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Serie A, i risultati. Vittorie esterne di Milan, Juventus, Fiorentina e Napoli. Ok Roma e Bologna

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Sono terminate le partite del pomeriggio valide per la 17a giornata di Serie A. Successi esterni per Milan, che a Bergamo ha battuto l’Atalanta 2-0, Juventus, 0-1 a Lecce e Fiorentina, 0-3 a Novara. Da registrare le vittorie tra le mura amiche di Roma (2-0 contro il Chievo), Bologna (2-0 sul Catania) e Cagliari, capace di imporsi al “Sant’Elia” sul Genoa per 3-0. In serata, alle 20.45, il Napoli ha sbancato il “Barbera” superando 3-1 il Palermo. Ecco tutti i risultati della Serie A:

Siena-Lazio 4-0 (sab. ore 18.00)

Inter-Parma 5-0 (sab. ore 20.45)

Udinese-Cesena 4-1 (dom. ore 12.30)

Atalanta-Milan 0-2

Bologna-Catania 2-0

Cagliari-Genoa 3-0

Lecce-Juventus 0-1

Novara-Fiorentina 0-3

Roma-Chievo 2-0

Palermo-Napoli 1-3

Roma-Chievo 2-0: tutte le interviste. Luis Enrique: “Spero che Totti non si fermi più”. De Rossi: “Con Luis Enrique mi trovo benissimo”. Totti: “Aspettavo una giornata così”

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Roma-Chievo 2-0: tutte le dichiarazioni dei protagonisti.

De Rossi a Sky Sport:
“E’ bello ripartire così, in passato è successo di “ammosciarci” dopo un paio di risultati positivi, continuare con questo gioco è fantastico. La squadra gioca a meraviglia, l’allenatore non è stato fortunato un questo primo anno di Roma, poteva avere alcuni punti in più. Io con questo tecnico mi trovo da Dio. La standing ovation? Mi hanno applaudito perchè erano due anni che non uscivo. Avere le idee chiare significa essere consapevole delle cose che si dice e di quello che non si dice, perchè in una città così dire una virgola in più scatenerebbe qualcosa che non voglio, anche perchè c’è un’attenzione mediatica che fa impressione. Io campo benissimo anche senza stare sulle prime pagine dei giornali. A me basta che la Roma vinca”.
De Rossi a Mediaset Premium:
“Abbiamo dimostrato un pizzico di professionismo in più Siamo tornati dalle vacanze più riposati, ringraziamo tutti i giorni l’allenatore per le vanaze prolungate. Ci siamo allenati con grinta, questi ragazzi più giovani sono davvero validi, la mina vagante della roma è la roma stessa. Nessuno è venuto all’olimpico tanto rilassato, mai è stata sottovalutata una partita. abbiamo messo l’impegno fin dall’inizio di questa esperienza con Luis Enrique, dovevamo ingranare i meccanismi e lo stiamo facendo. Non commento le dichiarazioni del mister in conferenza stampa, riguardo al mio rinnovo. Non commento l’opinione del mister e non aggiungo altro, lui può dire quello che ritiene giusto dire, lui ed io parliamo tanto tutti i giorni…”.

Luis Enrique a Sky Sport:
“Dopo la sosta c’è sempre qualche dubbio. Ma io ho tantissima fiducia nella squadra e di come si stanno allenando. Ho visto che hanno iniziato la partita con l’atteggiamento abituale. Con un avversario difficilissimo abbiamo fatto una partia completa. Osvaldo? Per me un peccato è che un giocatore come Osvaldo si infortuni. Noi parliamo di essere una squadra, con una rosa ampia e la qualità che noi allenatori vogliamo, per superare momenti come questo. Superare l’infortunio di uno importante con la stessa voglia. De Rossi? Io credo che Daniele sa già di cosa ha bisogno. Mi ha detto che era stanco e visto che dobbiamo giocare ancora due partite in settimana l’ho tolto. Quella per Francersco era per i due gol. La strada è ancora lunga, manca tantissimo. Oggi sono molto soddisfatto anche per il tifo che oggi era numerossissimo. La sintonia tra le parti è importantissima per noi. Il Chievo? Dieci giocatori dietro il pallone con chiara mentalità difensiva. Oggi  siamo stati bravissimi non solo sotto l’aspetto difensivo ma anche sotto quello offensivo. Il Chievo ha fatto grandi partite ma oggi il lavoro difensivo è stato all’altezza di quello offensivo. Se facciamo buon pressing e poi siamo una squadra corta e difficile da superare vuol dire che siamo una buona squadra. Non solo le punte ma tutta la squadra, come una squadra. Si inizia a vedere quello che cerco dai giocatori. Totti? Spero che Totti non si fermi più. E’ successo anche l’anno scorso. Un calciatore che porta 209 gol, se dobbiamo avere dubbi su cosa va a fare…per noi non è solo il capitano ma un riferimento. Ha avuto la personalità di calciare un rigore in un momento difficile. Sono contento di tutto quello che è successo in campo. Lamela? Ha questa grande qualità che è il motivo per cui lo abbiamo preso. Mi piace come lavora ogni giorno, il suo comportamento, la voglia di essere un grande giocatore. Ha solo 19 anni ma ha tutto per diventare un grande”.
Luis Enrique a Mediaset Premium:
“Oggi sono soddisfatto non solo per il risultato difficile da ottenere. Siamo stati bravi perchè il Chievo è forte in attacco e squadra valida anche in difesa. Siamo stati bravi anche perchè siamo stati semplici e lineari. Siamo stati lunghi e verticali, i tifosi e tutti devono capire che nn è facile giocare con una squadra si difende bene. Questo dimostra anche il lavoro che abbiamo fatto e per cui abbiamo preso tanti gol. Il rischio di prendere gol c’è sempre ma noi lavoriamo anche su questo. Dobbiamo migliorare molto ma ci aiuta il possesso palla perchè così facciamo correre e stancare l’avversario. Quando verticalizziamo siamo facilitati. Dobbiamo migliorare il pressing, dopo 5 mesi abbiamo ancora tanto lavoro da fare. De Rossi è il primo che deve decidere ma io non temo il mancato rinnovo, non ho dubbi perchè lo vedo ogni giorno e vedo la sua motivazione. Il mio pensiero, venendo dalla mentalità spagnola, all’inizio, era di imparare la lingua. Io ho bisogno di comunicare perchè sono molto passionale ed emotivamente legato al calcio quindi esprimermi adeguatamente era il mio principale pensiero. Una buona percentuale di responsabilità del fatto che mi trovo a mio agio è il rapporto con Baldini e la dirigenza. Totti ha fatto un ottimo lavoro, entrambe le punte hanno fatto un ottimo lavoro difensivo. Francesco è stato grande. Noi allenatori speriamo sempre di essere utili al modo giusto per questa squadra. Io do il massimo perchè voglio beneficiare a questa squadra”.
Luis Enrique a Rai Sport:
“La svolta dopo Firenze? Se devo ricordarmi la partita di Firenze per me è stata una partita buonissima, peccato per il risultato e le espulsioni, dopo di che abbiamo avuto un gran periodo. De Rossi ha le idee chiare sul suo futuro, ma non svela nulla. Lei, in conferenza, ha detto che De Rossi resterà, ne è convinto? È una trattativa tra società e calciatore, tutti sappiamo che è un calciatore importante per noi, è tornato ai livelli da grande campione, ma la decisione spetta a  lui. Può esserci un progetto di Roma vincente senza De Rossi? È un’ipotesi che non mi piace, preferisco che rimanga, ma dobbiamo capire cosa vuole il calciatore, il mio lavorare per migliorare la squadra. Comunque penso che rimarrà, ma dobbiamo aspettare. Posso solo confermare che Daniele  è un grande campione, sono contento del suo atteggiamento. Non posso parlare del suo contratto, è lui che ha la chiave della situazione. Ci rimane tanta strada da fare, spero che ci saranno dei miglioramenti. Il ruolo di Totti? Lui in questa squadra ha piena libertà per andare in campo dove vuole. Pentito della partenza di Borriello? No assolutamente”.
Luis Enrique a Roma Channel:
“Dopo la sosta i calciatori hanno più paura, ma oggi ho visto la squadra fare una partita buona, ho visto la tranquillità giusta, non dimentichiamo che il Chievo si è messo tutto dietro e ha fatto un gran lavoro difensivo e aveva perso solo una partita con più di un gol di differenza. Oggi noi abbiamo fatto un lavoro completo, sono soddisfatto, perchè si può giocare meglio ma si vede quello che cerchiamo di fare. La squadra sa cosa deve fare, ha il tifo che è pazienza e che capisce che è più difficile costruire che difendere. Firenze e Udine? Si, sono stati episodi. In un momento tutto andava male, la partita di Firenze è quasi finita al minuto 10, con il rigore e l’espulsione. La squadra ancora continua a fare un gran primo tempo, il secondo gol a fine primo tempo è stato il ko, ma la squadra aveva fatto un lavoro ottimo. E’ normale comunque che quando si iniziano a vedere i risultati c’è più fiducia. Con la Juventus abbiamo fatto con tanti infortunati la nostra proposta contro una squadra importantissima. Siamo in crescita. Pallotta allo stadio? E’ sempre bello sapere che chi lavora per questo club sa il tuo lavoro e quello dei calciatori. La sosta è sempre un pericolo, ma loro hanno capito che il lavoro che non si fa a Trigoria si fa a casa. Li ho visti e il loro atteggiamento mi fa essere fiducioso, la squadra può crescere ancora. Noi pensiamo che la squadra è davanti a tutto. Quando succedono cose come a Osvaldo, succede sempre, ci sono infortuni. Ci sono calciatori come Totti, come Osvaldo, che sono riferimenti. Ma una squadra forte deve sapere che quando si va tutti insieme è meglio per tutti. Bojan ha recuperato il posto, si sta allenando in modo incredibile. Oggi ha fatto una partita al livello della squadra, avrei voluto un suo gol perchè lo avrebbe meritato. Prima del Catania abbiamo la Fiorentina in Coppa, abbiamo tantissima voglia di rifarci dopo la sconfitta di Firenze”.
Luis Enrique in conferenza stampa:
Si stanno divertendo, quando cambiamo calciatori hanno capito che la squadra è la cosa più importante. Credo che dopo una sosta questa partita poteva dare un po’ di paura a tutti i calciatori. Invece quando è iniziata la partita, con questa voglia e con tanta gente e una bellissima atmosfera, ho visto una squadra compatta e corta. Un avversario attendo a controllare la situazione difensiva. Abbiamo fatto un bel lavoro. Daniele dopo il secondo gol era un po’ stanco, ha avuto un risentimento ed era meglio fare il cambio. Era meglio far giocare le punte con la gamba naturale all’inizio. Alla fine è il calciatore che deve interpretare tutto. Hanno interpretato tutto bene. Adesso domani dobbiamo allenarci e pensare alla partita contro la Fiorentina. La rosa giocherà molto meglio, non sono macchine. Dopo 5-6 mesi credo che, piacerà o non piacerà, vedremo l’identità della Roma. Una Roma che fa una proposta offensiva che prende il pallone e che rischia sempre”.


Totti a Roma Channel:
“Dedicato i gol ai figli? Non erano più abituati (ride ndr). Ci tenevo a partire bene con l’anno nuovo, sono contento che la squadra ha vinto e ha giocato una gran bella partita. Venivamo dalle vacanze, avevamo finito bene e siamo riusciti a confermare quanto fatto prima. Avevate detto che avrei segnato con il Chievo? Avevi detto uno, poi su rigore comunque è più facile (ride ndr). Era una giornata che aspettavo da tanto, vincere con i miei gol non succedeva da un pò. Sono contento per me, per la squadra e per i tifosi. Dobbiamo pensare solo a noi stessi, continuando con questo atteggiamento e possiamo scavalcare le squadre sopra di noi. Su Osvaldo, mi dispiace per questo infortunio perchè era al top della forma, era il nostro capocannoniere e uno che fa reparto da solo. Mi dispiace tantissimo, ma ha la forza e la volontà per tornare presto e noi lo aspettiamo a braccia aperte. Sulla mia posizione il mister mi dice di stare trequartista ma mi lascia anche libertà di muovermi. Dopo Firenze, ci sono stati dei problemi col mister e a noi dispiaceva, abbiamo fatto gruppo e dimostrato che noi teniamo all’allenatore come lui tiene a noi. Ora filotto? Si, ma saranno partite difficili perchè ci sono squadre che quando incontrano noi danno il massimo, noi dobbiamo avere la stessa voglia e riusciremo a mantenere questo atteggiamento”.
Bojan alle radio:
“Questo mi da fiducia, dobbiamo andare avanti così. Totti e Lamela? Molto bene con loro. Giocare con Totti è sempre meglio. Mi sento molto bene, soprattutto con la vittoria della squadra. Penso di aver fatto una buona partita. I rigori? Non voglio fare polemica però se mi toccano io non possono proseguire nella mia corsa. Ora dobbiamo stare tranquilli e proseguire partita dopo partita. Osvaldo? Non mi piace che un compagno si infortuna. Lavoro tutti i giorni per dimostrare a tutti il mio valore”.
Bojan a Roma Channel:
“Per me oggi era più importante vincere, perchè era la prima partita dopo la sosta ed è sempre difficile. Questa partita da fiducia, oggi penso di aver fatto un buon lavoro per la squadra e spero di continure così. I tre punti oggi ci volevano, siamo sulla buona strada, buonissima. I rigori? Si, non voglio creare polemiche però soprattutto il secondo mi bloccano la corsa. Il lavoro dell’arbitro non è facile comunque. Si, sto crescendo e sto lavorando molto e mi sto trovando bene”. L’italiano? Lo imparo con Josè Angel prima dell’allenamento lo parliamo. Se sono felice? Si, molto”.
Bojan a Sky Sport:
“E’ una pena per me giocare per un infortunio di un compagno. Ora dovrò allenarmi per convincere il mister a farmi giocare. Totti? Era importante per lui e per la squadra. De Rossi rimarrà? Secondo me si. Per la squadra lui è importante. Come andrà a finire? Non lo so. Non voglio che il meglio per lui e spero resti. Quanti rigori su di me? Due sicuri, forse tre”.

Juan alle radio:
“E’ sempre bello quando non subiamo gol. Questo è il risultato del gioco di squadra. I movimenti? Bene, ci alleniamo tutta la settimana per questo”.

Roma-Chievo, le pagelle

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di Lorenzo Pompili

Stekelenburg 6: Il portierone olandese non viene praticamente mai impegnato se non in qualche uscita in cui mostra la solita sicurezza.

Taddei 7: Un’altra splendida prestazione per il terzino questa volta impegnato a destra al posto dell’influenzato Rosi. Tanta corsa e tantissima qualità con dei dribbling particolarissimi, forse la migliore sorpresa di questa stagione.

Juan 6.5: La Roma sembra avere ritrovato il suo difensore centrale più affidabile. Juan torna ai suoi livelli con molte chiusure e delle splendide letture difensive.

Heinze 6: Non sfigura al fianco di un ottimo Juan, mettendo sempre la solita grinta e l’esperienza che lo caratterizza.

Josè Angel 6: Torna da titolare dopo la sfortunata partita di Udine. Mostra sempre maggiore personalità, provando anche pù volte il tiro dalla distanza. Buona partenza d’anno, ma deve ancora crescere tanto.

Simplicio 5,5: In leggera involuzione rispetto alle ultime uscite, forse un po’ appesantito dalle feste. Prova sempre lo scambio con i compagni di reparto, ma non sempre gli riesce. Dal 68′ Gago 5: Troppi errori in pochi minuti, dimostrando che la scelta di schierare inizialmente Simplicio era giusta. Nel finale sfiora il gol.

De Rossi 7: Non sembra ci sia stata la sosta natalizia per il centrocampista della Roma, che  appare in splendida forma come nel resto della stagione. Partita praticamente perfetta in ogni aspetto. La gente gli dimostra il proprio amore con una standing ovation nel momento della sostituzione. Sempre in attesa del rinnovo… Dal 79′ Greco s.v.: Pochi minuti per far rifiatare De Rossi.

Pjanic 6,5: Sorrentino gli nega un gol assolutamente fantastico dopo pochissimi minuti togliendo la palla da sotto l’incrocio dei pali su un suo tiro da fuori area. Per il resto sfrutta la sua tecnica sopraffina e la sua visione di gioco per organizzare il gioco offensivo della Roma e raccordare i reparti di centrocampo e attacco.

Bojan 6: L’attaccante spagnolo corre, si danna e si applica per il gioco di Luis Enrique, ma non è di certo Osvaldo. Sfiora il gol, si procura il rigore del 2-0 e ne subisce un’altro non fischiato dall’arbitro, ma appare un po’ troppo lento nel passare la palla.

Totti 7,5: Segna due gol e fa vincere la Roma realizzando i due rigori fischiati ai giallorossi. Inoltre regala al suo pubblico delle giocate di alta scuola, come il velo con cui trae in inganno due avversari per permettere di far arrivare la palla a Simplicio nel secondo tempo. Dal 88′ Caprari s.v.: Esordio stagionale per l’attaccante, che probabilmente a breve passerà al Pescara.

Lamela 6,5: Dà subito la scossa alla Roma con due azioni incredibili in pochi minuti. Prima si inserisce tra le maglie del Chievo dribblando un paio di avversari e poi concludendo l’azione con un tiro all’angolino alla destra del portiere che costringe al miracolo Sorrentino; poi subisce il rigore del vantaggio romanista.

Luis Enrique 6,5: Si aspettava l’inizio del match per giudicare la decisione del tecnico di far rientrare i giocatori solo il 2 gennaio e nei primi 20 minuti la sua Roma gioca in velocità e con ottimi scambi. Forse nel secondo tempo la squadra soffre un po’ troppo, ma le sue scelte si rivelano azzeccate.

Totti: “Il gol, che liberazione! Con questo attegiamento andremo lontano”

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Francesco Totti ha segnato contro il Chievo il primo gol in questa stagione con il rigore realizzato al 34esimo minuto, mostrando anche la maglietta: “Scusate il ritardo“. Queste le sue parole durante l’intervallo a Sky:
Un gol che è una liberazione, ma sapevo che prima o poi sarei tornato al gol, che mi mancava tanto, ma l’importante è la squadra, come giochiamo. Con questo attegiamento andremo lontano“.

Totti si sblocca e mostra la maglietta: “Scusate il ritardo”

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Roma-Chievo, minuto 34: primo gol stagionale di Francesco Totti su calcio di rigore. Dopo 17 giornate arriva la prima rete del Capitano giallorosso in questo campionato, il numero 208 in totale. Per celebrare la realizzazione Totti ha mostrato una maglietta simpatica con scritto: “Scusate il ritardo“, mai infatti il numero 10 aveva aspettato gennaio per sbloccarsi.

Lamela: “Abbiamo lavorato bene in settimana”

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Torna il campionato di serie A per la Roma che sfiderà il Chievo e Erik Lamela scommette sullo stato di forma della squadra giallorossa. Queste le sue parole a Sky e Roma Channel:
Abbiamo lavorato bene in questa settimana. Nel 2012 spero di fare bene, giocare ed essere allegro. Oggi è una giornata importante. Con Osvaldo abbiamo perso una pedina importante, speriamo che torni presto.Grazie ai consigli del mister spero di sopperire alla sua assenza“.

Fenucci: “Del rinnovo di De Rossi se ne sta occupando Baldini”

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Claudio Fenucci, amministratore delegato della Roma, parla della partita contro il Chievo, dell’arrivo di James Pallotta e del rinnovo di Daniele De Rossi. Queste le sue parole a Sky:
E’ motivo di grande soddisfazione che un azionista così importante come Pallotta venga allo stadio. Riguardo al rinnovo di De Rossi non ho nessuna notizia particolare. Una trattativa che sta gestendo Baldini con l’agente di De Rossi. Pallotta ha una grande passione e una forte convinzione sulle potenzialità della squadra e di questo progetto. Ha una mentalità molto americana, lascia spazio ai dirigenti scelti per portare avanti la Roma nel prossimo futuro con una partecipazione emotiva che penso sarà di grande intensità. Al momento è difficile individuare alcune possibilità di mercato in attacco. Prima vogliamo sfoltire, poi se ci sarà qualche occasione le valuteremo“.

Serie A, Udinese-Cesena 4-1

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Si è concluso con un largo successo dei padroni di casa, 4-1, l’anticipo delle 12.30 della 17a giornata di Serie A tra Udinese e Cesena. Friulani avanti già nel primo minuto di gioco grazie a Di Natale, poi raggiunti agli sgoccioli della prima frazione con il gol di Eder. La ripresa è un monologo friulano: gli uomini di Guidolin segnano altri 3 gol. Asamoah, ancora Di Natale e Basta sanciscono il poker dell’Udinese salita, con questa vittoria, a quota 35 punti in classifica.

Roma-Chievo: le formazioni ufficiali. Tridente Totti-Bojan-Lamela dal 1′ minuto

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Ecco le formazioni ufficiali di Roma-Chievo. Per la gara in programma oggi pomeriggio (ore 15.00, Stadio Olimpico) Luis Enrique lascia Gago in panchina e si affida ancora a Simplicio. In attacco confermato il tridente composto da Totti, Lamela e lo spagnolo Bojan al posto dell’infortunato Osvaldo.

ROMA (4-3-3): Stekelenburg; Taddei, Juan, Heinze, Josè Angel; Simplicio, De Rossi, Pjanic; Lamela, Totti, Bojan.
A disposizione: Lobont, Cicinho, Kjaer, Viviani, Gago, Greco, Caprari.
Allenatore: Luis Enrique.

CHIEVO VERONA (4-3-1-2): Sorrentino; Frey, Andreolli, Cesar, Jokic; Luciano, Bradley, Hetemaj; Thereau; Paloschi, Pellissier.
A disposizione: Puggioni, Sardo, Morero, Rigoni, Sammarco, Cruzado, Moscardelli.
Allenatore: Domenico Di Carlo.

Pizarro: no al Malaga. Vicina la firma con la Juventus

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David Pizarro vuole la Juventus. Dopo aver respinto un’offerta presentata dal Malaga, il centrocampista della Roma ha espresso al club giallorosso la volontà di rimanere in Italia. Secondo quanto riportato da sportmediaset.it la società bianconera, disposta a prendere il “Pek” in prestito per i prossimi 6 mesi, potrebbe chiudere la trattativa nel corso della prossima settimana.

Corriere dello Sport – Casemiro, sprint Roma

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L’uscita di Borriello è stata soltanto l’inizio, ma ancora non basta. La Roma taglia. Il mercato giallorosso, per ora, è impostato sulle cessioni. Nonostante, come ha confermato lo stesso Luis Enrique, l’infortunio di Osvaldo: “Non ho chiesto nessuno alla società. L’unica richiesta che ho avanzato è quella di ridurre l’organico perché lavorare con tanti giocatori non è facile”. E allora chi c’è in lista di partenza? Un altro attaccante, prima di tutto. Stefano Okaka è stato promesso al Parma (prima il rinnovo in giallorosso e poi cessione della comproprietà). Nell’affare si parlerà con il club di Ghirardi dei 7 milioni (pagabili in 3 anni) che la Roma deve ai gialloblù per il riscatto di Borini (…)

BLOCCATO – Un altro attaccante che è destinato a lasciare Trigoria, ma soltanto in prestito, è il giovane Gianluca Caprari. Oggi, contro il Chievo, sarà in panchina come unica alternativa nel ruolo. Zeman lo aspetta a Pescara, i due club, dopo svariati contatti, sono d’accordo. La “cura” del boemo potrebbe essere utilissima nella crescita di Caprari. La cessione però è stata congelata e rinviata alla fine di gennaio, verso la chiusura della finestra di mercato. (…)

SEGNALI – In tal senso il direttore sportivo giallorosso monitora le vie del mercato a trecentosessanta gradi. Fosse per lui avrebbe già preso Nilmar, brasiliano del Villarreal già seguito la scorsa estate (e quasi preso prima che Luis Enrique indicasse la sua preferenza per Osvaldo). Ma il club spagnolo nella corsa alla salvezza ha la necessità di puntare ancora sul 27enne, uno dei gioielli della rosa. Altre situazioni potrebbero sbloccarsi tra domani e martedì, quando Sabatini incontrerà l’agente Fifa Bozzo, che tra i suoi assistiti ha diversi nomi che interessano la Roma, non solo in entrata.

INTRECCI – Con la Juventus, dopo l’operazione Borriello, potrebbero essere intavolate altre trattative. Proprio grazie all’aiuto di Bozzo. Che ha le procure di David Marcelo Pizarro, regista cileno di 32 anni che a Roma ha terminato la sua avventura e in bianconero potrebbe trovare un ruolo di maggior spessore, e di Fabio Quagliarella, attaccante di 28 anni che farebbe al caso della Roma. Per il resto, in tutti i ruoli, lo staff giallorosso lavora ad affari che possano rappresentare un investimento anche e soprattutto in ottica futura. Giovani di prospettiva che non costino tantissimo, talenti che magari è meglio prendere ora piuttosto che la prossima estate.

CENTROCAMPO – Stessa linea seguita per quel che riguarda il centrocampo. C’è sempre Casemiro, seguito anche lui l’estate scorsa. Ieri l’agente del 19enne brasiliano, Joseph Lee, ha confermato: “L’unica squadra che ha chiesto Casemiro è la Roma, ma ora siamo in una fase di attesa. Il suo futuro è ancora incerto, ma certo è che il giocatore è pronto per il salto in un grande club”. Alternative? Paulinho (23 anni, del Corinthians) e Guarin (23 anni, del Porto). Da Belgrado intanto rimbalza ancora l’interesse della Roma per Nemanja Tomic (23 anni, del Partizan). L’agente ha negato l’accordo con il Cska e ha detto che in Italia “lo vuole la Roma”. Il giocatore sarebbe entusiasta di arrivare in giallorosso. Oggi osservato Bradley, 24 anni, americano del Chievo. E in ottica mercato-Usa, che la Roma vuole “conquistare”, è stato offerto il giovane Agudelo, classe ‘92, dei Red Bulls di New York, seguito dalla Football Company di Alberto Faccini, vecchia conoscenza giallorossa: potrebbe rappresentare un’alternativa anche solo per due mesi perché il campionato statunitense è fermo. Cassetti resta fino a fine stagione (quando scadrà il contratto), per Cicinho si cerca una sistemazione in Brasile ma non è facile.
Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci

Il Romanista – Lamela, ancora luce sull’Olimpico

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L’ultima volta che la Roma ha giocato alle 15 all’Olimpico il protagonista è stato lui. Erik Lamela, 20 anni da compiere a marzo, esordio con gol (gran gol) dopo appena 7 minuti. Avversario, per la cronaca, il Palermo. Giusto per far vedere di che pasta era fatto. Giusto per far dire achi aveva borbottato sull’investimento fatto dalla Roma (diciassette milioni più bonus, il primo dei quali già messo in conto dopo le dieci presenze) che “sì, forse ne valeva la pena“. Quello che i tifosi della Roma stanno scoprendo in queste settimane, a Trigoria – e soprattutto a Walter Sabatini – è noto già da tempo: Lamela è uno dei migliori talenti sudamericani in circolazione.

Uno dei primi tre, almeno. Un giocatore che, pur giovanissimo, dimostra già, oltre al talento, anche quella cattiveria, quella ferocia (per dirla con una parola tanto cara al ds) e quell’agonismo che non gli hanno creato problemi di adattamento nel calcio italiano. Per questo “e anche per quell’intensità con cui si allenaLuis Enrique gli ha affidato una maglia da titolare senza troppi problemi. A Napoli, il 18 dicembre scorso, ha propiziato il gol del vantaggio e poi è stato protagonista della sua miglior partita fino a questo momento: giocate, corse, scontri fisici, tanto carattere e una voglia di vincere che, col tempo, può solo crescere: “Non ci sta a perdere – dice chi lo vede tutti i giorni a Trigorianeanche nelle partitelle cinque contro cinque“.

In questa settimana Lamela ha avuto un piccolo problema al tallone della caviglia sinistra, la stessa infortunata in estate e che lo ha tenuto per un paio di mesi lontano dai campi. Colpa di un pestone ricevuto a Trigoria e anche di un’amichevole di solidarietà giocata durante le vacanze di Natale che Erik ha trascorso in Argentina insieme alla famiglia. La botta si è riassorbita tanto che ieri, dopo l’allenamento, Lamela è rimasto in campo insieme a Viviani, Taddei, Caprari, Cicinho, Simplicio, Heinze, José Angel, Bojan, Pjanic, Barusso e Gago per provare i tiri in porta.
Segno che l’argentino vuole il suo secondo gol con la maglia della Roma. La confidenza con la porta è una delle cose in cui deve migliorare – e lui è il primo a saperlo – ma classe e tempo sono dalla sua parte. Il futuro è suo e il futuro comincia oggi, nella partita partita dell’anno. Col sole, proprio come quel 23 ottobre quando, con un sinistro spettacolare sotto la Nord, si è presentato ai tifosi della Roma.

Il Romanista – Chiara Zucchelli

Il Tempo – Esame per Bojan. Ora o mai più

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Non ha fatto vacanze da “monaco”, come vorrebbe Luis Enrique, ma i compiti li ha svolti con diligenza. Bojan è nel gruppo dei romanisti che si presentato meglio alla ripresa dopo la lunga sosta. Allenamenti sulla spiaggia, una partita con la nazionale catalana e pochi stravizi: l’attaccante ha tenuto la spina attaccata nei giorni trascorsi in Spagna. Oggi inizia il secondo capitolo della sua storia con la Roma. Nuovi stimoli, nuove attenzioni e un po’ di spazio in più: l’infortunio di Osvaldo gli apre spirargli inimmaginabili fino a un mese fa, quando Bojan era costretto ad accontentarsi dell’etichetta del “bravo” quando entra a partita in corso.

Eppure, zitto zitto, c’è ancora lui al secondo posto nella classifica dei marcatori di Trigoria: tre gol contro i sette di Osvaldo che adesso gli lascia il posto. Luis Enrique, come da copione, non ha detto che lo farà giocare. Anzi, lo ha stimolato a modo suo: “Bojan è uno dei tanti, voglio concorrenza. Ma tutto lascia pensare che lo spagnolo oggi contro il Chievo avrà una chance, molto probabilmente dall’inizio. Le alternative, d’altronde, scarseggiano: Borini ha pochi allenamenti con il gruppo alle spalle e galleggia tra panchina e tribuna, e l’unica altra soluzione possibile è il ritorno di Totti nella posizione di centravanti con Pjanic trequartista. Sarebbe un inedito e quindi un rischio, visto che nelle ultime tre partite del 2011 la Roma ha finalmente trovato un assetto vincente, con il capitano che spesso si è ritrovato comunque a essere l’uomo più vicino all’area. E allora tutto lascia pensare che le frecce ai lati di Totti saranno Bojan e Lamela. Oltre ai quarantamila dell’Olimpico qualcuno farà il tifo anche da Barcellona: Krkic ha lasciato un bel ricordo. Lo dimostra l’attenzione dei media catalani alle sue apparizioni con la Roma e la reazione a uno scherzo organizzato da una radio locale dopo l’infortunio di Villa, i conduttori hanno annunciato il ritorno di Bojan in blaugrana ricevendo una valanga di messaggi di approvazione da parte degli ascoltatori. E, ovviamente, più di un insulto quando lo scherzo è stato svelato… Prossimo obiettivo: l’affetto dei romanisti. Oggi pomeriggio inizia la nuova missione.

Il Tempo – Alessandro Austini

Roma, sfuma Bruno Uvini. Il difensore del San Paolo si accorda col Genoa

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Secondo quanto riportato dal portale brasiliano lancenet.com.br il difensore del San Paolo Bruno Uvini, sul quale si era mosso anche Walter Sabatini, si trasferirà al Genoa. La società di Preziosi verserà nelle casse del club verdeoro una cifra vicina ai 3 milioni di euro. Sfuma così uno degli obiettivi della Roma per il calciomercato invernale.

La Repubblica – Enrique: “Torniamo a vincere”

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Far finta che in mezzo non ci sia stata la sosta, e che nessuno, in realtà, si sia mosso da Trigoria. L’obiettivo della Roma che riparte oggi è riuscire a non dar peso al contorno, ai cambiamenti, aggrappandosi solamente a Luis Enrique. Stadio Olimpico pieno, complici tariffe e agevolazioni varie, avversario il bel Chievo di Di Carlo, Totti e compagni proveranno a riprendere da dove avevano lasciato, dimenticando in fretta che Borriello se n’è andato alla Juve, che Pizarro è immerso in problemi familiari ed è volato in Cile, che Osvaldo è infortunato e che De Rossi ancora non ha firmato il rinnovo.

Si riparte dalla vittoria di Bologna, per riprendere la marcia, per tornare a conquistare i tre punti in casa dopo quasi due mesi (ultimo successo per 2-1 contro il Lecce il 20 novembre). Luis Enrique prova a regalare almeno
una certezza a un ambiente un po’ confuso su quello che potrà essere il futuro, in particolare di De Rossi. “Non ho alcun dubbio che Daniele rimarrà alla Roma — la convinzione del tecnico spagnolo — non sono preoccupato
di nulla, resterà perché è quello che lui vuole. Lo vedo allenarsi sempre col sorriso, non partirà ora e neanche a gennaio. Certo, giocatori del suo livello non dovrebbero arrivare a scadenza, il rinnovo sarebbe dovuto esserci tanto tempo fa. Molti calciatori, però, non pensano solo ai soldi e Daniele sappiamo cosa rappresenta per i romanisti: non sono preoccupato di nulla“.

Chissà se rassicurazioni, in tal senso, sono arrivate all’asturiano durante la cena di ieri sera a San Lorenzo, dagli Stati Generali giallorossi, Pallotta in primis. Rassicurazioni sono arrivate sicuramente per il mercato. “La società è attiva per rinforzare la squadra. Chi vorrei? Messi…”. Battute a parte, l’obiettivo principale resta quello di sfoltire la rosa. E così, mentre Nico Lopez ha ieri segnato con la maglia della Primavera, oggi pomeriggio Luis studierà la formazione migliore anti-Chievo, non dimenticando la coppa Italia di mercoledì contro la Fiorentina. “Ho varie soluzioni in attacco, fra giocare Totti più punta, omettere un altro come trequartista. Bojan fa parte delle soluzioni“. Pure Lamela, ne fa parte, mentre Borini potrebbe rientrare in squadra la prossima settimana. Verrà aggregato al gruppo Caprari. “È un peccato aver perso Osvaldo, stava diventando un calciatore di riferimento per noi. Non ho chiesto punte, alla società, perché abbiamo Caprari, Verre, Piscitella, tanti ragazzi della Primavera. Borriello? Quando non giocava Osvaldo non era lui la mia scelta…”. Da capire che squadra i tifosi ritroveranno dopo le feste. “Forse ci siamo fermati nel miglior momento della nostra stagione, ma la sosta potrebbe anche essere stata positiva. Lo stimolo deve essere rifare quello che abbiamo fatto nelle ultime giornate. Non so se vinceremo, ma voglio vedere la stessa voglia. Contro il Chievo sarà una gara difficile, contro un avversario bravo a difendersi e poi a colpire in contropiede“.

La Repubblica – Francesca Ferrazza

Il Romanista – Voglia di Roma, tutti allo stadio

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Una voglia di Roma senza fine. E’ quella che hanno tutti i tifosi giallorossi, sfiniti dai 18 giorni di astinenza da pallone, quello vero, quello della Lupa. Un’attesa ancora più estenuante perché arrivata dopo le vittorie esaltanti contro Napoli e Bologna che avevano riempito il cuore di gioia e bel calcio. Una voglia enorme, si diceva, una voglia che oggi porterà più di 40mila persone all’Olimpico. Roba non da poco di questi tempi, d’inverno, con un’avversaria che sarà pure temibile ma non è proprio quella che fa fare il tutto esaurito.

E invece il popolo giallorosso ha fatto la code nelle ricevitorie per prendere un biglietto per la prima Roma del 2012. Ieri, al momento dello spegnimento dei terminali, i tagliandi staccati erano più di 20mila. Tanti, tantissimi, per la certezza che, almeno sugli spalti, sarà un successo assicurato. Ventimila biglietti venduti, che significa Curve esaurite o quasi. Perché in realtà resta ancora un quantitativo minimo di posti in Nord, ma davvero pochi. Che dovrebbero venir polverizzati stamattina nel giro di pochi minuti. E allora, chi deciderà all’ultimo momento di preferire la passione dello stadio alla comodità della poltrona di casa, dovrà dirottare la propria attenzione sulle Tribune. Entrambe, visto che ci sono ancora molte Tevere disponibili. (…)

Dal “quanto” al “come”. I biglietti si possono acquistare fino alle ore 13 nei Roma Store e fino al fischio d’inizio dell’arbitro Russo nelle ricevitorie Lis Lottomatica e al Foro Italico Ticket Office, che poi è la nuova biglietteria che la Roma ha attivato proprio a ridosso dello stadio lì dove una volta c’era il vecchio ostello della gioventù. E’ quasi tutto. Quasi. Perché c’è un’ulteriore opzione per quelli che compiono gli anni l’8 gennaio, vale a dire oggi. Per loro c’è la possibilità di far parte del “Birthday Club” che permette di acquistare un massimo di 20 biglietti per festeggiare il compleanno allo stadio insieme ad amici e parenti nei Distinti Nord. Ovvero il settore dedicato alla famiglie con tariffe speciali: 15 euro per l’adulto, 7 euro per under 14, donne e over 65. Non resta che mettersi sciarpa e cappello, vincere la paura del freddo e andare a tifare la prima Roma del 2012.
Il Romanista – Daniele Galli

Il Romanista – Nico Lopez, esordio con gol

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Il primo gol in giallorosso di Nico Lopez, il rientro di Proietti Gaffi e quello (con gol) di Terriaca, il solito imprendibile Politano. Sono tanti i motivi per sorridere offerti dalla prima amichevole della Primavera in versione 2012, che i ragazzi di De Rossi hanno giocato a Trigoria contro la Berretti del Frosinone ed è un peccato che a vederli non ci fosse nessuno (la Roma aveva deciso di chiudere le porte a stampa e pubblico) perché lo spettacolo era di tutto rispetto.
A sette giorni dalla trasferta di Castellammare in casa della Juve Stabia che aprirà il girone di ritorno, De Rossi schiera una formazione per tempo così da avere un quadro complessivo delle condizioni della sua Roma. Le buone notizie arrivano soprattutto dalla difesa, dove si rivedono Proietti Gaffi (fermo due mesi per un infortunio alla spalla) e Rosato, reduce dalla frattura allo zigomo. Contro il Frosinone allenato da Roberto Stellone, Nico Lopez si infila per la prima volta la maglia scudettata della Roma (la numero 7 che di solito è di Caprari), ma a portare in vantaggio ci pensa Frediani, che aveva chiuso il 2011 con la prodezza di Gubbio e apre il 2012 con un altro gran gol, un tiro dalla trequarti in anticipo sul difensore. Il raddoppio arriva al quarto d’ora con Tallo, tocco a porta vuota su assist di Politano, che un minuto più tardi si ripete: azione personale sulla sinistra, palla in mezzo su cui arriva proprio Nico Lopez, che da posizione decentrata riesce a deviare in porta. Il Frosinone accorcia le distanze prima della mezz’ora con Campagna, gran conclusione dalla distanza con palla nel sette, ma i giallorossi ristabiliscono il +3 al 40’, quando Tallo riceve il terzo assist vincente di Politano e da due passi firma la doppietta.
Nella ripresa oltre a Rosato si rivede anche l’altro lungodegente Terriaca (rientrato al Wojtyla, ma ancora in attesa dell’esordio ufficiale), anche se il 5- 1 lo segna il solito Leonardi. Chiude i conti proprio Terriaca al 39’.

Il Romanista – Vincenzo Meta

La Gazzetta dello Sport – Pallotta debutta. Saranno 40.000 all’Olimpico per il tycoon Usa

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Sarà la sua prima volta, quella dell’esordio assoluto. Doveva viverla alla fine della scorsa stagione, in quel Roma-Sampdoria che ha lasciato più amaro in bocca che dolcezze. Al posto dei liguri, oggi ci sarà il Chievo di Mimmo Di Carlo. Ma, visto com’è andata il 22 maggio scorso, sarà (almeno si spera…) una prima volta più bella. Bagnata da 40.000 tifosi e da una passione altissima, quella che la gente ha in questo momento per la Roma a caccia di rimonte.

La giornata – Dopo la full immersion di venerdì, ieri Pallotta non si è affacciato per niente nel quartier generale di Trigoria. Probabilmente, tutto quello che doveva vedere e chiarire l’ha fatto proprio venerdì, illustrando anche alcune strategie a tavola, la sera, in un noto ristorante di San Lorenzo. Poi, ieri, James Pallotta (che è oramai il vero uomo forte della cordata Usa) si è dedicato alle sue cose, a degli affairs personali. Si ritufferà nel mondo giallorosso proprio oggi, quando alle 15 assisterà per la prima volta dal vivo ad una partita della Roma. La curiosità sarà vedere l’attesa dei tifosi nei suoi confronti, magari mettendola anche a confronto con l’accoglienza riservata in passato a DiBenedetto. Sperando, poi, che Pallotta porti anche un po’ di fortuna in più, visto il ruolino di marcia non proprio immacolato del presidente.

Negli Usa – Con Pallotta, allo stadio ci sarà anche Mark Pannes, uno dei suoi uomini di fiducia e amministratore delegato (con Fenucci) della Roma. Intanto, però, negli Usa si muovono anche gli altri uomini di Pallotta. A Las Vegas, infatti, da oggi e fino al dieci gennaio andrà in onda la “Affiliate Summit West 2012″, una marketing conference in scena al Caesar Palace (tanto per restare in tema di romani…). Lì ci sarà Shergul Arshad, direttore digital business della Roma, a caccia di sponsorizzazioni per il sito della Roma e di strade per una maggiore valorizzazione dei suoi contenuti. Del resto, gli americani una delle prime cose che hanno deciso di valorizzare appena sbarcati a Roma è stata proprio la “porta” giallorossa sul mondo virtuale, intuendo l’importanza ed il valore della rete nella società attuale.

Operazione sorpasso – “Vogliamo cominciare l’anno con una bella vittoria“, ha scritto ieri su facebook Bojan Krkic. Con il Chievo, però, la Roma ha più di un motivo per dare seguito alla striscia positiva e portare a casa la bella vittoria, appunto. A cominciare dal pesante 4-0 incassato ieri pomeriggio dai cugini della Lazio a Siena, che in caso di vittoria giallorossa contro gli scaligeri porterebbe a soli tre punti la distanza in classifica tra la squadra di Reja e quella di Luis Enrique. L’ “operazione sorpasso” è nella mente dei tifosi, ma non solo. E, soprattutto, calendario alla mano, quella che sembrava fino a un mese fa una chimera, ora è molto più di una possibilità. Visto, infatti, che dopo il Chievo la Roma si recherà a Catania, per poi giocare la doppia casalinga con Cesena e Bologna e affrontare la trasferta di Cagliari. Insomma, un ciclo di cinque partite abbordabili, che può davvero lanciare la Roma in un’ottica stagionale completamente diversa da quella in cui sembrava sprofondata dopo Firenze. E, soprattutto, può farle mettere la freccia sinistra sui cugini…

La Gazzetta dello Sport – Alessandro Pugliese

Corriere dello Sport – Una grande storia d’amore

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Tormentone (ed estasi?). La moltiplicazione miracolistica dei pani e dei pesci virtuale fa di noi delle oche all’ingrasso. Mangiamo fino a scoppiare e non perché abbiamo fame, ma perché il nostro fegato è merce indispensabile per le tavole dei media. A ingozzarci sono i carnefici del vuoto, spacciato di volta in volta per notizia, riflessione, indiscrezione, citazione, insinuazione, blabla. La storia di Daniele De Rossi, storia di un umanissimo e persino eroico dubbio, è diventata nel tempo sceneggiatura interminabile di un rancido polpettone. La colpa? Di nessuno. Meno che mai del giocatore. (…)

Stremati e ormai vicini al chissà se lieto fine, non ci resta che provare a insinuarci nella delicata e allo stesso tempo virile testa del ragazzo. In fondo, è quello che fanno da sempre i grandi attori, i grandi investigatori e i grandi innamorati, immedesimarsi nella testa dell’altro da interpretare, investigare, amare. Pensare De Rossi strumento passivo nelle mani di un cinico procuratore, è l’oltraggio peggiore. Daniele, c’è da giurarlo, ascolta chi deve ascoltare, ma ascoltando soprattutto se stesso, che già basta e avanza come folla. Tu e la tua città, la tua storia, il tuo orgoglio e il tuo destino, le tue donne e i tuoi tifosi, la tua pelle che forse è anche la tua maglia. Da dove cominciare? Roma, prima ancora della Roma, è lì, non cambia, quella di oggi ma anche quella di sempre, cinica, puttana, sentimentale. Tutto dipende da dove Daniele fermerà il suo profilo, il suo piano d’ascolto, nella roulette di un movimento che sfiora e tocca tutto e il contrario di tutto. Basta poco e cambia la prospettiva. Possono arrivare effluvi orrendi (la città dell’insinuazione facile e del pettegolezzo volgare, la città senza memoria, ammalata di chiacchiera). Se Daniele si ferma lì, è finita. Scapperà. E i tre milioni in più saranno solo un di più. Ma se Daniele si fermerà solo un po’ più in là, là dove è facile capire che questa storia, tra lui che forse lascia i tifosi e i tifosi che temono di essere lasciati, è, travestita ma nemmeno tanto, una gigantesca storia d’amore. (…) Piaccia o no, confessabile o meno, tutto dalla parte dei tifosi, nei confronti di De Rossi, è bruciante dichiarazione d’amore.

Se la tormentata fluttuazione di Daniele all’interno dei suoi mondi possibili si fermerà qui, a questa visione, non si porrà nemmeno più il problema della scelta. Anche perché i soldi, al di là di un certo confine, diventano un’astrazione, una libido da numero, buona per orridi paperoni senz’anima. Se Daniele si ferma qui, non potrà andare altrove, tantomeno a Manchester, ma nemmeno a Madrid, salvo poi sentire all’infinito, lui sì, può sentirlo, ha le orecchie giuste, la ferita intollerabile di un amore reciso. Pochi calciatori nella storia hanno evocato questo, Daniele De Rossi è uno di loro. Se lo sa, e lo sa, non può fare a meno di saperlo. Lui la Sud la cercherà sempre, anche dove non c’è. Se poi avanza un dubbio residuo non gli resta che immaginare Mancini con la faccia da sceicco, un foulard fighetto annodato al collo e confrontarlo con l’occhio leale e spiritato di Luis Enrique, su cui sovrapporre la grandiosa faccia di James Pallotta, cinema americano puro, Scorsese, De Niro e Coppola.
Corriere dello Sport – Giancarlo Dotto

Roma-Chievo, i convocati di Luis Enrique

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La Roma comunica, attraverso il proprio sito ufficiale, asroma.it, la lista dei convocati per la partita contro il Chievo, prevista per oggi alle 15 allo stadio Olimpico. Ecco l’elenco:

1 LOBONT Bogdan
2 CICINHO    
3 VALDES Josè Angel
4 JUAN
5 HEINZE Gabriel
8 LAMELA Erik
10 TOTTI Francesco
11 TADDEI Rodrigo
14 KRKIC Bojan
15 PJANIC Miralem
16 DE ROSSI Daniele
18 CURCI Gianluca
19 GAGO Fernando
23 GRECO Leandro
24 STEKELENBURG Maarten
30 SIMPLICIO Fabio Henrique
47 CAPRARI Gianluca
92 VIVIANI Federico
44 KJAER Simon