Gazzetta dello Sport – A Palermo con i giovani. E Ricci scalza Perrotta

Il ragazzino che ha tolto il posto a Perrotta probabilmente gli dà ancora del lei: la prima volta che Luis Enrique nominò Matteo Ricci ben pochi sapevano chi fosse, visto che non giocava neanche in Primavera. Era la vigilia di Roma-Atalanta, mancavano Perrotta e Gago, e la risposta «ho fatto allenare coi grandi Viviani e Matteo Ricci» sembrava l’ennesima provocazione di un tecnico a cui piace stupire. Un girone dopo Viviani ha cinque presenze in serie A, Perrotta un nuovo contratto fino al 2013 la società ne avrebbe fatto volentieri a meno, ma c’era una clausola per il rinnovo automatico, e Matteo Ricci otto apparizioni nel campionato giovanile di competenza, di cui solamente 4 da titolare: a Palermo Luis Enrique ha portato lui, lasciando a casa gli altri due.[…]

Jolly –  Matteo Ricci non c’era: già sabato Alberto De Rossi aveva annunciato che non lo avrebbe portato a Torino, guarito ma debilitato da una forte influenza, lui che fisicamente è gracilino. Piedi e testa sono già adulti: da bambino stupiva per la sua capacità di giocare di prima, tra tanti bravi ma innamorati del pallone, ora per la sua duttilità. Con gli Allievi lo scorso anno Stramaccioni lo reinventò terzino destro, per evitare che passasse una carriera a fare il vice-Verre (…)
Bomber – Tallo invece a Torino c’era, come Pigliacelli: il centravanti ha segnato il 2-0, il portiere ha evitato il 2-2, con uno strepitoso doppio riflesso sul centravanti della Juventus. Pigliacelli sapeva dall’espulsione di Stekelenburg che sarebbe andato a Palermo, Tallo lo ha scoperto ieri: in Primavera sembra un gigante in mezzo ai nani, ha segnato 18 gol pur saltando una decina di gare, ma per Luis Enrique era come fosse trasparente. Al contrario di Piscitella, che 5 giorni dopo la cessione di Caprari era già in campo contro l’Inter di Raneri. (…)
Gazzetta dello Sport – Francesco Oddi

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