Home Blog Pagina 8805

Allenamenti Roma – Differenziato per chi ha giocato ieri. De Rossi e Rosi in gruppo. Striscione pro-De Rossi

0

Da Trigoria – Marco Calò

Dopo la bella vittoria di ieri sera in Coppa Italia contro la Fiorentina, con l’ottima prestazione su tutti di Erik Lamela, la Roma torna ad allenarsi nel primo pomeriggio a Trigoria. Archiviato il match di coppa contro i viola, c’è da preparare la delicata trasferta di Catania di sabato sera ore 20.45. Luis Enrique dovrà fare ancora a meno degli infortunati N. Burdisso e Osvaldo.

Ore 14.00 – La squadra scende in campo. Assenti N. Burdisso, Osvaldo, Cassetti e Pizarro. Per ora assente anche Francesco Totti.

Ore 14.05 – Inizia il riscaldamento.

Ore 14.25 – Differenziato per i giocatori impiegati ieri. Striscione per De Rossi fuori i cancelli di Trigoria.
Ore 14. 30 – Circolazione della palla per il gruppo diviso in due da Luis Enrique:
gialli: Borini, Pjanic, Juan, Perrotta, Caprari, Rosi e Barusso.
rossi: De Rossi, Simplicio, Piscitella, Viviani, Okaka, Josè Angel Valdes e Verre.

Ore 14.45 – Inizia l’esercitazione tattica: 1 contro 1 con difensore e attaccante che scattano verso la porta dal limite dell’area per concludere poi in porta.

Ore 15.00 – Inizia la partitella a campo ridotto.

(FINE)

Serie A: Catania-Roma (sabato 14 gennaio, ore 20.45, Stadio Massimino)
Indisponibili: Cassetti, N. Burdisso, Pizarro e Osvaldo.
Squalificati: /
Diffidati: Cassetti, De Rossi e Totti.
In dubbio: Rosi.
Probabile formazione (4-3-3): Stekelenburg; Taddei, Juan, Heinze, Josè Angel Valdes; De Rossi, Gago, Pjanic; Bojan Krkic, Lamela, Totti

Mercato Roma, Canovi: “Guarin costa 10-12 milioni. Casemiro? Un affarone”

0

L’esperto di calcio internazionale e agente Fifa Dario Canovi ha espresso la propria opinione su due giocatori da tempo inseguiti dalla Roma. Su Freddy Guarin del Porto: “Credo che l’affare possa andare a buon fine perchè il Porto è disposto a cederlo, ci vogliono circa 10-12 milioni di euro”. Su Casemiro del San Paolo: “Credo che in prospettiva – dichiara a calciomercato.it – possa sostituire degnamente David Pizarro. Sarebbe un affarone”.

IFFHS, Barça miglior club al mondo. Roma al 126esimo posto

0

Il Barcellona è il miglior club del 2011. L’stituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio (IFFHS), lo ha nuovamente certificato, il club blaugrana precede infatti  i rivali del Real Madrid e gli argentini del Velez Sarsfield. Per quanto riguarda l’Italia: l’Inter scende dall’ottavo al 16esimo posto, il Milan è 23esimo,  Napoli  al numero 37, Lazio al 56 e Roma e Juventus al  al 126esimo posto.

Osservatorio: “La tessera del tifoso deve essere un servizio non solo commerciale”

0

«La tessera del tifoso, che rimane il cardine della sicurezza nelle manifestazioni sportive, dovrà essere ulteriormente implementata dai club, nella direzione di un vero e proprio servizio per il tifoso e non soltanto, come peraltro accaduto solo in pochi casi, come strumento di attuazione di politiche commerciali». Così si è espresso l’osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive per il 2012, nella prima riunione dell’anno, presieduta dal Roberto Sgalla. L’osservatorio ha preso atto con soddisfazione dei risultati conseguiti, e ha deciso un calendario di iniziative sul territorio  con tutte le società di serie A, B e Lega Pro. Elemento condiviso, ha spiegato l’Osservatorio all’Ansa, «è stato la necessità di proseguire nella strategia di incondizionato rigore di fronte alle illegalità, con un rinnovato impulso a meccanismi di facilitazione per i tifosi che possano favorire una loro maggiore presenza allo stadio». In mattinata si è poi riunito il Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive che ha «pienamente condiviso i nuovi obiettivi fissati dall’Osservatorio».

Corriere dello Sport – Inchiesta di Cremona: «Prove su Lazio-Genoa»

0

Il cerchio si stringe e alcuni riscontri significativi sui contenuti dell’interrogatorio di Gervasoni, giudicato «molto credibile» , sono stati trovati. Quelli più importanti, per il momento, sono relativi a Lazio-Genoa che secondo gli investigatori è stata una partita addomesticata. Da chi, sul rettangolo verde, lo scopriremo con il passare delle settimane perché per il momento gli inquirenti non danno conferme sui nomi dei calciatori che erano stati citati dall’ex difensore del Piacenza (Mauri, Milanetto e altri non precisati giocatori del Genoa). Riguardo alla combine però le prove sono definite «schiaccianti» e vanno ben oltre le ammissioni di Gervasoni: la presenza degli zingari nell’hotel del Genoa, le celle vicino al centro sportivo della Lazio agganciate dai cellulari degli zingari, i contatti di questi con Singapore, il risultato che favorisce una serie di scommesse su over al 45′ e al 90′ e altro ancora. (…)
Corriere dello Sport – Andrea Ramazzotti

Roma-Cesena: info biglietti

0

La As Roma rende note le modalità d’acquisto dei biglietti  per la partita Roma-Cesena del 21 gennaio 2012, ore 18 allo Stadio Olimpico di Roma.

Prevendita riservata ai Titolari di AS ROMA CLUB PRIVILEGE non abbonati su tutti i posti disponibili: dalle ore 12.00
di lunedì 16 gennaio 2012, presso tutti i punti vendita abilitati.
Prevendita libera: dalle ore 12.00 di martedì 17 gennaio, alle ore 17.00 di sabato 21 gennaio 2012 (A.S. Roma Store). Dalle ore 12.00 di martedì 17 gennaio, alle ore 18.00 di sabato 21 gennaio 2012 (Ricevitorie LIS e Foro Italico Ticket Office).

Clicca qui per scaricare il comunicato della As Roma

 

Catania-Roma: arbitra Tagliavento

0

Sarà Paolo Tagliavento della sezione di Terni ad arbitrare Catania-Roma di sabato (ore 20.45). Assistenti di gara Nicoletti e Di Liberatore. Quarto uomo Gervasoni.

Ag. Biagianti: “La Roma lo ha cercato, a giugno può partire”

0

In attesa di capire se servirà sostituire Osvaldo in attacco, la Roma resta vigile anche sul mercato dei centrocampisti. Marco Ferrante, agente di Marco Biagianti, rivela che i giallorossi hanno chiesto informazioni anche sul capitano del Catania. “Marco si trova bene in Sicilia – rivela l’agente a calciomercato.com -. Ha ricevuto richieste da club importanti come Roma e Fiorentina. A gennaio non penso che partirà. Ha un contratto lungo, se ne potrà riparlare per giugno”.

Facebook As Roma: “Buon compleanno Osvaldo”

0

La Roma tramite il proprio profilo Facebook celebra la data di nascita dell’attaccante argentino Osvaldo con un messaggio: “Buon compleanno Pablo Daniel Osvaldo! Oggi l’attaccante della As Roma compie 26 anni”. Osvaldo, fermo per una lesione di secondo grado al flessore della coscia destra, tornerà a disposizione alla fine di febbraio. E’ il miglior realizzatore della squadra con sette gol realizzati in campionato.

(Foto As Roma Facebook – http://www.facebook.com/officialasroma)

La stampa argentina celebra Lamela: “Enamorado del gol”

0

Anche la stampa argentina mette in evidenza la prestazione esaltante del giocatore della Roma Erik Lamela, autore ieri di una doppietta contro la Fiorentina. “Enamorado del gol”, è il titolo dell’articolo dedicato dal sito Ole.com al numero 8 giallorosso. “Ora sì, Erik ha iniziato a giustificare il perchè è stato pagato una milionada”, si legge all’interno del pezzo. Citati da Olé anche gli altri due titolari argentini Gago e Heinze.

Catania, Lo Monaco: “La Roma è una squadra in salute”

0

Reduce da tre vittorie consecutive in campionato, la Roma si appresta ad affrontare sabato il Catania dell’ex Montella. L’amministratore delegato degli etnei, Pietro Lo Monaco, a forzaroma.info analizza il momento dei giallorossi. “La Roma è una squadra in salute e piena di campioni affermati e talenti che hanno tutto per esplodere. Servirà, quindi, il miglior Catania per cercare di vincere la partita”. Lo Monaco si sofferma poi sul tecnico Luis Enrique, che ha saputo resistere nei momenti più difficili. “Devo ammettere che non lo conoscevo, ma devo dargli atto che sta facendo un buon lavoro. La società e l’ambiente sono stati bravi a sostenerlo”.

La Repubblica – Trigoria, museo e ristorante per essere più vicini ai tifosi

1

La casa dei romanisti. Tempi biblici per il varo del nuovo stadio, meglio quindi, in attesa di riuscire a trasformare in realtà i sogni dei tifosi, ingegnarsi diversamente, sfruttando al massimo le strutture a disposizione. E quali se non quelle che può fornire il centro sportivo giallorosso? Nelle idee degli americani c’è, al primo posto, la voglia di avvicinare la gente a Trigoria, trasformandola in un fortino che i tifosi possano sfruttare tutta la settimana, vistando il museo, o mangiando un panino all’area ristorazione, tanto per dirne qualcuna. Un modo per incrementare il marketing in una struttura di proprietà già esistente, con tanto di RomaStore all’interno e possibilità di incontrare per foto e autografi Totti e compagni.

La realizzazione è prevista già all’interno di questa stagione, mentre l’ad Fenucci, ieri sera all’Olimpico, risponde all’inevitabile domanda sul rinnovo di De Rossi. «È Baldini a seguire la questione. Difficile fare una trattativa attraverso i media e quindi preferiamo non parlarne». Ufficializzato, intanto, il contratto di Nico Lopez, un quinquennale (scadenza 2016), con un ingaggio stranamente a scendere: si parte con 300mila euro (lordi) per arrivare, le ultime due stagioni, a 180mila. Una modalità scelta per invogliare il calciatore, attualmente aggregato alla Primavera, a trasferirsi subito.
La Repubblica- Francesca Ferrazza

Corriere dello Sport – In Sicilia con Daniele, Juan, Pjanic e Rosi

0

Come era logico prevedere, Daniele De Rossi ha saltato la serata di Coppa Italia. La Roma non poteva fare altrimenti. E la trattativa per il contratto non c’entra nulla. Il problema è fisico: la sua infiammazione alla coscia, infida perché ha colpito la zona del muscolo adduttore destro, ha suggerito ai medici di fermarlo per evitare la degenerazione in pubalgia, un malanno imprevedibile. De Rossi,(…), rientrerà sabato a Catania.

CAMBIAMENTI – Non sarà l’unico cambio di formazione per Luis Enrique. Che dovrà intanto valutare le condizioni dei giocatori utilizzati contro la Fiorentina. E che riproporrà dall’inizio Pjanic, uno dei calciatori a cui l’allenatore rinuncia meno volentieri in assoluto. Ieri ha preferito mandarlo in panchina perché lo aveva visto stanco. Nient’altro. E’ sicuro, tra quelli che ieri erano riserve, anche il ritorno di Juan, a cui è stato risparmiata la tripla fatica in questa settimana cortissima. «La formazione era competitiva – ha spiegato l’a.d. Fenucci – è stato solo lasciato a riposo chi era più stanco. Bisogna tenere conto dello stato di forma dei giocatori, di volta in volta, ma nessuno ha mai pensato di snobbare la Coppa Italia, una competizione che troppo spesso, e a torto, viene trascurata».

RECUPERI – In vista del campionato torna in lizza per una maglia anche Rosi, che ieri non si sentiva ancora a posto dopo l’influenza intestinale e allora non è stato convocato. I prossimi giorni di allenamento però dovrebbero restituirgli una condizione ottimale. Non ha problemi invece l’altro escluso, Fabio Simplicio, lasciato a casa per scelta gestionale. Al suo posto è stato premiato Perrotta, che non era tra i 18 di Luis Enrique domenica scorsa contro il Chievo. Da valutare infine le condizioni di Lobont, colpito ieri pomeriggio dalla febbre: (…)

IL VIAGGIO – La Roma partirà per la Sicilia domani pomeriggio con un volo di linea da Fiumicino all’aeroporto di Fontanarossa. Il ritorno è previsto nella nottata tra sabato e domenica con un charter. La società spera di essere accolta meglio allo stadio Massimino rispetto agli anni passati, magari grazie alla mediazione di Vincenzo Montella che è un amico di famiglia. A Catania ancora ricordano il 7-0 dell’epoca Spalletti e da quel momento – sia i giocatori che i tifosi – hanno sempre messo una carica “speciale” nelle partite con la Roma. (…)

PROGRAMMA – Domenica poi, mentre le altre squadre giocano, la Roma ha fissato una giornata di riposo: tornerà al lavoro lunedì pomeriggio a Trigoria, sempre che Luis Enrique non cambi programma dopo aver valutato la squadra a Catania.
Corriere dello Sport – Roberto Maida

Il Messaggero – Da Trigoria all’Asia, tutto per i tifosi

0

Un nuovo manager per la Roma. E’ Christoph Winterling, tedesco, 39 anni: sarà il direttore commerciale e si occuperà della gestione delle attività di marketing del gruppo. Approda alla società giallorossa dopo aver ricoperto, dal 2009 al 2011, l’incarico di Head of Sports marketing in Adidas Italia. Con questa scelta i manager americani confermano l’intenzione di puntare ai ricavi nel business più che alla ricapitalizzazione, per finanziare un ambizioso progetto sportivo che porti la Roma stabilmente nell’èlite del calcio internazionale.

L’obiettivo primario è crearsi una casa: lo stadio, finanziato privatamente, il cui varo, se entro il 2013, potrebbe anche fare da ulteriore volano alla candidatura olimpica di Roma 2020. Ma per il momento si punta su Trigoria: impianti da ristrutturare e soprattutto da aprire ai tifosi per gli allenamenti (…). Anche attraverso una biglietteria più snella (con la possibilità di acquistare i tagliandi addirittura dal momento dell’uscita dei calendari), l’attenzione alla sicurezza delle famiglie, le facilitazioni per i tanti stranieri, specie i dipendenti delle sedi diplomatiche: Roma nel mondo è un marchio di per sé e non c’è una città del suo livello che abbia una squadra di calcio che ne porti il nome.

Non basta. La Roma andrà a giocare spesso all’estero durante l’estate: nei templi del baseball degli States come in Asia. Per consentire ai tifosi sparsi per il mondo di essere sempre a contatto con il club. Roma Channel diventerà un network sportivo, si cercheranno partners commerciali di alto livello, si potranno avere notizie anche attraverso Internet, cellulari e social networks (…).
Il Messaggero – Redazione

Il Tempo – Luis Enrique: “Con Totti è più facile”

0

Il bambino è già diventato grande. Lamela, 20 anni da compiere, ci ha messo otto minuti a segnare il suo primo con la Roma e tre mesi per diventare un titolare indiscutibile. Ieri un altro passo in avanti con la prima doppietta in carriera: il piccolo Erik risolto una partita complicata con l’aiuto del veterano Totti («Una grande soddisfazione,ai quarti c’è la Juve ma adesso pensiamo al Catania». «È un onore – ammette l’argentino – giocare accanto a Francesco: è un grande campione». Lui ha tutto per diventarlo ma dimostra di non avere fretta. È stata una bella partita che abbiamo vinto e sono contento. Cerco sempre di fare la mia parte nel miglior modo possibile». Erik è un ragazzo che non nasconde i sentimenti. «Il cuore che ho mostrato dopo il gol è una dedica alla mia ragazza. Osvaldo? È un compagno e gli voglio bene».

Luis Enrique si coltiva Lamela e cerca di non esaltarlo. «Era il frutto dell’estate – scherza lo spagnolo – e ora è un giocatore. Ha concluso molto bene due azioni ma sono due passaggi di Totti, senza dimenticare il recupero di Borini sul secondo gol. Anche Bojan ha giocato bene». Dal 3-0 di Firenze a quello di ieri per la Roma è tutta un’altra musica. «C’è un lavoro dietro – spiega l’allenatore – da parte dei calciatori, noi tecnici e la società. Questo gioco lo prepariamo lavorando in settimana, non viene per caso. Quando era una “merda” la colpa era dello staff, ora invece il merito è dei giocatori». L’«umile» Luis Enrique pensa alla prossima rivincita. «C’è una partita diversa da tutte le altre, ma è meglio non dire niente…». Reja ha ricevuto il messaggio. Ma c’è tempo. «Sono soddisfatto, soprattutto per il risultato e ora pensiamo al Catania. È un buon momento per noi, c’è anche quel pizzico di fortuna che non guasta. All’inizio solo per caso non abbiamo subito gol».

Se fosse accaduto il contrario, il processo alle scelte dell’allenatore sarebbe ripartito con fragore. «Non ascoltavo le critiche prima e non lo faccio adesso. È normale, vivo nel calcio da tanto tempo e ho già visto di tutto. Viviani per me ha fatto una buona partita in un ruolo non suo, volevo vederlo anche da interno. Diventerà un calciatore importante. Cicinho fa quello che io voglio da un terzino, l’ho tolto solo perché era stanco». La mezzora finale di Borini gli dà ragione sul mercato. «Non bisogna prendere un attaccante perché manca Osvaldo non è questa la strada e la società lo sa. Abbiamo una bella rosa, ci sono i Primavera, poi è giusto pensare sempre a rinforzarsi ma senza fretta». Un tecnico proiettato nel futuro, vedi le istruzioni date a Perrotta con l’Ipad.«Studiamo le strategia utilizzando ogni tecnologia che può aiutare i giocatori. Siamo nel 21esimo secolo…». Non tutti se ne sono accorti.
Il Tempo – Alessandro Austini

Corriere della Sera – Winterling, manager per il marketing

0

Aumentare i ricavi e poi reinvestirli, perché il modello vincente di una società sportiva non è solo staccare un assegno alla fine di ogni stagione per ricapitalizzare. E la Roma vuole seguire questa strada a livello internazionale. È questa la sintesi del discorso di James Pallotta a squadra, staff tecnico, dirigenti e impiegati prima dell’ormai famoso tuffo (vestito) nella piscina scoperta di Trigoria. Luis Enrique sta cercando di responsabilizzare al massimo i giocatori sul piano calcistico, concedendo anche ampie libertà in cambio di un comportamento professionale al massimo. E anche la dirigenza americana ha voluto fare lo stesso con la parte strategica, trasformandoli in piccoli manager di un progetto futuro molto ambizioso. Dalle tournée (Stati Uniti negli anni di Europei o Mondiali, Asia negli altri) alla scelta dell’area per il nuovo stadio di proprietà; da una nuova veste del centro sportivo di Trigoria, che sarà aperto sempre più ai tifosi, a criteri di sicurezza sempre maggiori per riportare stabilmente le famiglie allo stadio.

Annunciato un nuovo manager: il 39enne tedesco Christhop Winterling assumerà l’incarico di direttore commerciale della Soccer S.a.S. di Brand Management S.r.l., e in tale ruolo si occuperà della gestione delle attività di marketing del gruppo As Roma. Winterling è stato, dal 2009 al 2011, Head of Sport marketing in Adidas Italia. Ufficializzato il contratto quinquennale di Nico Lopez, fino al 30 giugno 2016: 300 mila euro lordi per la stagione sportiva in corso e per la prossima.
Corriere della Sera – Luca Valdiserri

Il Messaggero – Travolgente Roma

0

Ancora la Roma, anche in Coppa Italia. È Lamela a spingere i giallorossi ai quarti di finale dove già li aspetta la Juve capolista. L’argentino incanta e sigla una doppietta decisiva per la qualificazione e il quarto successo di fila. Luis Enrique, dal canto suo, in un Olimpico semideserto, si prende la meritata rivincita contro Delio Rossi: 3 a 0, grazie alla rete finale di Borini, stesso punteggio con cui la Fiorentina, il 4 dicembre, vinse al Franchi in campionato. È quella anche l’ultima sconfitta prima dei cinque risultati utili consecutivi.

Il turn over di Luis Enrique rende in partenza meno efficace la Roma che il tecnico ha poi il merito di aggiustare tra i due i tempi. Cinque novità rispetto alla gara vinta domenica pomeriggio con il Chievo: Cicinho, Kjaer, Viviani, Gago e Greco. Probabilmente troppe, soprattutto con tre titolari diversi a centrocampo, settore che senza De Rossi e Pjanic perde in sostanza e classe. Solo davanti il reparto è confermato con Totti in mezzo a Lamela e Bojan che si scambiano spesso le posizioni. La Fiorentina sembra all’inizio messa meglio (…). Ma è proprio in mezzo al campo che i viola, nella prima mezz’ora, vanno meglio. Lì si assicurano la superiorità di interpreti, anche perché i due terzini, a destra Cassani e a sinistra Pasqual non si abbassano mai, bloccando ogni iniziativa della Roma sui lati.

La Fiorentina ha un assetto compatto: la diga funziona. Viviani è impreciso e lento, Greco non incide e Gago non può far certo per tre, anche se è il più lucido e il più presente del settore. In dieci minuti, dall’undicesimo al diciannovesimo, i viola hanno tre grandi chance che però non sfruttano. Jovetic inventa subito per Ljajic, pallonetto a scavalcare Kjaer, ma la conclusione del serbo è sballata. Ancora un lancio del primo per il secondo che entra in area e si aggiusta la palla sul sinistro: Stekelenburg respinge con il petto. Cassani soprende a destra imbucando in profondità per Behrami: dal cross basso, a parte un paio di lisci, le conclusioni di Montolivo e Jovetic, con doppio salvataggio di Cicinho sulla linea.
La Roma a metà tempo alza il ritmo. Il gruppo si ritrova e la partita cambia, anche perché alla mezzora si accende improvvisamente Lamela. Di esterno sinistro l’argentino allarga in area per Totti che aspetta troppo prima di calciare, in solitudine, in diagonale di destro: Neto chiude con le gambe. Subito dopo, su tocco di Cicinho, il sinistro di Lamela, sporcato, vale solo un corner. Ancora l’argentino da fuori, stavolta di destro: Neto blocca.

Luis Enrique interviene nell’intervallo: fuori Viviani e dentro Perrotta che, da professionista esemplare, si fa trovare al top. Adesso la Roma è più aggressiva. E non a caso va subito in vantaggio. Totti, attaccando Natali, è favorito dal rimpallo. È un assist involontario per Lamela che di destro, in libertà, piazza il pallone tra le gambe di Neto e firma l’1 a 0 all’ottavo. Jovetic, però, non si placa e costruisce subito l’azione del possibile pari: da destra serve Pasqual in area che colpisce forte di sinistro. Perrotta devia in angolo. Tocca a Borini, assente dal 29 ottobre: a lasciare il campo è Bojan, poco vivace e mai capace di finalizzare in questa serata. Rossi risponde con Cerci per Ljajic (…)

Borini si presenta bene su invito di Lamela, ma Neto gli sfila il pallone sul più bello. Diventa decisivo poi quando ruba palla a Salifu, tocca in mezzo per Totti che mette Lamela davanti a Neto per il tocco più semplice di piatto sinistro per il 2 a 0 al ventunesimo. Entrano Vargas per Pasqual e Josè Angel per Cicinho con Taddei che si sposta a destra. Neto, con i piedi, regala il pallone a Borini che punta l’area, salta nastasic, e realizza il 3 a 0 al trentesimo, con il portiere viola che per la seconda volta si fa passare la palla sotto le gambe. La Roma passa e trova la Juve. L’obiettivo è la decima coppa, per la stella d’argento.
Il Messaggero – Ugo Trani

Il Romanista – E’ arrivato il tempo di Lamela

0

Tre ragazzini fortissimi, tre gol (senza subirne nessuno, mai accaduto quest’anno), trenta minuti di altissimo livello: se tre è il numero perfetto e la Roma, almeno quella scesa in campo nel secondo tempo, ieri sera lo è stata. I giallorossi, dopo 45 minuti difficili, entrano in campo trasformati, fanno tre gol alla Fiorentina senza soffrire mai e passano ai quarti di finale di Coppa Italia dove, tra due settimane, ci sarà la Juventus a Torino. Una Roma, quella scesa in campo nel gelo dell’Olimpico, che nel primo tempo sembra lontana parente di quella che ha battuto Napoli, Bologna e Chievo e che invece, anche grazie ai cambi di Luis Enrique, riesce a stravincere la partita con tre ragazzini dai piedi e dal talento immacolato:
Erik Lamela, 20 anni ancora da compiere e autore di una doppietta, Fabio Borini, 20 anni e un rientro da un lungo infortunio da favola, e Francesco Totti, anni 35, 2mila gol sulle spalle e una voglia (oltre che due assist) ancora imprescindibili per questa squadra.

Una squadra che fa a meno di De Rossi – ieri in tribuna – Rosi, Burdisso, Pizarro e Osvaldo e che lascia in panchina Pjanic e Juan per dare fiducia a centrocampo e in difesa a Viviani (con Greco e Gago) e Kjaer. Nel primo tempo la Roma non ingrana e la Fiorentina fa più paura del dovuto: al 10’ i primi brividi quando Jovetic fa un tunnel a Viviani e mette in mezzo un pallone morbido a scavalcare la difesa: la mira di Liajic per fortuna non è buona così come un minuto più tardi è sempre il numero 22 dei viola a presentarsi davanti a Stekelenburg,
bravissimo a chiudergli lo specchio. La Fiorentina si difende con cinque uomini, aspetta la Roma per poi provare a ripartire in contropiede, approfittando di qualche errore di troppo dei giallorossi in fase di appoggio. Incredibile quello che succede al 19’ quando Pasqual, Montolivo e Jovetic davanti a Stekelenburg non riescono a trovare la deviazione vincente, grazie anche a Cicinho che per un paio di volte si immola sulla linea: la Roma concede troppo ai viola, Luis Enrique si imbestialisce perché la squadra, soprattutto sulle fasce, è in totale sofferenza. Poi si siede in panchina, sguardo fisso sul campo, e la Roma prova a ripartire.

Ma è sempre la Fiorentina ad avere in mano il pallino del gioco. Salifu al 26’ tenta la botta da fuori, dopo un doppio fallo su Totti non visto da De Marco, ma il suo tiro non inquadra lo specchio. La Roma si fa vedere per la prima volta al 33’ quando Totti servito da Lamela da posizione angolata non riesce a battere Neto. Sei minuti più tardi è Lamela a sfiorare il vantaggio: punizione di Totti che serve benissimo Cicinho, stop di petto, passaggio indietro all’argentino che tira di sinistro ma il pallone, complice una deviazione, termina fuori. Il primo termina senza altre emozioni, eccezion fatta per un tentativo di Viviani da fuori area senza troppa fortuna. E’ lui, nel secondo tempo, a rimanere negli spogliatoi: al suo posto Perrotta. Ed è proprio il numero 20 a inserirsi dopo 8’ aprendo uno spazio per Totti che di petto ruba palla ai due centrali e serve Lamela il quale, di destro, batte Neto col pallone che passa sotto le gambe del portiere della Fiorentina. Gol, sorrisi e cuore dedicato alla fidanzata Sofia. Ancora l’argentino – ben servito da Bojan – protagonista due minuti più tardi, ma Neto stavolta blocca senza problemi.

Lo spagnolo poco dopo lascia il posto al rientrante Borini, mentre Delio Rossi mette dentro un fischiatissimo Cerci al posto di Liajic. Il neo entrato ci prova subito, ma sulla sua strada trova Stekelenburg che di piede respinge. La Roma è completamente un’altra squadra rispetto al primo tempo e al 20’ arriva il raddoppio: Borini, entrato benissimo in partita, ruba palla a Salifu, passa a Totti che serve ancora Lamela. Stavolta il piede è il sinistro ma il risultato è lo stesso: gol e raddoppio. Il tre a zero arriva alla mezzora e la rete, meritatissima, stavolta è di Fabio Borini: Neto rinvia sui suoi piedi, l’attaccante dribbla Nastasic e fa passare, ancora una volta, il pallone sotto le gambe di Neto. La partita finisce lì, la Roma vendica il 3-0 del campionato, con mezzora di altissimo livello manda a casa la Fiorentina, trova la Juve ai quarti di finale (il 25 gennaio a Torino) e mostra, ancora una volta, quanto ormai il gioco di Luis Enrique sia entrato nella testa e soprattutto nei piedi dei calciatori. Oltre che nel cuore dei tifosi. Pochi, sicuramente, ma riscaldati dallo splendido secondo tempo della Roma.
Il Romanista – Chiara Zucchelli

Gazzetta dello Sport – Svelato a Trigoria il «piano Pallotta». Un nuovo manager

0

Il titolo in fondo dice tutto: «La nuova era». Così James Pallotta ha voluto denominare il progetto illustrato lunedì a squadra, tecnici, dirigenti e personale, che traccia le linee guida per la Roma del futuro. Un progetto che tocca l’aspetto sportivo, economico e sociale, e ha l’aria di una sorta di rivoluzione culturale. A cominciare dagli obiettivi prefissati: lottare sempre per lo scudetto e partecipare ogni anno alla Champions League.

Manager & Tournée Baldini, Fenucci e Pannes lavoreranno su tre aree: tecnica, commerciale e «tifosa». Trigoria sarà rinnovata in strutture e finalità, diventando la vera casa della Roma – aperta alla gente – anche se una sede istituzionale troverà posto nell’area del Foro Italico. Oltre allo sviluppo del digitale (sito potenziato e reso multilingue) e del canale tematico (reso bilingue e «aperto» anche al mercato asiatico), sono in arrivo cambiamenti anche grazie all’innesto di nuovi manager. Il primo, annunciato ieri, sarà Christhop Winterling, tedesco, ex dell’Adidas, che sarà il nuovo direttore commerciale della Soccer Sas (società gestore del marchio); poi sarà la volta del nuovo responsabile del settore sicurezza (squadra e stadio). Svolta pure per le tournée estive. Negli anni dispari – quelli cioè senza Mondiali ed Europei – ci saranno trasferte «lunghe» in Estremo Oriente, mentre nei pari, spazio ad amichevoli negli Usa, a cominciare dalla prossima estate, quando Totti & Co. saranno a New York, Boston e Chicago. Tra gli obiettivi di sviluppo, inoltre, c’è l’ambizione di legare la Roma al Vaticano, con iniziative utili a veicolare il turismo straniero anche sul calcio.

Coni & Stadio A breve, poi saranno ufficializzate nuove forme di collaborazione col Coni per l’Olimpico, anche se si accelererà sul nuovo stadio. Sta per entrare all’opera una società per la valutazione delle aree, mentre l’ambizione del club sarebbe quella di far rientrare il futuro impianto (pronto non prima del 2016) nel dossier olimpico Roma 2020. Da segnalare inoltre la ricerca (non necessariamente in Cina) di nuovi partner: però pochi e di grande qualità. La ricapitalizzazione, infine, arriverà entro la stagione, e non è escluso perciò che da marzo possa slittare più avanti. D’altronde il nuovo modello che si vuole creare non prevede più una figura proprietaria che immetta periodicamente nuovi flussi di denaro, ma un club in grado di generare da solo quei ricavi utili a sostenere progetti vincenti.
Gazzetta dello Sport – Massimo Cecchini

Roma-Fiorentina, le pagelle

1

di Lorenzo Pompili

Stekelenburg 6,5: Continua a trasmettere una sicurezza incredibile al reparto difensivo, con uscite sempre molto attente. Inoltre gioca con estrema classe il pallone anche con i piedi.

Cicinho 5,5: Il peggiore in campo, nonostante ben due salvataggi sulla linea. Non sembra mai poter far male alla Fiorentina con le sue discese. Dal 68′ Josè Angel s.v.: Pochi minuti per confermare la sua crescita.

Kjaer 5,5: Probabilmente non il miglior centrale difensivo per il gioco di Luis Enrique. In difficoltà quando deve impostare l’azione, non è mai sicuro con il pallone tra i piedi. Da rivedere.

Heinze 6: Senza il suo fedele compagno Juan deve comandare il reparto. Nel primo tempo la Fiorentina spinge e ogni tanto va in difficoltà, nella ripresa il suo lavoro è soprattutto in fase di impostazione.

Taddei 6: Appare meno brillante che nelle ultime uscite. Dalla sua parte gli attaccanti viola riescono più volte ad entrare, specialmente nel primo tempo. Come il resto della squadra cresce nella seconda frazione.

Viviani 5,5: Prima partita in Coppa Italia per il centrocampista classe ’92, che in questo stadio ha già giocato contro la Fiorentina (Primavera) in due occasioni perdendo in entrambi i casi. Gioca senza mai tentare la giocata, ma gli ampissimi margini di miglioramento sono confortanti. Dal 46′ Perrotta 7: Il suo ingresso in campo cambia la partita. Il centrocampista giallorosso dà tanta quantità e corsa alla squadra, coprendo e cercando spesso di proporsi anche in fase offensiva. La migliore prestazione del numero 20 quest’anno.

Gago 7: Nel primo tempo pensa prevalentemente a coprire e a correre. La sua prestazione nella ripresa è assolutamente imperiosa: recupera una quantità elevatissima di palloni e non ne spreca uno. Una scivolata tecnicamente perfetta sotto la tribuna Tevere gli regala una standing ovation da tutto l’Olimpico.

Greco 5,5: Non sembra ancora perfettamente inserito nel gioco di Luis Enrique a differenza dei suoi compagni. Impiega spesso troppo tempo per liberarsi del pallone, cercando in più di un’occasione il passaggio più difficile, sbagliandolo.

Totti 6,5: Se la partita fosse teminata dopo 45 minuti sarebbe stato il peggiore in campo. Sbaglia praticamente tutti i palloni, oltre ad un’occasione colossale da solo davanti a Neto. Fortunatamente c’è anche una ripresa e lui regala due assist a Lamela per la doppietta del talento argentino.

Lamela 8: Il protagonista della serata. Riscalda il pubblico dell’Olimpico con una doppietta in cui mostra prima l’astuzia, rubando un pallone che Totti aveva cercato di controllare in area, piazzandolo sotto le gambe di Neto; poi la grande tecnica, spiazzando da fermo il portiere viola su un’altro bellissimo passaggio del Capitano.

Bojan 6: Nell’attacco romanista è quello meno incisivo. Si sacrifica comunque tanto per la squadra, ma sicuramente da lui ci si aspetta qualcosa in più. Dal 62′ Borini 7: Segna un gol bellissimo, rubando un pallone rinviato male da Neto, saltando in velocità un avversario e superando lo stesso portiere viola con un diagonale perfetto da posizione molto angolata. Considerando che era al rientro dopo l’infortunio subito contro il Milan, non male.

Luis Enrique 6,5: La vittoria della Roma prende corpo dopo l’intervallo, in cui la scossa probabilmente è venuta anche grazie a lui, e grazie al suo cambio Viviani-Perrotta. Come contro la stessa Fiorentina in campionato non convince la scelta di schierare titolare Cicinho, ma se adesso la squadra sembra avere trovato una sua identità di gioco il merito è esclusivamente suo.