Certo, proprio a Firenze e contro la Fiorentina, la ex squadra di Paulo Sousa. Si ritorna a parlare portoghese, quando Di Francesco torna in bilico. Quando la Roma vuole farsi male, ecco che ricorre il 7-1. Sette gol subiti sono tanti e invitano Pallotta a porre rimedio, al di là delle smentite doverose. Il presidente ha la sua idea, da Cagliari addirittura, 8 dicembre: via DiFra. Monchi ne ha un’altra, da sempre: resta il mister senza se e senza ma. Come riporta Il Messaggero, Di Francesco entra nella sala stampa del Franchi come se avesse preso un’altra razione di schiaffi: «Io non mi dimetto, nella mia testa non c’è questo tipo di pensiero. Ora c’è solo da chiedere scusa a tutti i tifosi per la prestazione vergognosa che abbiamo fatto. La lista degli errori è piena: ma mi dispiace di più che nella difficoltà si perde la testa. Questo non dimostra unione, ma il contrario. Quando si è squadra lo si deve essere anche quando le cose vanno male. Parliamo sempre di una Roma di giovani, ma non possiamo trovare alibi. Dobbiamo guardarci in faccia bene, per quella che è stata la prestazione. Non esiste puntare il dito su un cambio sbagliato, su una scelta. Siamo noi, insieme, compreso me, che dobbiamo capire che così non va e non può andare».