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Gazzetta dello Sport – Vamos Borini “Il torero” ha stregato Luis Enrique

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L’essenza di Fabio Borini è tutta lì, nella sua esultanza. Quella mano sinistra di taglio nella bocca come a voler indicare il coltello tra i denti ed il braccio destro esteso, quasi come un torero che ha appena “matato” un toro. Fabio Borini, del resto, è proprio così, uno che non molla mai. Ed è anche (e soprattutto) per questo che piace da matti a Luis Enrique, l’allenatore giallorosso. Ed è anche per questo che stasera, a soli tre giorni dal suo rientro effettivo in squadra, finirà con il riprendersi la Roma, a discapito di un Bojan ancora una volta troppo poco convincente.

Segreto –È la mia anima che mi dà tutta quella forza lì” dice Borini, che con la Fiorentina è rientrato dopo ben due mesi e mezzo di stop. “Sinceramente, rientro migliore non potevo aspettarmelo“. L’ultima partita Fabio l’aveva giocata il 29 ottobre, Roma-Milan, quando dopo 38 minuti dovette lasciare il campo (sostituito proprio da Bojan) per una lesione di secondo grado alla coscia destra. Poi, durante il recupero, qualcosa è andato storto e una piccola ricaduta ha allungato i tempi, salutando tutti al 2012 (e pensare che per Borini è stato il primo vero infortunio della carriera…). Luis Enrique, però, adesso può finalmente tornare a contare su Fabio e mercoledì sera, contro la Fiorentina, ne ha avuto la conferma: nei trenta minuti finale (sempre al posto di Bojan) Fabio ha strappato dai piedi di Salifu il pallone che ha dato il via al 2-0 di Lamela, per poi chiudere i giochi con il 3-0 che l’ha mandato in delirio. “Io sono molto felice del rendimento di Fabio — ha detto ieri Luis Enrique — Ora sembra che abbia fatto qualcosa di incredibile, ma è quello che fa normalmente: un atteggiamento e una predisposizione ottime. Ma come sono contento di lui, lo sono anche di Bojan“. Già, ma intanto stasera il tecnico finirà con il preferire Fabio allo spagnolo e questo, comunque, qualcosa vuol dire.

Futuro – Del resto, la Roma sta già lavorando da tempo per tenersi stretto il giocatore anche in futuro, visto che è arrivato da Parma in prestito. L’accordo con gli emiliani è già fatto dalla scorsa estate (quando i giallorossi bruciarono sul fil di lana il Liverpool), con tanto di contratti già pronti. L’eventuale riscatto costerà alla Roma 7 milioni di euro, ma i giallorossi potrebbero anche mettersi d’accordo con gli emiliani per una comproprietà (a 3,5 milioni di euro). Una cosa, comunque, è certa, Fabio vuole restare in giallorosso. “Io sto lavorando duro per convincere la società a riscattarmi“, ha detto il giocatore, che dalla sua ha proprio l’alto gradimento di Luis Enrique. Per la sua qualità, la sua velocità e la sua grande dedizione al sacrificio. Fabio, infatti, è un attaccante atipico, di quelli che si gli chiedi di aiutare la squadra e difendere non storce mai la bocca. Anzi, forse anche per quella sua struttura fisica particolarissima, con le fibre muscolari da scattista ed il cuore da maratoneta.

Stasera – “Fabio è innamorato del progetto Roma e più va avanti, più si sente importante“, dice Marco De Marchi, il suo agente. Stasera sarà proprio lui ad essere davvero importante, con il compito di dare equilibrio alla squadra nella fase iniziale di non possesso. Luis Enrique gli chiederà di fare l’elastico e di pressare i portatori di palla avversari già dal fondo, per andare a caccia del pallone nella metà campo avversaria. Questo Fabio lo sa fare e in una partita esterna e complicata come quella di Catania, le sue qualità saranno preziosissime. Poi, per il resto, uno della sua qualità si integra perfettamente sia con Totti, sia con Lamela. Un tridente ben assortito, per andare a caccia della quinta vittoria consecutiva. Non poco…
Gazzetta dello Sport – Andrea Pugliese

Il Messaggero – Luis lancia la Roma: “Ti voglio cattiva”

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Se l’ambiente sarà caldo, tanto meglio. È ancora più bello giocare“.

Luis Enrique sa che cosa attende stasera la Roma al Massimino. Ma la sua frase non va letta come provocazione, considerata la scia di veleni che si porta dietro la sfida contro il Catania. L’asturiano guarda al calcio solo come spettacolo e divertimento: il calore è solo quello per lui. Del pubblico, del gioco e, naturalmente, dell’agonismo in campo. Il resto non gli appartiene. Il passato che, anche qui, non si dimentica. Il 7 a 0 all’Olimpico, con Luciano Spalletti in panchina, del 19 novembre del 2006 è lontanissimo ma nessuno da queste parti riesce proprio a cancellarlo. Come il 18 maggio del 2008, ultima di campionato, con i giallorossi che si arresero al fotofinish nella corsa scudetto e con lo speaker dello stadio che annunciava le due reti di Ibrahimovic a Parma, decisive per il titolo dell’Inter. In più c’è Vincenzo Montella, attaccante dell’ultimo scudetto e ultimo tecnico prima dell’avvento di Lucho. Scartato a fine maggio, è normale che voglia prendersi la sua rivincita nel duello tra i più giovani allenatori della serie A (lui 37 anni e lo spagnolo 41).
Ho parlato con Montella nella riunione con gli arbitri. So che è una persona per bene. Che è stato importantissimo alla Roma come allenatore e anche come calciatore. Rapporto normale e nessun problema con lui“. Luis Enrique evita, insomma, di voltarsi indietro. Anche perché la sua Roma guarda avanti. E in alto. Quattro successi di fila, compreso quello negli ottavi di Coppa Italia contro la Fiorentina che è diventato il quinto risultato utile. Si limita, quindi, a dare un senso all’attesa senza però mai alzare i toni: “Ho sentito che la Sicilia è calda e c’è una bellissima atmosfera per giocare. È passione. Ottimo posto per andare con maggiore fiducia: mai è facile in trasferta e a Catania lo sarà ancora di meno. Le difficoltà sono stimolanti per fare una grande gara. Non prevedo una partita aggressiva: il Catania ha qualità, da Almiron a Lodi. Nemmeno noi siamo aggressivi“. Chiaramente voleva dire scorretti. Montella si potrebbe ispirare a Delio Rossi che, nel primo tempo della gara di mercoledì sera, è riuscito a complicare inizialmente la serata alla Roma. Luis Enrique non sottolinea gli errori del suo gruppo in quella fase della partita: “Non li dico, perché la cosa si può ripetere. Così darei la possibilità a chi ci affronta di sistemarsi in quel modo, prendendo quella gara da riferimento. (…)”.
Il Catania sta facendo un ottimo campionato, di grande livello. Mi fa piacere sfidarlo, senza stare a pensare a quale sarà il suo atteggiamento: se vuole fare gioco, vediamo chi proporrà in più; se, invece, specula allora sta a noi essere capaci di fargli male“. Quando si chiamano in ballo i suoi interpreti più giovani si irrigidisce. Su Lamela, per esempio, quasi svicola: “Non è la sua settimana, ma quella della squadra. È un ragazzo di diciannove anni, non mi piace individualizzare troppo. Non è buono per lui. Che ha, però, la testa sulle spalle, e che può essere un’opzione per il centrocampo“. Protegge anche Bojan: “Non l’ho visto spento, ma bene“. (…)
Il Messaggero – Ugo Trani

Gazzetta dello Sport – Montella avvisa: “Senza rancori, ma vi conosco”

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L’emozione viaggia di notte. Non è ancora andata a far visita a Montella. Il quale però sa bene che quella contro la Roma non può essere una gara normale: “Chissà, forse l’avrei sentita di più se avessimo giocato all’Olimpico che è stata casa mia, magari il pathos arriverà all’improvviso, per ora sono tranquillo“. Sulla panchina di Luis Enrique oggi poteva sedere il tecnico napoletano ma non per questo una vittoria stasera gli consentirebbe di cavar via qualche sassolino dalla scarpa: “Non serbo rancori, anzi. Se mi avessero riconfermato alla guida della Roma sarebbe stato difficile per me dire di no, ma sono certo che sarebbe stata una scelta sbagliata. Quelle poche partite dello scorso campionato mi hanno dato l’opportunità di mettermi in luce e così è arrivata la chiamata del Catania. E come ho ripetuto spesso, non poteva capitarmi di meglio“.

Testa e gambe – Non sarà la partita delle rivincite ma neppure una serata fra vecchi amici: “Sarà una gara importante come le altre, con un piccolo vantaggio per me che è quello di conoscere tanti giocatori della Roma, non solo tecnicamente ma anche psicologicamente. Cercheremo di sfruttare al meglio questa conoscenza. Più in generale, dobbiamo ripartire velocemente e sfruttare gli spazi perché la Roma per sua caratteristica attacca con 8 undicesimi e dovremo essere bravi a sfruttare gli spazi“. Catania-Roma dal ritorno dei siciliani in A non è mai stata una gara qualunque, ma sempre molto sentita, quasi come un derby: “E io mi auguro che l’atmosfera che respireremo anche in campo carichi a dovere me e tutta la squadra. Il Catania ha da farsi perdonare la brutta partita di domenica a Bologna dove abbiamo mancato l’approccio e posso garantire che non sbagliamo mai 2 gare di fila“.
Gazzetta dello Sport – Francesco Caruso

Gazzetta dello Sport – La Roma sfida i tabù e il passato

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Il passato non si dimentica. Quello remoto, ormai: 18 maggio 2008, Catania-Roma 1-1, giallorossi in vantaggio con Vucinic e per mezz’ora campioni d’Italia, prima che il ciclone Ibrahimovic a Parma e le pressioni ambientali al Massimino spingessero la squadra di Spalletti a più miti consigli. Il Catania pareggiò e rimase in A, la Roma tornò a casa ammaccata il pullman della squadra assaltato ma salva. Poi, c’è il passato recente: 20 giugno 2011, Luis Enrique nuovo allenatore della Roma, succede a Vincenzo Montella, che intanto si è consolato con la panchina del Catania. Eppure, l’Aeroplanino aveva sfiorato la Champions League. Il senso di quella scelta non fu tattico, ma ideologico. “Volevamo dare un segnale di discontinuità e Montella era legato alla vecchia Roma“, fu la spiegazione della nuova dirigenza. Tradotto: troppo amico dei big della squadra.
Ieri e oggi Col passato remoto, Luis Enrique ha poco a che fare. Nel 2008 doveva ancora sedersi sulla panchina del Barcellona B. Ma l’eco di quella giornata di passione basta a fargli dire: «Troveremo un ambiente caldo, ai ragazzi chiederò di essere il più cattivi possibile. Più caldo sarà lo stadio, meglio sarà per noi». Sul confronto con Montella, invece, se la cava così: “L’ho incontrato e ci ho parlato: alla Roma ha fatto molto bene e il suo Catania è una squadra con una qualità tecnica superiore all’aggressività di cui tutti parlano“.

Stanno tutti bene Già. Ci sarà un motivo se la Roma non vince a Catania dal 1970 il successo del 2007 arrivò sul neutro di Lecce. Curiosamente, segnò una doppietta Del Sol, spagnolo come Luis Enrique, che stasera insegue il quarto successo consecutivo la Roma non ci riesce da due anni. A chi affidarsi? Non solo a Lamela, l’uomo del giorno. “È stata la settimana di tutta la Roma: Erik ha 19 anni e la testa sulle spalle — avverte l’allenatore —, ma non focalizziamoci su di lui, non gli faremmo del bene“. Non si sta facendo un gran favore nemmeno a Bojan, ma in effetti è l’unico talento ancora inespresso. “Non è vero — ribatte Luis Enrique —, farà tantissimi gol“. Totti ha le spalle più larghe e nemmeno un filo di stanchezza, nonostante il terzo impegno in pochi giorni. “Francesco fisicamente è un giocatore fortissimo — giura il tecnico —: ho parlato con lui, sta bene, non sarà un problema farlo giocare“. Totti stesso, interpellato sulle sue condizioni, assicura: “Sto bene, ho lasciato l’allenamento anzitempo solo per precauzione“. 209 gol in Serie A, ma nessuno a Catania, uno dei tre campi gli altri sono Cesena e Novara ancora inviolati dal capitano. È guarito pure Daniele De Rossi, ma il cuore è sempre in panne. Resta o no? Su twitter tifosi e amici degli amici sono sicuri “Ha firmato tre giorni fa!“, e pure Luis Enrique ostenta tranquillità. “Lui e la società vogliono la stessa cosa, e anche l’allenatore… La questione contrattuale non lo condiziona“.
Marquinho in arrivo Sarà. Intanto, però, Sabatini continua a cercare centrocampisti. Ieri, dal Brasile davano per fatto l’ingaggio in prestito di Marquinho, 25enne centrocampista offensivo della Fluminense. La Roma non conferma né smentisce. “È uno dei tanti che seguiamo“. Appunto.
Gazzetta dello Sport – Alessandro Catapano

Il Messaggero – Totti promette: “Segnerò il primo gol al Massimino”

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Ho finito prima l’allenamento perché avevo freddo. Ma sto benissimo“. Francesco Totti non vuole mancare al Massimino, uno dei pochissimi stadi d’Italia dove non ha mai segnato. “Ma ho giocato qui solo poche volte. Vediamo se ci riesco. Ora sto anche concludendo di più, avete visto?“. Dopo la doppietta al Chievo che ha interrotto il suo lungo digiuno, adesso cerca il gol su azione. Per Luis Enrique può tranquillamente giocare la terza gara in 6 giorni: “Fisicamente Francesco è fortissimo. Parlo sempre con chi gioca di più per sapere come si sente: lui mi ha detto che sta bene“. De Rossi è a disposizione. E il rinnovo in bilico, a sentire l’asturiano, non incide sul suo rendimento: “Uno del suo livello è abituato“. Lucho resta ottimista: “Perché lui e la società vogliono la stessa cosa. E anche l’allenatore“.

 Da lunedì ogni giorno è buono per sapere come andrà a finire. Dal Brasile: il centrocampista Marquinho, 25 anni, è della Roma, con il Fluminense che lo cede in prestito per 6 mesi. Il club giallorosso smentisce la chiusura dell’operazione, non l’interesse per l’esterno mancino. (…)
Il Messaggero – Ugo Trani

Marquinho: l’ultimo obiettivo della Roma

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Si chiama Marco Antonio de Mattos Filho, meglio noto come Marquinho, l’ultimo obiettivo del d.s. giallorosso Walter Sabatini. Nato il 3 luglio 1986 a Passo Fundo, nello stato del Rio Grande do Sul, Marquinho è un centrocampista avanzato, alto 1.82, in grado di ricoprire tutta la catena di sinistra. Ha giocato nelle giovanili di Juventude, Internacional, Gremio Vasco da Gama e, dal 2001 al 2006, nel Palmeiras, club che lo ha lanciato nel calcio professionistico. Con i verdi di San Paolo ha messo insieme 12 presenze, impreziosite da una rete, prima di accettare il trasferimento al Botafogo nel 2007. Un’esperienza che si è  tuttavia rivelata fallimentare: in 12 mesi, Marquinho è sceso in campo appena 5 volte, con un gol all’attivo. Il 2008 è stato l’anno della rinascita: passato alla Figueirense, il centrocampista verdeoro ha totalizzato 5 gol e 11 assist in 25 gettoni di gara. La definitiva consacrazione in patria arriva nel 2009 quando la Fluminense, storico club di Rio de Janeiro, lo aggrega in prima squadra. Con i “Tricolor” Marquinho matura le prime esperienze nei tornei internazionali: partecipa alla Copa Libertadores (5 partite, 1 gol) e alla Copa Sudamericana (9 presenze, una rete). Il primo trionfo da annoverare nel palmares arriva nel 2010, con la conquista del Brasilerao Série A, con un contributo personale di 4 gol e 3 assisit in 30 presenze. In totale, con la maglia della Fluminense, Marquinho ha giocato 108 partite e realizzato 11 gol.
M.C.

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Marquinho alla Roma, la Fluminense accetta il prestito con diritto di riscatto 

Catania-Roma, i convocati di Luis Enrique. Non c’è Cicinho, tornano De Rossi e Rosi

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Ecco la lista dei convocati della Roma per la partita contro il Catania, diramata dal mister Luis Enrique e comunicata dal sito ufficiale della società, asroma.it:

1 LOBONT Bogdan
3 VALDES Josè Angel
4 JUAN
5 HEINZE GaBRIEL
8 LAMELA Erik
10 TOTTI Francesco
11 TADDEI Rodrigo
14 KRKIC Bojan
15 PJANIC Miralem
16 DE ROSSI Daniele
18 CURCI Gianluca
19 GAGO Fernando
20 PERROTTA Simone
23 GRECO Leandro
24 STEKELENBURG Maarten
30 SIMPLICIO Fabio
31 BORINI Fabio
44 KJAER Simon
47 CAPRARI Gianluca
87 ROSI Aleandro

Repubblica.it – Luis Enrique, nessuna tensione: “Tifo caldo? Perfetto per giocare”

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Catania-Roma, negli ultimi anni, ha smesso i panni della partita per diventare, troppo spesso, scontro. Ma non ditelo a Luis Enrique. Così, se alcune radio e tifosi raccontano su internet le recenti trasferte in Sicilia con video “denunce” di situazioni al limite dell’aggressione (particolarmente evocativo quello realizzato dell’ex romanista Tonetto prima della sfida scudetto del 2008 dall’interno del pullman giallorosso) il tecnico getta acqua sul fuoco. “Si ho sentito che la Sicilia è calda e c’è una bellissima atmosfera per giocare a calcio, con passione. Credo sia un ottimo posto in cui andare con ancora più fiducia, sapendo che se non è mai facile, lì lo sarà ancora di meno“. Tra i pensieri del campo resta viva anche la preoccupazione per il rinnovo di De Rossi. Non per Luis, però: “E’ una situazione tra società e giocatore e tutti e due vogliono lo stesso. E anche l’allenatore“.

Non il clima ideale quello di Catania, forse, per una partita chiave nella stagione della Roma, dopo 3 successi in fila in campionato e uno in coppa Italia. “Ci saranno più difficoltà – ammette Luisma tutti sappiamo che questo può essere uno stimolo per la squadra e per fare una bella partita“. Ciò nonostante, l’allenatore asturiano si aspetta una gara diversa dalle ultime tra le due squadre: “Non credo sarà una partita aggressiva – assicura – per la qualità che ho visto nella squadra del Catania e perché neanche noi siamo una squadra aggressiva. Se il tifo è più caldo, credo sia il contesto ottimale per una partita“. Nessun alibi ambientale alla squadra, da parte di Luis. Che ritrova De Rossi dopo il forfait in coppa Italia. “Sta meglio“, la garanzia del tecnico. Più delle sue condizioni fisiche a impensierire è il suo futuro. La Roma aspetta che sia il giocatore a fare conoscere la propria volontà, dopo la proposta da 5 milioni netti più bonus agevolmente raggiungibili che portano la cifra ai 6 richiesti dal giocatore. L’intesa, però, manca ancora. Non però a causa dei dubbi del giocatore, almeno ad ascoltare l’allenatore: “Società e giocatore vogliono la stessa cosa…“. Parole che, come quelle di Pallotta qualche giorno fa, sembrano sottintendere a un rinnovo. Eppure notizie in questo senso latitano.

Chissà cosa ne penserà Montella, che con De Rossi ha giocato, prima di allenarlo. E che domani ritroverà la sua Roma da avversario dopo la polemica autunnale (“io sarei già stato mandato a fare il commentatore tv“, disse quando la Roma stentava) con Luis. Che ha dimenticato ogni discussione: “Ho parlato con Montella durante la riunione tra allenatori e arbitri, so che qui è stato importantissimo come allenatore e giocatore, non ho problemi con lui“. Alla Roma pensa invece lo stesso Montella che per un pomeriggio “cancella” il passato (“Rimanere alla Roma sarebbe stata la scelta peggiore per me. Andare via è stato un bene“), senza dimenticare i rischi del confronto con l’amico Francesco Totti: “E’ in gran forma, gli dirò di riposarsi un po’…“. Proprio a Totti si affida Luis Enrique. “Fisicamente è fortissimo, ha un livello fisico alto. Non accuserà la stanchezza, ci ho parlato e sta bene“.

Totti al centro della Roma, allora. Almeno quanto Lamela, la stella del momento in casa Roma, dopo la doppietta alla Fiorentina. Luis prova a non caricare sui suoi 19 anni eccessive responsabilità: “Non credo sia la settimana di Lamela, è la settimana della squadra. Lui ha 19 anni, individualizzare non è buoni per lui. E quando la squadra goca unita segnano tutti, una volta Erik, una Francesco, una Borini, una Bojan“. Per la verità, se il giovane talento italiano arrivato dal Parma ha impressionato (“è stato importante”), qualche dubbio in più lo ha sollevato il rendimento dell’attaccante spagnolo. Non per il tecnico, però: “Sono contento dell’atteggiamento di Bojan, del suo comportamento, della sua qualità, farà sicuramente tantissimi gol“. Intanto, però, nella rifinitura di Trigoria prima della partenza per Catania, Luis Enrique ha sperimentato una Roma con Pjanic sulla trequarti dietro alla coppia Totti-Lamela. Difficile, anche se un inizio in panchina per l’ex Barcellona sembra inevitabile o quasi. Dalla prossima settimana, intanto, il club inizierà a muoversi concretamente per dare al tecnico almeno un nuovo elemento. Il brasiliano Marquinho resta un osservato speciale. Per giugno, invece, prenotato El Kaddouri dal Brescia, che dovrebbe costare 5 milioni. Qualcosa in più quello che la società spenderà per riscattare Borini e Gago. Sempre che l’Atletico Madrid non metta sul piatto una cifra tale che convinca i cugini del Real a infrangere la promessa (scritta) di un riscatto romanista a 6 milioni.

Repubblica.it – Matteo Pinci

Marquinho alla Roma, la Fluminense accetta il prestito con diritto di riscatto

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La Roma è vicinissima a piazzare un colpo di mercato: secondo quanto riportato dall’edizione online dell’autorevole quotidiano brasiliano Folha, la Fluminense ha deciso di cedere in prestito al club giallorosso il centrocampista esterno Marquinho. L’operazione, di cui non sono stati resi noti i risvolti economici, prevede il prestito per i prossimi 6 mesi, al termine dei quali la Roma potrà esercitare l’opzione sul riscatto. Marquinho, arrivato nella storica società di Rio de Janeiro nel 2009, ha giocato con la “tricolor” 155 partite e può vantare un bottino di 17 reti all’attivo.

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Delli Carri (ds Pescara): “Per Caprari siamo in stand-by, ma Luis Enrique ha detto sì”

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Mancano pochi giorni alla formalizzazione dell’accordo tra la Roma e il Pescara per il prestito di Caprari. E’ ciò che ha lasciato intuire il d.s. degli abruzzesi Delli Carri, vicinissimo a portare il giovane attaccante giallorosso alla corte di Zeman. Ecco le dichiarazioni del dirigente biancoazzurro: “La trattativa è in stand-by. Aspettiamo un segnale dalla Roma per incontrarci di nuovo la prossima settimana. Oggi Luis Enrique ha detto sì – puntualizza Delli Carri a seriebnews.com – quindi, se vengono rispettate le parole date, l’affare si fa”.

Llorente: “Partiamo alla volta della Sicilia”

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Antonio Llorente, il mental coach della squadra allenata da Luis Enrique, tramite il suo profilo Twitter, posta una foto di Erik Lamela all’aereoporto di Fiumicino, commentando l’imminente partenza dei giallorossi verso la Sicilia, che domani sera affronteranno il Catania dell’ex Vincenzo Montella. Questo le sue parole postate sul social network: “Partiamo alla volta della Sicilia“.

Montali: “Mi manca la Roma. Con Daniele avevamo parlato di rinnovo”

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Gian Paolo Montali dirigente della Roma dal 2009 al 2011, parla a proposito del momento che sta attraversando la squadra di Luis Enrique, ricordando la sua esperienza nella Capitale, e commentando anche la vicenda che riguarda il rinnovo di De Rossi. Queste le parole dell’ex diregente giallorosso ai microfoni di Sky Sport: “A Roma mi sono trovato molto bene, due anni difficili. Il primo è stato fantastico siamo andati vicinissimi allo scudetto, il secondo caratterizzato da un cambio di società non semplice da realizzare. Sono sincero mi manca tanto Roma, il cuore della città che poi è la Roma“.

Alla domanda se nellla scelta di Montella come allenatore, ha pesato molto la sua volonta Montali risponde così: ” In realtà è stata una scelta che ha trovato tutti d’accordo, ci ha visto tutti unanimi. Mi rivedevo in Vincenzo, a 26 allenavo in Serie A e a 29 avevo fatot il Grande Slam. Avevamo tutti stima in Montella e gli è stata data questa possibilità“.

Poi le strade di Montella e della Roma si sono separate, la società ha puntato su Luis Enrique, si parlava di qualche piccolo probelma tra i senatori e il tecnico napoletano, ma Montali smentisce categoricamente queste voci: “Non è assolutamente vero. Montella è un allenatore innovativo, cambia i moduli di gioco sa adattarsi hai giocatori che ha disposizione e ha un carattere molto forte. Non ha mai avuto il timore di confrontarsi con i giocatori. Vincenzo secondo me avrebbe potuto far bene ma si è deciso di puntare su Luis Enrique, ogni società ha il diritto di scegliere i proprio uomini, ho rispetto per il tecnico e per la nuova proprietà“.

Alla fine dell’intervista, l’ex dirigente parla della difficile situazione che riguarda il rinnovo di De Rossi. Il giocatore e la società sono in trattativa ma la luce alla fine del tunnel sembra ancora lontana: “Ai tempi della mia esperienza a Roma, avevamo avuto qualche contatto per il rinnovo del contratto, il giocatore aveva dato la sua disponibilità e noi l’abbiamo fatto presente alla nuova società. Il periodo in cui è stato impegnato Daniele in questo cambio di proprietà è stato lungo, non è stato semplice, ma credo che il giocatore è molto legato alla società e non sarà una scelta facile per lui“.

 

 

Quarti di Finale di Coppa Italia: Juventus-Roma si giocherà martedì 24 gennaio

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Quarti di Finale di Coppa Italia: Juventus-Roma si giocherà martedì 24 gennaio, ore 20.45. La Lega Serie A, attraverso il proprio sito ufficiale, ha diramato le date e gli orari dei quarti di finale di Coppa Italia. Questo il programma in attesa che vengano definiti gli ultimi due accoppiamenti:

Juventus-Roma (martedì 24 gennaio, ore 20.45)
Chievo-Siena (mercoledì 25 gennaio, ore 17.30)
Napoli-Inter/Genoa (mercoledì 25 gennaio, ore 20.45)
Lazio-Milan/Novara (giovedì 26 gennaio, ore 20.45)

Giammarioli (ds Gubbio): “Nessuna trattativa con la Roma per Nego”

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Loic Nego, arrivato in estate alla Roma, è nella lista dei partenti per il calciomercato di gennaio. Il giovane calciatore francese, relegato alla Primavera di Alberto De Rossi, è stato accostato al Gubbio. A tal proposito ha parlato il d.s. della squadra umbra Stefano Giammarioli, che ha smentito le voci di un affare tra Roma e Gubbio per il terzino giallorosso: “Non c’è nulla con Nego. Ce l’ha proposto il suo procuratore – spiega il dirigente a seriebnews.com – ma al momento non facciamo operazioni in entrata”.

La Roma parte da Fiumicino per Catania. Totti: “Sono uscito prima per il freddo”

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Dall’inviato Marco Calò

La Roma sta lasciando la Capitale per dirigersi a Catania dove domani sera incontrerà gli etnei di Vincenzo Montella.

Leggera preoccupazione per le condizioni di Francesco Totti, che questo pomeriggio aveva lasciato anzitempo il campo di allenamento di Trigoria, ma a tranquillizzare tutti ci pensa lo stesso Capitano che dichiara:
Sto bene, sono uscito alivello precauzionale solo per il freddo“.
Poi scherza con Heinze dicendo al difensore argentino:
E’ stata colpa colpa tua dovevi uscire con me“.

Blind ds Ajax: “Nessun interesse della Roma per El Hamdaoui e Van der Wiel”

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Danny Blind, ex calciatore dell’ Ajax ed oggi direttore sportivo della società olandese, parla a proposito delle voci di mercato, che riguardano i due giocatori di maggior spessore della squadra di Amsterdam, Mounir El Hamdaoui e Gregory Van der Wiel. L’attaccanta marocchino, è in rotta di collisione con la società, disposta a farlo partire per una cifra pari a 2-3 milioni di euro.

Queste le parole del ds rilasciate a calciomercato.it: “Della Roma non sappiamo nulla, probabilmente sono solo voci, rumors. L’unica società italiana che ci ha contattati è stata la Fiorentina, che ha effettivamente manifestato l’interesse per il giocatore“.

Per quanto riguarda Van der Wiel, Blind è convinto che il terzino destro sia in procinto di trasferirsi al Valencia, nonostante le voci di mercato che vorrebbero la Roma interessata al giocatore: “Stiamo trattando con gli spagnoli, vedremo come evolverà questa trattativa“.

Allenamenti Roma – Inizia la seduta, Luis Enrique prova il tridente Pjanic-Lamela-Totti

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Da Trigoria – Marco Calò

La Roma scende in campo sul terreno del Fulvio Bernardini di Trigoria nel primo pomeriggio per l’ultimo allenamento in vista della delicata trasferta di Catania di domani sera ore 20.45. Luis Enrique dovrà fare ancora a meno degli infortunati N. Burdisso e Osvaldo.

14.05 – La squadra scende in campo sul terreno B. Assenti Pizarro, Burdisso, Osvaldo e Cassetti. Inizia il riscaldamento atletico con corsa e scatti. Stekelenburg regolarmente in gruppo. Anche Lobont, assente con la Fiorentina per un attacco influenzale, si allena con gli altri portieri.

14.25 – Il riscaldamento prosegue con un torello a cui partecipa tutto il gruppo.

14.40 – Luis Enrique sta provando la formazione nel lavoro sulle esercitazioni tattiche e costruzione dell’azione:
Primo gruppo: Rosi, Juan, Heinze, Taddei, Gago, De Rossi, Simplicio, Pjanic, Lamela e Totti.
Secondo gruppo: Cicinho, Kjaer, Heinze, J.Angel, Greco, De Rossi, Viviani, Perrotta, Caprari, Bojan.

14.50 – L’allenamento volge al termine, i giocatori provano i cross da entrambe le fasce.

15.00 – Totti e Taddei hanno ultimato la seduta in anticipo, senza accusare problemi fisico.

15.05 – Fine dell’allenamento. I calciatori rimasti in campo si esercitano sulle conclusioni in porta.

FINE

Serie A: Catania-Roma (sabato 14 gennaio, ore 20.45, Stadio Massimino)
Indisponibili: Cassetti, N. Burdisso, Pizarro e Osvaldo.
Squalificati: /
Diffidati: Cassetti, De Rossi e Totti.
In dubbio: Rosi.
Probabile formazione (4-3-3): Stekelenburg; Taddei, Juan, Heinze, Josè Angel Valdes; De Rossi, Gago, Pjanic; Bojan Krkic, Lamela, Totti

Catania-Roma: i convocati di Montella

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Catania-Roma: i convocati di Montella per la sfida di domani sera contro i giallorossi. Questi gli atleti a disposizione:

Portieri – 30 Campagnolo, 1 Kosicky, 29 Terracciano.
Difensori – 22 Alvarez, 14 Bellusci, 6 Legrottaglie, 2 Potenza, 3 Spolli.
Centrocampisti – 4 Almiron, 28 Barrientos, 24 Delvecchio, 13 Izco, 16 Llama, 10 Lodi, 5 Paglialunga, 19 Ricchiuti.
Attaccanti – 18 Bergessio, 32 Catellani, 17 Gomez, 11 Maxi Lopez.

Juventus-Roma: info biglietti per la gara di Coppa Italia

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Juventus-Roma: info biglietti. La società giallorossa, tramite il proprio sito ufficiale ha diramato le modalità di vendita dei tagliandi del settore ospiti per i propri tifosi in vista della gara di Coppa Italia (martedì 24 gennaio, ore 20.45, Juventus Stadium).

PREZZO: 15 € (Intero). Donne, under 18, studenti, over 65 (ridotto, 10 €)

PREVENDITA BIGLIETTI
Da martedì 17 gennaio, fino alle ore 19.00 del giorno antecedente la gara.

PUNTI VENDITA
Ricevitorie della rete di vendita LIS LOTTOMATICA –“biglietteria calcio ospiti”- abilitate sul territorio nazionale e consultabili sul sito www.listicket.it.

MODALITA’ E LIMITAZIONI
La vendita dei biglietti per i posti destinati ai sostenitori della squadra ospite (“settore ospiti” e/o altre zone dello stadio) è vietata ai residenti nella Regione Lazio. Da tale prescrizione sono esenti i possessori della “Tessera del Tifoso”. I biglietti saranno pertanto acquistabili solamente dai possessori di tessera del tifoso “AS ROMA CLUB PRIVILEGE”, esibendo all’operatore la tessera stessa.

I tagliandi per i tifosi fidelizzati, non ancora materialmente in possesso della “tessera del tifoso”, potranno essere rilasciati anche previa esibizione della ricevuta di richiesta della tessera, sempre che risultino esenti da motivi ostativi per l’acquisto del titolo, accompagnata dal documento di riconoscimento.