La trattativa per la cessione della Roma, dopo il soggiorno di Friedkin nella Capitale, è nella fase cruciale. Pallotta, pronto a versare 40 milioni (su 150) dell’aumento di capitale aspetta la risposta del californiano. La valutazione del pacchetto di maggioranza è di 750 milioni, compresigli 80 spesi per lo stadio. Ma il presidente non spinge il tycoon a investire subito l’intera cifra. L’accordo va tuttavia trovato in fretta: Pallotta è convinto di poter chiedere almeno 1 miliardo se l’affare sarà chiuso più avanti. Per questo motivo, inizialmente, non disdegna l’idea di una possibile co-gestione. Friedkin però nutre ancora qualche perplessità, legata soprattutto sullo stadio. L’empasse tra le parti sulla convenzione urbanistica continua. Le parole del vicesindaco Bergamo nei giorni scorsi, ne sono la dimostrazione: «Rimaniamo intransigenti sulla contestualità tra opere necessarie e realizzazione dello stadio». Il ceo Fienga conferma la linea dell’attuale proprietà: «Il progetto di ristrutturazione ha condotto a un profondo ripensamento della struttura interna portando a una richiesta di sostegno della società all’azionista. Ora è importante che il progetto sia confermato e il sostegno garantito. Io come Ceo sono estremamente tranquillo. Ogni discorso, pure se non rapido come si dice, sta andando in questa direzione. Il sostegno c’è». Lo riporta Il Messaggero.