’ex Ostello della Gioventù, è stato deciso di stabilire la nuova sede amministrativa giallorossa. Poi, colloqui anche per lo sfruttamento commerciale dell’area del Foro Italico, come da accordi già raggiunti con il Coni. La comitiva americana comincerà a sciogliersi oggipomeriggio quando partirà Pallotta. Domani DiBenedetto volerà a Londra ( congresso a casa del Chelsea sul fair-play finanziario), mentre Pannes e Barror torneranno negli States lo stesso giorno. Ieri il gruppo ha cenato in centro, a via del Babuino, all’Hotel de Roussie, dove ha dormito Pallotta. E intanto su Twitter ecco il messaggio proprio di Mark Pannes : «Si apre una nuova era, la Roma e i suoi tifosi avranno il meglio del merchandising del mondo del calcio».
SOCIETA’– In attesa del futuro, la Roma ha comunicato la presentazione ufficiale delle liste per il rinnovo del collegio sindacale. Ecco il testo del comunicato: «L’A.S. Roma rende notoche in data 2 ottobre 2011, termine previsto per la presentazione della lista dei candidati per il rinnovo del Collegio Sindacale, in occasione dell’Assemblea Ordinaria e Straordinaria convocata in prima convocazione, per il 27 ottobre 2011, e in seconda convocazione, per il 28 ottobre 2011, è stata depositata la sola lista da parte di Neep Roma Holding S. p. A., società che detiene il 67,097% del capitale sociale dell’A.S. Roma. Si ricorda, pertanto, che potranno essere presentate liste sino al terzo giorno successivo al suddetto precedente termine di deposito e, dunque, sino al 5 ottobre 2011, e che le soglie previste per la presentazione delle liste sono ridotte alla metà e, quindi, all’1% del capitale sociale».
Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci – Riccardo Loria
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