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Blind ds Ajax: “Nessun interesse della Roma per El Hamdaoui e Van der Wiel”

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Danny Blind, ex calciatore dell’ Ajax ed oggi direttore sportivo della società olandese, parla a proposito delle voci di mercato, che riguardano i due giocatori di maggior spessore della squadra di Amsterdam, Mounir El Hamdaoui e Gregory Van der Wiel. L’attaccanta marocchino, è in rotta di collisione con la società, disposta a farlo partire per una cifra pari a 2-3 milioni di euro.

Queste le parole del ds rilasciate a calciomercato.it: “Della Roma non sappiamo nulla, probabilmente sono solo voci, rumors. L’unica società italiana che ci ha contattati è stata la Fiorentina, che ha effettivamente manifestato l’interesse per il giocatore“.

Per quanto riguarda Van der Wiel, Blind è convinto che il terzino destro sia in procinto di trasferirsi al Valencia, nonostante le voci di mercato che vorrebbero la Roma interessata al giocatore: “Stiamo trattando con gli spagnoli, vedremo come evolverà questa trattativa“.

Allenamenti Roma – Inizia la seduta, Luis Enrique prova il tridente Pjanic-Lamela-Totti

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Da Trigoria – Marco Calò

La Roma scende in campo sul terreno del Fulvio Bernardini di Trigoria nel primo pomeriggio per l’ultimo allenamento in vista della delicata trasferta di Catania di domani sera ore 20.45. Luis Enrique dovrà fare ancora a meno degli infortunati N. Burdisso e Osvaldo.

14.05 – La squadra scende in campo sul terreno B. Assenti Pizarro, Burdisso, Osvaldo e Cassetti. Inizia il riscaldamento atletico con corsa e scatti. Stekelenburg regolarmente in gruppo. Anche Lobont, assente con la Fiorentina per un attacco influenzale, si allena con gli altri portieri.

14.25 – Il riscaldamento prosegue con un torello a cui partecipa tutto il gruppo.

14.40 – Luis Enrique sta provando la formazione nel lavoro sulle esercitazioni tattiche e costruzione dell’azione:
Primo gruppo: Rosi, Juan, Heinze, Taddei, Gago, De Rossi, Simplicio, Pjanic, Lamela e Totti.
Secondo gruppo: Cicinho, Kjaer, Heinze, J.Angel, Greco, De Rossi, Viviani, Perrotta, Caprari, Bojan.

14.50 – L’allenamento volge al termine, i giocatori provano i cross da entrambe le fasce.

15.00 – Totti e Taddei hanno ultimato la seduta in anticipo, senza accusare problemi fisico.

15.05 – Fine dell’allenamento. I calciatori rimasti in campo si esercitano sulle conclusioni in porta.

FINE

Serie A: Catania-Roma (sabato 14 gennaio, ore 20.45, Stadio Massimino)
Indisponibili: Cassetti, N. Burdisso, Pizarro e Osvaldo.
Squalificati: /
Diffidati: Cassetti, De Rossi e Totti.
In dubbio: Rosi.
Probabile formazione (4-3-3): Stekelenburg; Taddei, Juan, Heinze, Josè Angel Valdes; De Rossi, Gago, Pjanic; Bojan Krkic, Lamela, Totti

Catania-Roma: i convocati di Montella

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Catania-Roma: i convocati di Montella per la sfida di domani sera contro i giallorossi. Questi gli atleti a disposizione:

Portieri – 30 Campagnolo, 1 Kosicky, 29 Terracciano.
Difensori – 22 Alvarez, 14 Bellusci, 6 Legrottaglie, 2 Potenza, 3 Spolli.
Centrocampisti – 4 Almiron, 28 Barrientos, 24 Delvecchio, 13 Izco, 16 Llama, 10 Lodi, 5 Paglialunga, 19 Ricchiuti.
Attaccanti – 18 Bergessio, 32 Catellani, 17 Gomez, 11 Maxi Lopez.

Juventus-Roma: info biglietti per la gara di Coppa Italia

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Juventus-Roma: info biglietti. La società giallorossa, tramite il proprio sito ufficiale ha diramato le modalità di vendita dei tagliandi del settore ospiti per i propri tifosi in vista della gara di Coppa Italia (martedì 24 gennaio, ore 20.45, Juventus Stadium).

PREZZO: 15 € (Intero). Donne, under 18, studenti, over 65 (ridotto, 10 €)

PREVENDITA BIGLIETTI
Da martedì 17 gennaio, fino alle ore 19.00 del giorno antecedente la gara.

PUNTI VENDITA
Ricevitorie della rete di vendita LIS LOTTOMATICA –“biglietteria calcio ospiti”- abilitate sul territorio nazionale e consultabili sul sito www.listicket.it.

MODALITA’ E LIMITAZIONI
La vendita dei biglietti per i posti destinati ai sostenitori della squadra ospite (“settore ospiti” e/o altre zone dello stadio) è vietata ai residenti nella Regione Lazio. Da tale prescrizione sono esenti i possessori della “Tessera del Tifoso”. I biglietti saranno pertanto acquistabili solamente dai possessori di tessera del tifoso “AS ROMA CLUB PRIVILEGE”, esibendo all’operatore la tessera stessa.

I tagliandi per i tifosi fidelizzati, non ancora materialmente in possesso della “tessera del tifoso”, potranno essere rilasciati anche previa esibizione della ricevuta di richiesta della tessera, sempre che risultino esenti da motivi ostativi per l’acquisto del titolo, accompagnata dal documento di riconoscimento.

Catania-Roma, Montella: “Nessun rammarico, ma a Totti dirò di riposarsi un pò…”

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Catania-Roma: Vincenzo Montella, allenatore dei siciliani, nella conferenza stampa alla vigilia della sfida del Massimino, ha parlato anche della sua ex squadra: “Nessun rammarico per non essere più allenatore della Roma, avrò qualche vantaggio in più nella preparazione della partita visto che conosco l’ambiente e i giocatori. Totti? E’ in gran forma, gli dirò di riposarsi un po’…”

Conferenza stampa Luis Enrique: “Il clima di Catania sarà uno stimolo per noi. De Rossi? Io, lui e la società vogliamo la stessa cosa””

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Dal Fulvio Bernardini di Trigoria la conferenza stampa integrale del tecnico della Roma Luis Enrique, alla vigilia della sfida contro il Catania (stadio Massimino, ore 20.45).
LAMELA“E’ la settimana della squadra, soprattutto perché parliamo di un ragazzo di 19 anni. Non mi piace parlare così, perché è un ragazzo giovane con la testa sulle spalle. Una volta farà gol Totti, una volta Pjanic, Borini… Lamela può essere una possibilità vederlo qualche volta a centrocampo. Ma qualsiasi formazione che può entrare nella formazione titolare può avere la sua forza”.
CATANIA“Ancora non ho parlato con i giocatori, domani parleremo dell’avversario. Ho sentito che la Sicilia è calda, ma è un ottimo posto per andare con ancora più fiducia, ma tutti sappiamo che può essere uno stimolo per la squadra per andare a fare una bella partita. Il Catania sta facendo un bel campionato.Molto probabilmente il Catania si schiererà in modo simile alla Fiorentina: contro i viola c’è stata una grande differenza tra primo e secondo tempo: il pressing alto. Ho visto il Catania di Montella ed è una squadra con una qualità tecnica superiore all’aggressività di cui tutti parlano. Sarà una bella gara, hanno Lodi e Almiron…Più caldo sarà l’ambiente meglio sarà. Se sarà un Catania speculare solo ad aspettare il risultato farà una bella figura. Per me sarà un piacere vedere ogni Catania. Ho parlato con Montella nella riunione con gli arbitri. So che è una persona per bene, importantissimo alla Roma come calciatore e allenatore. Non ho problemi con lui”.
FIORENTINA“Quasi non voglio palrarne perchè se questa partita diventa uguale a quella della Fiorentina ci sono possibilità che noi… nel secondo tempo siamo stati superiori all’avversario ed è diventata una partita, se parliamo di palle gol, ne ricordo una seguente al gol e poi non ne ricordo più dell’avversario. Quando parliamo di fare la nostra proposta diventa importante saper controllare queste situazioni di gioco. Noi dovremo sempre cercare con la nostra proposta di essere più cattivi possibili. Ma vedremo se faranno lo stesso o no”.
TOTTI – “E’ cambiato il rapporto? No, perchè fisicamente Francesco è fortissimo. Parlo sempre con i giocatori che stanno giocando di più per sapere cosa sentono. Ieri ho parlato con lui e sta bene. Non è cambiato nessuna cosa: lo conoscevo da parecchio tempo. Quando un allenatore arriva in un nuovo club deve conoscere giocatori, allenatori dirigenti. Non è cambiato nulla”.
BOJAN – “Il primo tempo con la Fiorentina non ricordo una palla gol chiara, se non un suo tiro. Così va il calcio. Ora sembra che Borini abbia fatto qualcosa di incredibile, ma è quello che fa normalmente. Sono contento dell’atteggiamento di Bojan, farà sicuramente tantissimi gol come Borini e Lamela e come tutti gli attaccanti”.
BORINI – “Borini ha avuto un impatto importante sulla gara? Sì, ma lo stesso discorso vale anche per gli altri calciatori. Per me diventa indiscutibile il fatto di avere una rosa ampia che ti può condizionare ogni formazione e ti permette di andare avanti in tutte le partite”.
HEINZE – “Colpo di mercato? Quello non lo so, non vado a vedere quanto è costato, non mi preoccupano i numeri, mi interessa il rendimento. Heinze sta diventando importantissimo, non solo a livello calcistico, è un giocatore con un mentalità incredibile. Lo conoscevo dalla Spagna, sapevo cosa poteva dare”.
DE ROSSI – “Sta meglio. Ieri si è allenato normalmente e sta meglio. Oggi vedremo se potrà giocare. Il contratto può influire sulle prestazioni? Ti sembra finora abbia influito? Quando lui rinnoverà il contratto finirà questo tema e sarà una conferenza stampa noiosissima. Di che parlareremo? Non dimentichiamo che è una situazione tra società e giocatore e tutti vogliono lo stesso…anche l’allenatore. E questo finisce in un punto”.

Mercato Roma, i giallorossi sulle tracce di El Kaddouri

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Mercato Roma: il centrocampista belga del Brescia Omar El Kaddouri, classe 1990, potrebbe essere un obiettivo della società giallorossa per il prossimo mercato di giugno. Oltre i giallorossi, però, tante società italiane sembrano interessate a lui: Napoli e Juve su tutte. Secondo calciomercatoweb.it la società giallorossa sembra proprio la più decisa, anche se non c’è ancora un vero e proprio contatto tra le parti.

Thiago Motta: “Luis Enrique è intelligente e l’anno prossimo farà ancora meglio”

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Thiago Motta, centrocampista dell’Inter, in un’intervista al Corriere dello Sport, ha parlato di Roma e del progetto di Luis Enrique: “Con lui ho giocato due anni al Barcellona, è eccezionale. Come calciatore, qualitativamente parlando, non era formidabile ma ha fatto più di 100 gol con il Barça giocando anche da terzino e centrocampista. Ci è riuscito perché aveva cuore e perché era un grande uomo e un grande capitano. Anzi, il migliore che ho avuto. Quando entrava in campo dava tutto per il gruppo, un autentico uomo squadra. Per me non è una novità che stia facendo bene. Ha imparato tanto nel calcio, ha giocato con molti campioni ed è intelligente. Quest’anno farà bene e il prossimo, quando tutti saranno abituati al suo modo di lavorare, ancora meglio. La Roma come il Barcellona? Impossibile. Nessuna squadra può diventare come il Barcellona. Per giocare in quel modo devi avere i loro calciatori e… Messi“.

Mercato Roma: il Lanus ci riprova per Heinze

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Mercato Roma: continuano le voci su un possibile ritorno di Gabriel Heinze al Lanus. Il club argentino vorrebbe riportare in patria il difensore giallorosso e, dopo una prima offerta respinta dalla Roma, la società Trigoria, secondo itasportpress.it, sembra orientata ad ascoltare la nuova proposta intorno ai 2 milioni di euro.

Corriere dello Sport – Puyol: “Vamos Roma”

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Ormai si può parlare di un vero e proprio gemellaggio tra Roma e Barcellona. Dopo gli elogi a distanza a Luis Enrique da parte del Pallone d’Oro degli allenatori, Pep Guardiola, che non più di una settimana fa si era compiaciuto pubblicamente per la fase ascendente dei giallorossi, spunta un inusuale Carles Puyol nei panni del tifoso della Curva Sud. Sul suo profilo di twitter, il capitano coraggioso dei blaugrana si è concesso un appassionato “Vamos Roma!!!!”. I quattro punti esclamativi sono fedele riproduzione del grido del coriaceo difensore catalano, che ha apertamente dichiarato di seguire la sfida di Coppa Italia della Lupa. “Viendo (vedendo) Roma-Fiorentina”.

CHE ENTUSIASMO! – L’incitamento è stato riprodotto prontamente da Bojan, che nel corso della sua militanza nel Pep-team era stato preso sotto l’ala protettrice di Puyol e dell’altro senatore Xavi. Il ragazzo di Linyola ha colto al balzo l’occasione per salutare l’ex compagno e ringraziarlo per la partecipazione ai suoi destini. “Grazie Puyiii!! Come stai fuoriclasse???”. Il centravanti, un abituale dei social network, a pochi minuti dal trionfo giallorosso, ha inviato anche un messaggio trilingue – catalano, spagnolo e italiano – per celebrare la vittoria, con uno sguardo rivolto già alla prossima sfida con i ragazzi di Montella. “Grande Roma! Ai quarti di Coppa Italia! Da domani a pensare alla partita di Catania! Forza Roma!”. (…)

SOTTO OSSERVAZIONE – Resta forte il legame tra Bojan e il vecchio capitano, che in un prossimo futuro, potrebbero anche tornare a condividere lo spogliatoio, come prevede il contratto aperto sottoscritto in estate da Barça e Roma. Che l’amicizia fosse di quelle vere, era apparso chiaro in occasione della conferenza stampa d’addio, o arrivederci, tenuta presso il “Camp Nou”, in cui erano apparsi a sorpresa, tra i reporter presenti, proprio Puyol e Xavi, a dar man forte a un emozionantissimo Bojan. Una presenza, per certi versi, anche amorevolmente intimidatoria, che ha impedito al giovane di esagerare nell’esternazione dei suoi mugugni contro Guardiola, con cui i rapporti si erano parecchio raffreddati negli ultimi mesi di convivenza. (…)

Corriere dello Sport – Andrea De Pauli

Corriere dello Sport – Thiago Motta: “Luis Enrique è intelligente, non è una novità che stia facendo bene”

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Thiago Motta, centrocampista dell’Inter, si è concesso una lunga intervista al quotidiano romano, in cui ha parlato anche del progetto Roma. Ecco le sue parole:

Luis Enrique e il suo progetto le piacciono?

Con lui ho giocato due anni al Barcellona, è eccezionale. Come calciatore, qualitativamente parlando, non era formidabile ma ha fatto più di 100 gol con il Barça giocando anche da terzino e centrocampista. Ci è riuscito perché aveva cuore e perché era un grande uomo e un grande capitano. Anzi, il migliore che ho avuto. Quando entrava in campo dava tutto per il gruppo, un autentico uomo squadra”.

A Roma dopo le critiche sta conquistando tutti.

Per me non è una novità che stia facendo bene. Ha imparato tanto nel calcio, ha giocato con molti campioni ed è intelligente. Quest’anno farà bene e il prossimo, quando tutti saranno abituati al suo modo di lavorare, ancora meglio”.

A livello di gioco la Roma diventerà il Barcellona d’Italia?

Impossibile. Nessuna squadra può diventare come il Barcellona. Per giocare in quel modo devi avere i loro calciatori e… Messi”.

Corriere dello Sport – Andrea Ramazzotti

Il Tempo – Via libera di Luis Enrique: Caprari al Pescara

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Alla fine Caprari dovrebbe andare in prestito con diritto di riscatto della metà al Pescara. Il condizionale, però, è ancora obbligatorio perché la decisione arriverà dopo Catania-Roma. Luis Enrique, intanto, ha dato il suo assenso.

Pizarro, teoricamente, dovrebbe tornare tra martedì e mercoledì ma non è escluso che possa fermarsi in Cile per qualche altro giorno. In entrata, invece, i nomi sono sempre i soliti: Casemiro, Guarin (valutato 11-12 milioni) e Fernando (per giugno). Dal Brasile spunta Romulo del Vasco, seguito anche dall’Inter.

Il Tempo – Matteo De Santis

Il Romanista – Carnet, che assist dal Viminale

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Avanti tutta con la tessera del tifoso. Ma a condizione che serva veramente per il tifoso, che non sia quindi “soltanto strumento di attuazione di politiche commerciali” e aprendo alla possibilità che la tessera sia “ulteriormente implementata dai club”. L’Osservatorio sulle manifestazioni sportive cambia guida, si affida all’ex capo delle Relazioni esterne del Viminale, e poi ex capo della Stradale, Roberto Sgalla e vara la nuova linea. Tecnicamente, è a tutti gli effetti un assist alla Roma per l’ormai famosissimo carnet di biglietti. Ricordate? È quel pacchetto di gare a prezzo scontato vendibile anche ai non tesserati che a Trigoria tentano di lanciare dalla scorsa estate e che potrebbe vedere la luce in vista del girone di ritorno. Dunque, tra due settimane. “La tessera del tifoso – si legge nella nota dell’Osservatoriorimane il cardine della sicurezza nelle manifestazioni sportive” e «dovrà essere ulteriormente implementata dai club, nella direzione di un vero e proprio servizio per il tifoso e, non soltanto, come peraltro accaduto solo in pochi casi, come strumento di attuazione di politiche commerciali».

Il richiamo del Viminale è alla sentenza con cui il Consiglio di Stato ha bocciato la pratica di qualche società – tra queste non c’era la Roma – di obbligare il tifoso a sottoscrivere, assieme alla tessera del tifoso, anche un contratto con un partner bancario per il rilascio di una carta di credito prepagata. L’Osservatorio è favorevole a “un rinnovato impulso a meccanismi di facilitazione per i tifosi che possano favorire una loro maggiore presenza allo stadio”. Traduciamo dal burocratese. Il Viminale dice: anche se adesso non c’è più Maroni (che peraltro non è stato l’architetto della tessera, pure se è sempre passato questo messaggio), il progetto prosegue. Resta ambiguo il passaggio sui “meccanismi di facilitazione” che riportino la gente allo stadio. Questi meccanismi possono benissimo essere interpretati come il via libera per il carnet ideato dalla Roma ormai sei mesi fa. Perché a questo puntava l’iniziativa della nostra società: permettiamo anche ai non tesserati di comprare un pacchetto di incontri a tariffa ridotta, così evitiamo dissidi con i tesserati, evitiamo di dover distinguere tra romanisti di Serie A e romanisti di Serie B e incrementiamo l’incasso al botteghino. L’Osservatorio ha rispedito l’idea a “Big Trig“. Sia causa pressioni interne, leggi Maroni, sia esterne, leggi una parte delle società di A, che temeva un depauperamento della tessera e quindi meno affari per i loro partner bancari.

La Roma non si è arresa. Ha ripresentato il carnet ai club di A, ha ottenuto che la Lega desse il via libera all’Osservatorio e poi la promessa che entro fine gennaio sarebbe arrivato il tanto sospirato sì del Viminale. La nota di ieri dell’Osservatorio va proprio in questa direzione. Ora non resta che passare dalle parole – pardòn, dalle note – ai fatti.

Il Romanista – Daniele Galli

Corriere dello Sport – La Roma riapre per Fernando

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Il capitolo De Rossi. Con tutto ciò che ne consegue. E’ la situazione del mediano che tiene impegnati i dirigenti della Roma in questo momento. Perché i tempi sono strettissimi: tra diciotto giorni De Rossi sarà libero non solo di parlare ma anche di firmare con qualsiasi club. Anche con la Roma, ovviamente. Ma il club giallorosso, dal primo febbraio, diventerà interlocutore al pari degli altri pretendenti. (…)

MEDIANO – De Rossi a parte, la Roma è sempre a caccia di un centrocampista. Il direttore sportivo giallorosso Walter Sabatini cerca un giocatore con determinate caratteristiche: qualità e quantità, una pedina che sia in grado di garantire fisicità e facilità nell’azione di recupero del pallone, che integri cioè le caratteristiche ora presenti in organico. E che, se De Rossi dovesse lasciare Trigoria, rappresenti una pedina importante. Ecco perché, obiettivi brasiliani a parte (piacciono sempre Casemiro, Paulinho e Marquinho), il club giallorosso ha concentrato le sue attenzioni su due giocatori importanti e già pronti. Fernando, 24 anni, e Guarin, 25 anni, entrambi del Porto, sono elementi che la Roma segue da tempo.

GIOVANE – Ora però, dalle parti di Trigoria, è il momento dell’attesa. Perché oltre al capitolo De Rossi, la dirigenza della Roma pensa anche ad accontentare la richiesta di Luis Enrique: “Preferisco lavorare con un numero minore di giocatori”. Ventuno partite di campionato più la Coppa Italia (massimo altre quattro gare): l’organico giallorosso dà ampie garanzie per poter affrontare la seconda parte della stagione. Il settore dove c’è più abbondanza, in attesa proprio che si definisca la vicenda-De Rossi, è il centrocampo. Da risolvere il caso-Pizarro. Il cileno è in patria grazie a un permesso della Roma, ma non si sa con certezza quando tornerà: è atteso per la settimana prossima. Per lui potrebbe prendere corpo l’ipotesi Juventus, ma prima la Roma e il giocatore dovranno parlare. E sempre a metà campo c’è un giovane in attesa: Federico Viviani. Uno dei migliori frutti del vivaio giallorosso, 19 anni (stessa età di Lamela), aspetta di conoscere le intenzioni del club. A Viviani dispiace di essere impiegato poco, ma sa che giocare a Roma, con la maglia con cui è cresciuto, è tutta un’altra cosa. Ad agosto la Roma gli garantì che sarebbe stato impiegato con continuità, ma dopo l’Europa League e gli arrivi di Gago e Pjanic, Viviani è stato mandato ancora in Primavera. Ora è tra i grandi, ma le gerarchie lo vedono troppo distante da un posto da titolare: “La Roma e Luis Enrique – ha detto l’agente di Viviani, Giovanni Ferro, a romanews.eu – hanno fiducia in lui. Di squadre che lo vorrebbero ce ne sono, valuteremo con il club cosa fare, il mercato è lungo”. (…)

ESTERNO – Dall’Olanda si parla di un rinnovato interesse della Roma per Gregory Van der Wiel, 23 anni, esterno destro dell’Ajax. Sabatini lo tiene sott’occhio ma la Roma, prima di concentrarsi sui possibili arrivi, pensa ancora alle cessioni. Da definire quella di Okaka al Parma e quella di Caprari in prestito al Pescara (rinviata alla prossima settimana, dopo la sfida di Catania). Luis Enrique ha chiesto che Cassetti resti fino a fine stagione, quando scadrà il suo contratto. Da valutare la situazione di Cicinho che ha chiesto scusa “ai tifosi per aver detto di voler partire” e detto di “essere pronto a restare”.

Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci

Il Messaggero – Caro Daniele, se vai via sai il calore che perdi

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Caro Daniele, tu non puoi ricordarlo, noi ci siamo incontrati per un attimo quando in Campidoglio ci hanno dato un premio, a te per lo sport a me per la letteratura. In quell’occasione ci siamo stretti la mano un po’ velocemente. Oggi a Roma non si parla che del tuo contratto. Personalmente la mia stima per il tuo talento non verrà scalfita, qualsiasi scelta tu farai: sei un grande calciatore ovunque giochi. Non solo, continuerei a tifare per te anche da lontano. Tento di scriverti rimuovendo la mia passione per la squadra della Roma. Almeno ci provo.

Tu per noi tifosi sei l’erede di Totti, la stella polare che ci accompagna verso il futuro. So benissimo che sto parlando della Roma, di una società che ha vinto poco e che certo non può competere con chi oggi ti offre una vetrina ben più prestigiosa. Non solo l’Europa potrà vederti all’opera e applaudirti, ma l’intero pianeta degli appassionati di calcio. Tu in queste ore dovrai prendere una decisione molto importante, per te e per i tuoi fedeli ammiratori giallorossi. Sei nato con la maglia della Roma addosso. Devi scegliere cosa è meglio per te, ed è giusto che lo faccia in tutta libertà, senza lasciarti condizionare e ricattare dall’amore dei tuoi ammiratori, compreso il mio. Mi limito a qualche considerazione generale, tanto per farti ascoltare un’altra voce disinteressata tra le mille che oggi si rivolgono a te. Ti stai sicuramente chiedendo cosa guadagni e cosa perdi se scegli di andare a giocare all’estero. Guadagni più soldi, e questo lo sappiamo tutti. E guadagni, come ho già detto, una maggiore visibilità internazionale. Certo non è poco. Cosa perdi? Perdi senz’altro il calore di Roma, che stravede per te. E non so dirti il ruolo che gioca questo calore nell’espressione del tuo talento. Sei sicuro di giocare altrettanto bene in uno stadio non tuo, tra gente non tua?

Quanto pesa l’entusiasmo dei tifosi nel genio di un calciatore? In Inghilterra, o altrove, lontano da Roma, sarai un campione tra i campioni, protagonista dei successi come gli altri. Sai meglio di me che i palloni d’oro sono esclusivo appannaggio dei goleador. Tu i gol li fai fare agli altri. A Roma sei un mito, all’estero sarai uno straordinario giocatore che guadagna tanti soldi. Qui sei unico. E sarai il capitano della tua Roma, un giocatore destinato a fare da protagonista nella storia del calcio della capitale. Ti capirei se la società ti costringesse alla fame. Ma i soldi che ti offre non sono pochi, anzi farebbero vivere in tranquillità i tuoi discendenti almeno per alcuni secoli. Mi costringi al più bieco dei luoghi comuni: tra ricchezza e felicità c’è di mezzo l’oceano. […]

Il Messaggero – Vincenzo Cerami

Il Romanista – Lamela a forma di cuore

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Walter Sabatini ieri lo ha paragonato a Caravaggio per la precisione della linea che fa fare al pallone in occasione del secondo gol e per il modo di aprire il piede, come se fosse una matita pronta a tracciare un disegno sulla tela. Non solo: il ds, che mercoledì sera ha lasciato per ultimo lo stadio insieme a Baldini e Luis Enrique, ieri si stava rivedendo addirittura Roma-Juventus di un mese fa per ammirarne non solo la tecnica, ma anche la cattiveria agonistica e la capacità di leggere in anticipo i movimenti di compagni e avversari. Ci aveva puntato da tempo, lo aveva seguito e inseguito, Walter Sabatini, e oggi se lo coccola in ogni modo possibile. Oggi che tutta Italia scopre quello che lui sa da tempo: Erik Lamela è un giocatore di un’altra categoria. Uno di quelli che, col tempo, potrebbe diventare come Francesco Totti: infinito. Un otto rovesciato, come otto è il suo numero di maglia, come il minuto in cui ha segnato ieri decidendo – insieme allo stesso Totti e a Borini – la partita contro la Fiorentina. Un talento giovanissimo, 20 anni da compiere a marzo, che si è trasferito in Italia ad agosto accompagnato da genitori, fratelli e da una serie di manager che lo seguono passo passo perché ne hanno capito le potenzialità anche dal punto di vista pubblicitario. “Potrebbe diventare il nuovo Cristiano Ronaldo”, sussurravano quest’estate dopo aver chiuso i contratti con la Roma in una torrida sera d’estate a piazza Cavour nello studio di Walter Sabatini.

Una trattativa complessa per quello che era considerato uno dei pezzi pregiati del mercato sudamericano. Un ragazzo legatissimo ai genitori, alla nonna da poco scomparsa (per lei si è fatto un tatuaggio sul polso che mercoledì sera ha baciato dopo il primo gol) e innamorato dell’altrettanto giovane fidanzata Sofia, capelli biondi, fisico esile e una confidenza estrema con gli aerei visto che si divide tra Roma e Buenos Aires. Mercoledì sera non c’era, Lamela le ha dedicato i gol come già faceva in Argentina attraverso un cuore disegnato con le dita (modello Pato vecchie maniere, sperando che la coppia abbia miglior fortuna rispetto al brasiliano e all’ex moglie) che lei ha subito twittato in diretta dal Sudamerica. Anzi, praticamente ha passato la serata davanti al computer per cercare di vedere in diretta la partita: poco prima del fischio d’inizio ha scritto: “Sono qui per te amore mio, Forza Roma”, poi quando il canale che aveva trovato ha iniziato a trasmettere una partita di tennis ci hanno pensato alcuni amici italiani a tenerla aggiornata. E lei, a fine partita, ha postato la foto di Erik che le dedicava il cuore scrivendo: “Sono più che felice per te, ti amo”. Un amore, quello tra Erik e Sofia, sbocciato sui banchi di scuola e resistito anche ad alcuni gossip secondo i quali Lamela si sarebbe invaghito, un anno fa, di una showgirl della tv argentina. Tutto rientrato, soprattutto dopo il trasferimento in Italia del giocatore. Lamela vive a Casalpalocco, in una villa di proprietà di Francesco Totti. Con lui i genitori e i fratelli, col padre, Josè, a dirigere tutta la famiglia con particolare severità nei confronti del figlio calciatore tanto forte quanto giovane. Poche uscite serali, al massimo aperitivo e cena al ristorante, discoteche col contagocce, tatuaggi sì ma non eccessivi (ne ha quattro), serate trascorse in casa tra play station (giochi di calcio e guerra) e tv, con un occhio di riguardo per gli ex compagni del River Plate che segue di continuo e che è andato a trovare anche durante le vacanze di Natale. In Argentina, d’altronde, Lamela è seguitissimo, basti pensare che anche ieri sulle prime pagine dei quotidiani sportivi veniva raccontata “la doppietta che ha steso la squadra in cui è diventata una stella Gabriel Batistuta”.

Un idolo di Lamela, anche se non ai livelli – ovviamente – di Maradona e Messi. Il suo sogno è giocarci insieme e c’è da scommettere che, se continua così, la convocazione per la nazionale argentina non tarderà ad arrivare. Anzi, ci sarà molto presto. Per la gioia di tutta la famiglia Lamela, in particolare di papà Josè che al figlio però fa sempre pochi complimenti. Anche mercoledì sera gli ha detto bravo per i due gol ma poi è passato a correggerne i difetti. Lo stesso aveva fatto in occasione del primo gol contro il Palermo: “Devi imparare a gestire meglio gli spazi con gli altri attaccanti. Hai ancora da lavorare”. La strada però è quella giusta.

Il Romanista – Chiara Zucchelli

La Gazzetta dello Sport – Montella, in quel 7-0 al Catania c’eri pure tu

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Il primo approccio, Montella e Luis Enrique quello che siede sulla panchina che era e poteva essere ancora del napoletano l’hanno avuto all’aeroporto di Fiumicino 4 giorni addietro.

E sono stati saluti cordiali. Il resto se lo diranno domani sera quando Catania-Roma illuminerà il vecchio Cibali. Che non sia una partita “semplice”, il tecnico dei siciliani lo sa da quando Pulvirenti e Lo Monaco gli affidarono le chiavi della squadra rossazzurra. Per mille e una ragione. Montella nella Roma ha giocato 194 partite e segnato 83 gol. Ma una di quelle partite e uno di quei gol sono legati a filo doppio con la sua squadra di oggi. Anche se sono passati 5 anni e 2 mesi, a Catania non dimenticano il 19 novembre del 2006, giornata amara e unica fino ad oggi.

La squadra di Marino battuta 7-0 da quella di Spalletti. E quella giornata Montella la ricorda bene, sebbene la cominciò dalla panchina. Ma gli bastarono 39 minuti per far male: “Segnai un gol il sesto, ndr va bene, ma non ci legai nessun pensiero particolare”, come dire, facevo il calciatore, il mio mestiere erano i gol.

Batosta. Eppure nella storia del Catania quella rimane la peggiore batosta mai incassata. Inattesa per altro. La squadra etnea si presentò a quel confronto dall’alto di un quarto posto in classifica, a 7 lunghezze dalla Roma terza. E una dietro l’altra arrivarono le scoppole di Mancini, Perrotta 2 volte, Panucci, Montella e Totti.

La Gazzetta dello Sport – Francesco Caruso

 

Il Romanista – Stand-by Pizarro

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Forse qualcosa si farà, ma non adesso. Questa la sensazione in casa Roma sul fronte mercato, là dove in attesa di movimenti veri e propri si registrano le impressioni. I nomi più interessanti sono quelli che si fanno per il centrocampo – Guarin, Isla -, ma prima di prendere qualsiasi decisione, a Trigoria vogliono capire quale sarà il futuro di Pizarro. Il suo rientro dal Cile, dove è volato per motivi familiari, è previsto per la prossima settimana: quando tornerà, il centrocampista incontrerà Sabatini e la sua situazione verrà chiarita, nel frattempo il traferimento alla Juve, dato per fatto solo qualche giorno fa, è congelato.

Degli altri nomi che si fanno per il centrocampo ha parlato l’avvocato Dario Canovi: “Guarin è un centrocampista che può andare in qualsiasi squadra europea e giocare – ha detto a Radio Ies-. Non è di sicuro al livello di De Rossi, ma sicuramente è un calciatore interessante, tecnicamente è molto forte. E’ un giocatore universale, che può addirittura fare il difensore centrale. Isla? L’Udinese non si fa problemi a cedere giocatori importanti. A giugno se arrivasse un’offerta adatta dalla Roma, potrebbe muoversi. Certo, non bisogna dimenticare che è una bottega cara quella di Udine. E chi pensa di poterlo prendere vicino alla scadenza, può scordarselo: con Pozzo non giochi se non hai un contratto rinnovato”. Canovi ha parlato anche dell’ipotesi di un addio di De Rossi: “Credo che le riflessioni del giocatori ruotino intorno alla sua famiglia. L’idea di allontanarsi dalla figlia gli costa grande sacrificio. È questo ciò che più di ogni altra cosa lo tiene ancora a Roma, e che lo fa riflettere sulle allettanti offerte che gli sono arrivate, tutte molto interessanti”. In attacco tutto fermo per il passaggio al Pescara di Gianluca Caprari: l’accordo c’è ed è molto probabile che alla fine si concretizzi, ma prima della fine della prossima settimana non si dovrebbe fare niente, tanto più che il giovane attaccante è tornato anche a giocare in prima squadra. Intanto da Firenze arriva la voce che vorrebbe la Roma intenzionata a riportare a casa Alessio Cerci, in rotta con Delio Rossi .

Quanto a Cicinho la sua posizione resta in stand-by: dopo la gara con la Fiorentina ha detto di voler restare e in effetti potrebbe essere così, a meno che qualcuno che lo ha visto giocare mercoledì non si faccia avanto con un’offerta. Sempre di attaccanti ha parlato Giampiero Pocetta, agente di Amauri oltre che di Stefano Okaka: “Per quanto riguarda Amauri, si è già detto e scritto troppo – ha detto a Romagiallorossa.it -, io ed il mio assistito stiamo valutando tutte le offerte, il mercato ci indicherà la strada giusta da prendere. Per quanto riguarda Okaka, invece, al momento non ci sono grosse novità, comunque stiamo lavorando per decidere e risolvere eventuali proposte”.

Il Romanista – F.Cassini

Il Messaggero – Osvaldo: “Erik sarà ancora più forte”

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Il giorno del suo ventiseiesimo compleanno, almeno a Trigoria, lo avrebbe voluto trascorrere differentemente. Magari correndo dietro ad un pallone e pensando alla trasferta di domani a Catania. E invece a Osvaldo è toccata una lunga sessione di fisioterapia per recuperare dalla lesione di secondo grado ai muscoli del flessore. Non il massimo per un attaccante che nella prima parte della stagione ha fatto ricredere molti scettici: “Purtroppo questo infortunio mi ha fermato ma è un momento felice della mia carriera – spiega a Sky – Sto lavorando molto bene, non vedo l’ora di tornare in campo anche se non so precisamente la data del rientro. So che però ci vuole ancora molto”.

Gli viene chiesto di trovare qualche analogia fra Luis Enrique e Zeman, che lo allenò quando militava nel Lecce: “A entrambi piace giocare bene a calcio, voglio tutti e due fare la partita e vincere. Poi ognuno ha il suo modo di lavorare. Con Luis Enrique mi trovo benissimo: ho trovato un grande allenatore e una grande persona”. Inevitabile chiedergli dell’uomo del momento, Lamela, autore mercoledì in coppa Italia della sua prima doppietta con la maglia giallorossa: “Mi ha sorpreso tanto, ha qualità enormi, si vede in campo e negli allenamenti. Bisogna dargli fiducia, farlo giocare è l’unico modo per farlo crescere, può fare ancora meglio. È fortissimo”. […]

Il Messaggero – Stefano Carina

Corriere dello Sport – Roma, il nodo è De Rossi

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Quattro vittorie consecutive e la voglia di non fermarsi. Domani trasferta a Catania, la Roma si prepara facendo festa. Per la precisione negli spogliatoi, per i 26 anni che Osvaldo ha compiuto ieri. L’attaccante italoargentino ha portato pizza per tutti, mentre il papà di Totti si è presentato con la porchetta. “Ma sono ancora un bambino” ha scherzato Osvaldo sulla sua età. E così la Roma, anche grazie agli ultimi risultati, sembra essere animata da un nuovo spirito: “Cerchiamo sempre di farci trovare pronti – ha detto ancora Osvaldo ai microfoni di Sky – e di dare sempre il massimo. Il mister fa giocare tutti e quindi tutti si sentono importanti” . Osvaldo è convinto della forza della Roma: “Come livello di gioco siamo al pari delle grandi, non ci sono tante squadre che giocano come noi. Ora siamo costretti ad inseguire per via dei risultati iniziali, ma andiamo avanti di partita in partita senza pensare troppo alla classifica. Io sono felice di essere qui e sto lavorando per tornare in campo il più in fretta possibile, non vedo l’ora”. (…)

DUBBIO – Il dubbio vero per la trasferta di Catania riguarda De Rossi. Il mediano non ha superato del tutto il fastidio che gli procura l’infiammazione alla coscia, dovuta agli impegni continui. Il rischio è che il problema possa tramutarsi in guaio e sfociare nella pubalgia. Ecco perché le condizioni di De Rossi saranno valutate attentamente oggi, quando dopo l’allenamento la Roma comunicherà i convocati e poi partirà per la Sicilia. La rosa a disposizione di Luis Enrique, soprattutto a metà campo, dà buone garanzie. Se De Rossi non ce la dovesse fare al centro sarebbe confermato Gago, con ai lati Pjanic e Simplicio. Per la panchina, tra Perrotta, Greco e Viviani ci sarebbe solo l’imbarazzo della scelta. Stekelenburg, invece, che non ha preso parte alla seduta di allenamento di ieri, sarà regolarmente a disposizione. Anche Totti sarà con tutta probabilità schierato ancora nell’undici titolare. (…)

ATTACCO – Un altro dubbio riguarda l’attacco, dove Borini è tornato a disposizione. Il giovane attaccante, arrivato in prestito dal Parma, è rientrato in Coppa Italia e ha subito dimostrato, segnando, di essere in buona forma. Potrebbe essere scelto al posto di Bojan, ma è difficile immaginare che Luis Enrique possa togliere lo spagnolo, che ha bisogno di giocare per tornare a lasciare il segno e dimostrare le sue doti, finora viste solo a intermittenza.

CAMBIO – In difesa invece si rivedrà Juan. Il centrale brasiliano è stato tenuto a riposo in Coppa Italia, e quindi riprenderà il suo posto. Il suo partner, al Massimino, sarà con tutta probabilità ancora Heinze. La Roma, in quel settore, ha bisogno di un mancino che sappia giocare la palla e Heinze, da questo punto di vista, ha già dato le necessarie garanzie. Per Kjaer, rientrato con la Fiorentina dopo la lunga assenza, ci sarà spazio in panchina. (…)

Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci