Non dovrebbe fare scalpore sentire da uno dei presidenti dei Boston Celtics che nessuno è incedibile, visto il terremoto accaduto nella squadra di basket americano negli ultimi tempi, ma a Roma le parole arrivate da oltreoceano da James Pallotta hanno turbato non poco gli umori, non di certo positivi nei confronti della presidenza americana soprattutto dopo la sconfitta nella finale della COppa Italia del 26 maggio scorso.
In poco più di un mese i Celtics hanno dato il benservito a Doc Rivers, allenatore da 9 stagioni della compagine bianco-verde e hanno salutato Kevin Garnett e Paul Pierce, due stelle, nonché bandiere e testimonial della squadra nel mondo. Se il paragone con la situazione allenatore è impossibile, quello con Totti e De Rossi è immediatamente balzato nella testa dei tifosi, e se non bastasse, nello stralcio di intervista che Rai Sport ha mandato in onda, venivano citati proprio il Capitano e il suo vice con queste parole:
“Se De Rossi resterà? Vedremo. Tutti i giocatori sono sempre sul mercato, vale lo stesso per i miei Celtics. Totti giocherà sicuramente un altro anno o due è una cosa che dobbiamo capire con lui, non so se vorrà giocare fino ai 40. Poi comincerete a chiedermi se giocherà fino ai 50…”.
Se su Totti il presidente non chiarisce se il tanto atteso (soprattutto dal giocatore) rinnovo del contratto arriverà a breve o se il Capitano dovrà giocare gran parte della stagione con l’accordo in scadenza al termine della stagione, rimangono molti forti i dubbi sulla permanenza in giallorosso del numero 16, che nonostante le ultime stagioni non da top player è sempre ambito dai più grandi club europei e oggi il rapporto con la tifoseria che non è più quello dei bei tempi, quando arrivò il soprannome “Capitan Futuro” e nessuno pensava ad una Roma senza De Rossi.
In attesa di sentire, se mai sarà possibile, l’intervista integrale rimangono molte perplessità sulle scelte della società che sembra capire sempre meno la realtà in cui è capitata.
Lorenzo Pompili