Corriere dello Sport (R.Maida) – E’ una serata umida ma ha smesso di piovere, quasi simbolicamente. La statua di Marco Aurelio non gocciola più quando Virginia Raggi, sindaco sfiancato da ore passate tra ospedali e riunioni, esce dal Campidoglio in compagnia di Mauro Baldissoni, sorridente quanto emozionato. «E’ un giorno storico, non vorrei essere retorico ma siamo orgogliosi» sussurra il direttore generale della Roma mentre spetta al primo cittadino l’onore del grande annuncio, accolto dagli applausi di un gruppo di tifosi che hanno aspettato a lungo davanti agli uffici del Comune sperando nel sì: «Abbiamo raggiunto l’accordo. Siamo contenti perché sarà uno stadio 2.0. Avevamo detto che lo stadio si sarebbe fatto nel rispetto della legge e questo è stato ottenuto anche grazie alla disponibilità della controparte che a questo punto diventa un nostro alleato nel fornire dei servizi alla città».
L’INTESA – A seguire Raggi ha pubblicato un lungo post su Facebook per specificare i dettagli dell’accordo tecnico, nel delicato equilibrio tra cubature e opere pubbliche: «Abbiamo rivoluzionato il progetto dello stadio della Roma e lo abbiamo trasformato in una opportunità per Roma. Abbiamo sempre detto di essere favorevoli alla realizzazione dello stadio ma nel rispetto della legge e per il bene della nostra città. Ci siamo riusciti. Abbiamo evitato il progetto monstre ereditato dalla precedente amministrazione. A Tor di Valle nascerà uno stadio ma moderno, ecocompatibile, all’avanguardia dal punto di vista delle tecnologie ma soprattutto sarà un’opera che rispetterà molto di più l’ambiente e il territorio».
FROM THE USA – La notizia naturalmente ha raggiunto velocemente l’altro capo dell’oceano dove James Pallotta, non più tardi di ventiquattr’ore prima, aveva manifestato l’ipotesi di lasciare la Roma di fronte all’ennesima frenata sul businessguida della sua gestione. Il presidente ha diffuso un comunicato sul sito del club poco prima delle 23: «È stato un percorso molto lungo, che potrebbe essere paragonato a quello fatto dai nostri antenati romani in molte campagne del passato. Ma la prossima tappa di questo viaggio è di fronte a noi e, per questo, vorrei ringraziare prima di tutto i nostri tifosi. Sono i migliori al mondo. Un grande ringraziamento va alla sindaca Virginia Raggi e al vicesindaco Luca Bergamo e a tutti gli altri membri dell’amministrazione, senza dimenticare Luca Parnasi e la sua squadra. E più di tutti voglio far sentire il mio grazie a Mauro (Baldissoni, ndr) e a tutto lo staff dirigenziale della Roma, che ha lavorato qui e all’estero, assieme ai giocatori e all’allenatore. Questa è una serata importante per la Roma. Non vediamo l’ora di costruire uno stadio che Roma possa mostrare a tutto il mondo del calcio. Forza Roma».
FUTURO – E nel giorno del ringraziamento, che ricorda la festa più popolare degli Stati Uniti, chiude ancora Baldissoni: «Abbiamo cominciato questo processo con un’altra amministrazione e siamo riusciti ad arrivare alla fine del percorso con questo sindaco, che sono felice di vedere in piena salute. Abbiamo fatto qualcosa di importante per la città, che possa rendere orgogliosi tutti i romani, non soltanto i tifosi della Roma che vedono realizzare un sogno. A partire da questo progetto ambizioso potrà anche migliorare la cultura del rapporto istituzionale, aprendo la strada ad altri interventi di questo tipo». Partono altri applausi dalla folla, Baldissoni stringe mani e abbraccia i suoi collaboratori. Stavolta sembra davvero fatta.