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Il Messaggero – Quelle vigilie alla camomilla

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Dall’acqua santa alla birretta, dalla camomilla alla barretta di cioccolato al latte. C’è chi si tappa dentro casa per una settimana, chi si fa un doppio segno della croce, chi entra in campo sempre con il piede destro, chi con il piede sinistro, chi bacia Gesù, la Madonna o qualsiasi santo.

Da Liedholm a Capello, da Di Bartolomei a Totti, ognuno ha il suo rito: chiamiamole scaramanzie. È quel “non è vero ma ci credo” che fa parte di ognuno di noi. Difficile pensare che gente come José Angel, Bojan e Lamela facciano gesti scaramantici prima di un derby. Difficile, anche perché non sanno a fondo cosa significhi giocare una partita come questa. Tutti però, per non sbagliarsi, prima della partita si mettono in cerchio abbracciati. Fa strano pensare come il posato Di Bartolomei, chiuso in una stanza con il suo silenzio, amava mangiarsi una barretta di cioccolato al latte prima di ogni partita, derby compreso. Portava bene, diceva. Ma era anche buona, vagli a dare torto.

E Giannini? Lui era talmente teso che aveva bisogno di una camomilla la sera prima del derby: il bisogno diventa abitudine, l’abitudine diventa rito scaramantico. Guai se il papà di tutti, Giorgio Rossi, non gliela portava: una volta gli ha dato il tè. Apriti cielo. S’è innervosito prima di berlo. E Totti? Francesco in questa settiman a ha scelto di non parlare: all’andata lo ha fatto e ha portato male. Poi, nei giorni che precedono la sfida con la Lazio, il capitano non esce di casa. È teso, non gli va di parlare, vuole solo rilassarsi in famiglia. E l’altro capitano, De Rossi? Lui entra in campo e si fa due segni della croce. Sempre. Velocissimi. Un bacio verso il cielo e via. Montella era molto tranquillo, ma da buon napoletano, era avvezzo a qualche scaramanzia-religiosa: gli bastava baciare l’immagine sacra della sua catenina. Il re delle scaramanzie, Liedholm. Bagnava con l’acqua santa, che gli mandava la mamma di Perinetti, le maglie prima di ogni partita. Ecco un derby, la bottiglia si rompe nello spogliatoio.

Al festino si aggregava Rizzitelli, un altro che i derby li sentiva un bel po’. Bere per dimenticare, il motto. La Roma di Zeman attuava una scaramazia di gruppo: faceva sempre il riscaldamento sotto la Sud (ha cominciato dopo i quattro derby di fila persi ovviamente…). E la Roma di Capello? Il tecnico di Pieris faceva finta di niente, diceva di non essere scaramantico ma lo era a livelli estremi, quasi come Liedholm.
Il Messaggero – Alessandro Angeloni

Gazzetta dello Sport – Totti a caccia del nuovo gol. E di Delvecchio

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Alla fine, viene da pensare per fortuna che c’è lui. Anche perché i numeri sono impietosi e dicono che senza Francesco Totti la Roma quest’anno ha perso 6 volte su 8. Così, se i laziali si augurano che sia un bel settebello, i romanisti sperano di festeggiare con un suo gol. “Vincerà la Roma 1-0 con un gol del capitano”, è la previsione di Vincent Candela, uno rimasto nei cuori giallorossi. Del resto, sarebbe un bel modo per festeggiare il suo 34° derby (30° in campionato).

NEL MIRINO – Nel derby d’andata Francesco non c’era, complice il problema muscolare al flessore della coscia che l’ha tenuto fuori per un bel po’. Ecco perché oggi ci tiene da matti, anche per rimettere le cose a posto e pareggiare la sfida con Klose (che decise quella gara sul filo della sirena). E poi per spostare la bilancia dalla sua parte, visto che il bilancio nei derby è di perfetta parità: dieci vittorie e dieci sconfitte in campionato, che diventa 12-12 considerando anche la Coppa Italia. Considerando come era iniziata (nei primi dieci Francesco ne perse ben 7, pareggiando gli altri tre), va bene anche così. E se dovesse arrivare un gol, per Francesco ci sarebbe da festeggiare anche l’ennesimo record della sua carriera, visto che diventerebbe il giallorosso più prolifico nella storia del derby (è ad un passo dalle 9 reti di Delvecchio e Da Costa). Del resto, forse, non è neanche un caso che l’ultima vittoria giallorossa in una stracittadina porta la sua firma: 2-0 il 13 marzo 2011, con una rete su punizione e una segnata su calcio di rigore.

QUANTE SFIDE – È chiaro che nella sfida di oggi pomeriggio Totti dovrà vincere più di un duello. Prima di tutto quello con Dias, al centro della difesa, ma soprattutto quello con Ledesma, il centrocampista della Lazio che si «abbasserà» per cercare di limitarne estro, fantasia e giocate. E poi quella a distanza con Klose, con cui tornerà a sfidarsi 536 giorni dopo la gara di Monaco di Baviera, Champions League, in cui il Bayern Monaco affondò la Roma per 2-0 (gol nel finale di Muller e proprio Klose). Quella era la terza volta che Totti si incrociava con il centravanti tedesco, in precedenza c’erano state le due vittorie conseguite con la nazionale (tra cui la storica semifinale di Dortmund, nel 2006). Ed allora, invece, che settebello, che oggi arrivi un bel tris.
Gazzetta dello Sport – Andrea Pugliese

Il Messaggero – All’Olimpico in cinquantacinque mila

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Come era prevedibile, non ci sarà il tutto esaurito. Tuttavia il colpo d’occhio che presenterà lo stadio Olimpico nel pomeriggio sarà certamente di primo livello. Tra abbonati (poco più di diciottomila) e biglietti venduti, saranno circa cinquantacinquemila i tifosi che non mancheranno all’appuntamento con il derby.

Esauriti da giorni i settori popolari, curve e distinti, senza contare la Tribuna Tevere – dove per le limitazioni decise ad inizio settimana, i biglietti sono acquistabili solamente dalle donne, dagli under 14 e over 65, dai non deambulanti e dagli invalidi al 100% con accompagnatore – sono rimasti a disposizione almeno tremila tagliandi di Monte Mario, lato nord, mentre il lato sud, quello riservato ai tifosi della Roma, c’è una disponibilità di almeno millecinquecento biglietti. Come stabilito dalla Questura, potenziato il numero degli steward che saranno affiancati anche da personale in borghese della Polizia per assicurare i controlli al prefiltraggio ed al filtraggio e confermata l’apertura anticipata dei varchi allo stadio alle ore 12.
Il Messaggero – Stefano Carina 

Il Tempo – Torna il derby romano

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Gioca in casa per calendario la Roma, ma anche se la Lazio ha tradizione nettamente sfavorevole nei panni dell’ospite, non vince in campionato da quindici anni, parliamo di un dato del tutto occasionale, in realtà il fattore campo non è determinante in questo tipo di sfide.

E dunque, fatto salvo l’equilibrio che costituisce l’abituale etichetta, è la Lazio a reclamare il favore del pronostico, e sia pure in termini non certamente clamorosi. A premiare la scelta sono le cifre della classifica, sette punti di vantaggio per i laziali, un terzo posto condiviso con l’Udinese per l’obiettivo che anche la Roma vorrebbe perseguire. Un confronto affascinante, la Roma è giovinezza e fantasia, con tutti gli alti e bassi che queste caratteristiche impongono, la Lazio oppone collaudata solidità e soprattutto quello spirito pratico che l’ha proiettata, già dalla scorsa stagione, nelle zone privilegiate della graduatoria. Vigilia interpretata con eleganza e signorilità da due tecnici che sul piano umano hanno puntualmente suscitato consensi. Curioso il loro destino, in comune gli sbalzi di umore e le divisioni delle rispettive tifoserie, anche le divisioni delle rispettive tifoserie, anche se le opposizioni restano in chiara minoranza. Comprensibile che Luis Enrique incontri difficoltà, il progetto affidato ai giovanissimi e la filosofia legata a un gioco sempre propositivo, non conquistano quella parte del tifo che guarda soltanto al risultato, non importa come, non proprio un atteggiamento onorevole, ma ognuno è libero di pensarla secondo personali propensioni.

A Luis Enrique mancheranno gli squalificati: ancor più di quella di Osvaldo, pesa la rinuncia a Gago, geometra di qualità e complemento perfetto per il reparto illuminato da De Rossi e Pjanic. Come sempre il tecnico asturiano potrebbe riservare sorprese, come il rilancio di Greco ipotizzato ieri a Trigoria, ma è pensabile che a centrocampo possa ritagliarsi finalmente uno spazio Perrotta, da tempo ai margini, a meno che non si voglia privilegiare lo stellone che puntualmente accompagna le apparizioni di Simplicio nelle stracittadine. Un’ultima annotazione, che solleva lo spirito: si gioca alla luce del sole.
Il Tempo – Gianfranco Giubilo

Corriere della Sera – Luis nel derby prova a riprendersi la Roma perduta

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Il 22 febbraio — stiamo parlando del 2012 e non del 2010 — Edy Reja rassegnava via fax le sue dimissioni, respinte dal presidente Claudio Lotito che, brandendo il contratto come una spada, lo ha costretto a tornare indietro. Il 25 febbraio — sempre 2012 — a Luis Enrique fu chiesto, nella conferenza stampa pre Atalanta-Roma, se fosse tentato dalla panchina del Barcellona, in caso di addio di Guardiola. L’asturiano rispose: “Onorerò il mio contratto con la Roma (biennale con opzione per la terza stagione, ndr). La maggioranza della piazza giallorossa tirò il fiato.

Benvenuti al derby di Roma, la città dove in dieci giorni può cambiare tutto: Reja è tornato il re della Lazio, Luis Enrique è nel mirino. La Lazio affronta in tutta tranquillità il derby, forte del terzo posto e della vittoria all’andata. La Roma è stata squassata, a Bergamo, dalla punizione inflitta a De Rossi, presentatosi con qualche minuto di ritardo alla riunione tecnica e mandato in tribuna. Peccato che la partita, poi, sia finita 4-1 per l’Atalanta. La Lazio non sta benissimo: ha perduto 4 delle ultime sei partite (Genoa, due volte Atletico Madrid in Europa League e 1-5 a Palermo), faticando a vincere le altre due (3-2 al Cesena, in rimonta da 0-2, e 1-0 alla disastrosa Fiorentina dei giorni nostri). La Roma, però, sta peggio: sette punti sotto la Lazio, nove sconfitte in campionato e undici stagionali, fuori da Coppa Italia, Europa League. Si dice che nel derby sia favorito l’underdog, ma la Roma non sembra un gruppo che si fortifichi nelle difficoltà. Luis Enrique ha dovuto, suo malgrado, tornare sul caso De Rossi: “I calciatori hanno una mentalità individuale, mentre l’allenatore pensa alla squadra. È normale che sia così. Per me conta sia il campo sia quello che succede fuori dal campo. Forse sono troppo convinto delle mie idee, ma sono fatto così. Per tanta gente sono dettagli stupidi, per me no”.

La Roma non avrà Osvaldo, Gago e Cassetti squalificati, più il lungodegente Burdisso. Il ballottaggio del giorno è Lamela o Bojan. L’idea di molti è che, in caso di sconfitta, si parlerà di fallimento. Luis Enrique lo sa: “I risultati marcano quello che ha fatto l’allenatore. Vedremo a fine stagione e mi prenderò la mia responsabilità, come faccio ogni giorno”. La Lazio è serena, nonostante gli otto assenti: Brocchi, Cana, Konko, Lulic, Radu, Rocchi, Stankevicius e Zauri. Reja non ha molta scelta, ma non è detto che sia un male. E poi ha recuperato Mauri che, tra le linee, può essere il giocatore che fa saltare la difesa della Roma.

Reja, l’uomo che prima del derby camminava sui pezzi di vetro, adesso sorride: “Vincere agli ultimi secondi il mio primo derby è stato l’apice della mia carriera, ma ora voglio il bis. I tre punti saranno fondamentali per allontanare un avversario tosto per la Champions, dare sicurezza allo spogliatoio e regalare soddisfazioni ai nostri tifosi”. I giocatori della Lazio passeranno la notte in ritiro, a Formello. Quelli della Roma si ritroveranno a Trigoria solo stamattina. Luis Enrique non ha scelto la via «populista», gliene va dato atto. Il gruppo lo ricompenserà?
Corriere della Sera – Luca Valdiserri

Gazzetta dello Sport – De Rossi cerca il colpo di spugna sulle polemiche

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Se il batticuore da derby vi consente di allargate l’orizzonte, vi accorgerete che storia e geografia raccontano come il matrimonio tra Roma e Spagna in passato abbia portato bene. La massima espansione dell’Impero, infatti, si raggiunse proprio sotto un imperatore nato nella penisola iberica, precisamente vicino all’attuale Siviglia. Cioè, fatti i debiti paragoni con l’universo pallonaro, è come se circa 5,5 milioni di kmq fossero amministrati da Luis Enrique e guidati sul campo dai consoli Francesco Totti e Daniele De Rossi. Ecco, all’andata dopo 38 minuti il centrocampista azzurro si è ritrovato l’unico romano in gioco in una sfida che, perciò, a quel punto di Capitale aveva solo il (vibrante) contorno.

VOGLIA DI SERENITA’ – Stavolta sarà diverso. Oltre a Totti, De Rossi potrebbe essere scortato anche da Rosi e Greco, mentre sull’altra sponda tocca a Candreva esporre i suoi quarti di romanità. Impressioni? In una partita già carica di tanta tensione, non è detto che ce ne sia strettamente bisogno. Nell’era Spalletti, ad esempio, a Trigoria girava voce che lo staff tecnico ritenesse come De Rossi (soprattutto) perdesse il 50% delle potenzialità proprio perché sentiva troppo questa partita. Adesso il vento sembra cambiato. Non a caso nello spogliatoio, stavolta, si sussurra che l’azzurro sia cresciuto anche in questo. È sereno, dicono tutti. E se lo dimostra al termine di una settimana del genere, significa davvero che qualcosa è cambiato. Dopo il fattaccio di Bergamo — l’esclusione comminatagli dall’allenatore causa ritardo alla riunione tecnica — il suo caso avrebbe destabilizzato psicologicamente tanti, soprattutto alla luce della pesante sconfitta (4-1). Invece De Rossi, dal ritiro della Nazionale, prima si è assunto le proprie responsabilità e poi ha difeso Luis Enrique. Con una postilla: “Occorre pensare al derby perché è una partita troppo importante”.

CACCIA AL GOL –  Proprio vero. Per questo, se si volesse disegnare il lieto fine perfetto a tinte giallorosse di questa storia con vista sul derby, occorrerebbe che De Rossi segnasse un gol decisivo. Finora il suo malinconico bilancio è di una rete incastrata in un 4-2 per la Lazio da dimenticare. Un acuto che vale punti, invece, avrebbe senz’altro un sapore diverso, unico. Quanto basta per sognare una corsa sotto la Sud ed un abbraccio stretto a Luis Enrique. Come a dire, non ci sarà più l’Impero, ma Roma e Spagna stanno sempre bene insieme.
Gazzetta dello Sport – Massimo Cecchini

Anticipo 26^ giornata – Ibrahimovic show. A Palermo finisce 4-0 per il Milan

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Il Milan stravince il primo degli anticipi della 26^ giornata di campionato. Gli uomini di Allegri si sono imposti per quattro reti a zero su un Palermo che nulla ha potuto dinanzi allo straripante Zlatan Ibrahimovic, autore di una tripletta. Nella seconda frazione di gara, il brasiliano Thiago Silva ha calato il poker. Stasera (20.45) la Juventus ospiterà il Chievo di Verona.

Roma-Lazio: Lamela indosserà gli scarpini regalati da Messi

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Domenica Erik Lamela indosserà un paio di scarpini regalati, per l’occasione, dalla stella del Barcellona Leo Messi. ‘La Pulce’ avrebbe regalato gli scarpini a Lamela subito dopo la vittoria dell’ Argentina contro la Svizzera come  ‘premio’ per la convocazione con la nazionale maggiore.
Goal.com 

Roma-Lazio: le probabili formazioni

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Si avvicina il derby capitolino numero 138 in campionato. Nel match di domenica pomeriggio (ore 15.00, stadio “Olimpico”), Luis Enrique non potrà contare su Cassetti, Gago e Osvaldo squalificati dopo la trasferta di Bergamo. Pienamente rientrati gli allarmi relativi a Totti e Simplicio; il capitano, dopo il pestone subito da Cicinho nella seduta di mercoledì scorso, non ha accusato ulteriori problemi al piede sinistro. Il centrocampista brasiliano, uscito anzitempo nell’allenamento di giovedì, ha recuperato dalla distorsione alla caviglia.

COSI’ IN CAMPO – Con Stekelenburg tra i pali, il tecnico della Roma dovrebbe affidarsi ad una linea difensiva composta da Rosi, Juan, Heinze e Taddei. A centrocampo De Rossi e Pjanic sono certi di una maglia dal primo minuto, mentre Simplicio e Marquinho vanno al ballottaggio per la terza scelta. In attacco rientra Totti, che ha scontato un turno di squalifica contro l’Atalanta, affiancato da Borini e Lamela. Solo Bojan, segnalato in ottima forma, potrebbe insidiare il posto da titolare all’ex River Plate. Ecco le probabili formazioni di Roma-Lazio, gara della 26a giornata di Serie A:

ROMA (4-3-3): Stekelenburg; Rosi, Heinze, Juan, Taddei; Simplicio, De Rossi, Pjanic; Lamela, Totti, Borini.
A disposizione: Lobont; Kjaer, Josè Angel, Marquinho, Greco, Piscitella, Bojan.
Allenatore: Luis Enrique.
Indisponibili: Burdisso.
Squalificati: Cassetti, Gago, Osvaldo.
Diffidati: Juan.

LAZIO (4-5-1): Marchetti; Scaloni, Biava, Dias, Garrido; Ledesma, Matuzalem, Gonzalez, Hernanes, Mauri; Klose.
A disposizione: Bizarri, Diakitè, Sbraga, Zampa, Candreva, Kozak, Alfaro.
Allenatore: Edy Reja.
Indisponibili: Brocchi, Cana, Konko, Lulic, Stankevicius, Zauri, Rocchi.
Squalificati: /
Diffidati: Candreva, Dias, Hernanes, Radu.

Conferenza stampa Luis Enrique: “Siamo prontissimi per domani. I nostri tifosi ci daranno una carica in più”

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Dal ‘Fulvio Bernardini’ di Trigoria la conferenza stampa integrale di Luis Enrique.

ROMA-LAZIO –Il derby rappresenta qualcosa di speciale. Non si gioca solo per i tre punti. Tutti lo aspettano. Non è la partita più importante della mia carriera. La stiamo preparando al 100%. Loro sono forti, sono davanti a noi. Sono ottimista, i tifosi ci daranno una spinta in più. Per strada sento calore intorno a me. Siamo pronti. Domani si giocherà con il cuore, con la passione. Possiamo arrivare ancora tra le prime tre, ma domani è troppo importante vincere. Dobbiamo scendere in campo con lo spiriro delle ultime quattro gare giocate in casa. Vincere è fondamentale. Abbiamo il tifo dalla nostra parte. Non dobbiamo fermarci neanche un minuto. A volte c’è paura a volte no. Sono fiducioso. L’aria che respiro intorno a noi è buona. E’ importante per tutti, soprattutto per me. La partita può essere decisa dai singoli così come dal gruppo. Questo è un derby diverso dagli altri. Reja è un grande allenatore, sta facendo bene. Siamo una buona squadra, ma dobbiamo ancora migliorare. Non credo nella fortuna. Non è un anno di transizione“.
DE ROSSI –Non leggo i giornali, non li leggerò questa settimana. Non ho problemi con nessun calciatore. Non siamo d’accordo in tutto, ma lottiamo per gli stessi obiettivi. La squadra va costruita dentro e fuori dal campo. Forse sono troppo convinto delle mie idee. Al mio arrivo ho dettato le mie regole e nessuno mi è venuto contro. I dettagli sono importantissimi“.
STAGIONE –Alla fine della stagione tireremo le somme“.

 

 

Roma-Lazio: i convocati di Edy Reja

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Roma-Lazio: i convocati di Edy Reja. Il tecnico biancoceleste ha diramato la lista dei convocati in vista della sfida di domani (ore 15:00) allo stadio Olimpico contro la Roma. Ecco l’elenco completo dei convocati:

PORTIERI: Berardi, Bizzarri, Marchetti
DIFENSORI: Biava, Diakitè, Dias, Garrido, Sbraga, Scaloni
CENTROCAMPISTI: Candreva, Gonzalez, Hernanes, Ledesma, Matuzalem, Mauri, Zampa
ATTACCANTI: Alfaro, Kozak, Klose

Repubblica.it – “Al derby senza paura può essere la svolta”

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Teso, come chi sa che la partita di domenica potrebbe fornire l’identikit finale della stagione della sua Roma. Luis Enrique però al peggio non pensa e, senza preoccuparsi di contraddire pensieri e parole del ds Sabatini, lancia un avviso, alla propria squadra prima che agli avversari: “Non deve esistere la paura”.
“NESSUNA PAURA, STUDIAMO COME FAR MALE ALLA LAZIO” – Che abbia annusato un certo timore da parte dei suoi giocatori, Luis? Difficile, anche perché non fa mistero di quali siano stati i propositi del suo lavoro in questi giorni: “Per tutta la settimana ho pensato solo a come fare male alla Lazio”. Quasi un remake dello striscione con cui i tifosi avevano accolto la squadra a Trigoria: “Famoje male”. In fondo, anche l’integralismo tattico di Luis, anche la sua intransigenza etica, deve inchinarsi di fronte a una sfida diversa da tutte le altre: il derby è una partita unica, stimolante, e la squadra è prontissima per domani, in un derby anche gli infortunati sono prontissimi”, ammette orgoglioso. Costretto ad ammettere, poi, come la ricetta per vincere passi anche per la razionalizzazione dell’evento: “Questa partita si gioca con il cuore e la passione, ma controllando testa ed emozioni”. Emozioni: le stesse che hanno spinto un dirigente “inquieto” come Sabatini a sbilanciarsi dicendo di avere “moderatamente paura” di questa partita. Idea rigettata dall’asturiano: “La paura non deve esistere – spiega – conosciamo le difficoltà ma sono ottimista e fiducioso. In questa stagione la Roma può arrivare terza o settima, ma domani può essere la gara della svolta. Perché è un derby, ma anche perché la Lazio è un avversario diretto per al Champions League o la Uefa”. Una gara fondamentale, allora. “Ma non è la più importante della mia carriera”. Perdere, però, porterebbe la Roma a dieci punti dal terzo posto: “Ma questa è un’ipotesi, se vinciamo andiamo a meno quattro. E poi vediamo cosa succede, io mi prendo le mie responsabilità”.
“AVANTI CON LE MIE IDEE” – Responsabilità non ha paura di prendersene neanche sul caso De Rossi. L’esclusione del regista a Bergamo ha continuato a far discutere per tutta la settimana. Luis non torna indietro, anzi: “Per diventare una squadra campione i dettagli sono importantissimi. I calciatori hanno una mentalità individuale, pensano prima a se stessi e poi alla squadra. L’allenatore pensa all’opposto, deve pensare al gruppo. Quando sono arrivato ho chiesto solo il rispetto di due regole e nessuno mi ha detto di no. Se adesso sbaglio, sbaglio con la coerenza delle mie idee”. Idee che però non hanno pregiudicato la fiducia dell’ambiente, almeno a sentire il tecnico: “Quando giro per strada, anche se giro poco, sento solo cose buone”. Anche per questo si affida ai tifosi anche in vista di domani: “Contro la Lazio giochiamo in casa e tre quarti dello stadio tiferà per noi. Questo è importante per la fiducia”.
DUBBIO BOJAN-LAMELA, INCOGNITA A CENTROCAMPO – Fiducia che però dovrà scontrarsi con le solite assenze pesanti. Ma se l’assenza di Osvaldo, che priverà la Roma del suo miglior giocatore del girone di andata, non sembra spaventare troppo grazie all’esplosione di Borini, al ritorno di Totti dal primo minuto e alla possibilità di scegliere tra Lamela e un Bojan dimenticato da troppo tempo in naftalina, più difficile sembra sostituire l’altro squalificato, Gago. Con De Rossi che, ritardi permettendo, tornerà al centro della mediana romanista, e un affaticato Pjanic al suo fianco, si giocano una maglia Simplicio, Marquinho e Greco, con l’incognita Perrotta. Il centrocampista manca in campo dal primo minuto addirittura dal 4 dicembre a Firenze. Difficile che Luis possa rivedere tre mesi di convizioni nella notte che potrebbe scrivere senza troppi margini di replica l’esito della stagione romanista. “Ma io i conti li faccio alla fine”, continua a ripetere il tecnico. L’esito del match di domani potrebbe già dirgli di che tipo di responsabilità si tratti.
Repubblica.it – Matteo Pinci 

Twitter, Marcos Lopez: “24 ore all’ora X, non dobbiamo dimenticare che noi siamo la Roma”

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Marcos Lopez, ex collaboratore di Luis Enrique che ha lasciato Trigoria da qualche mese, attraverso Twitter ha dichiarato: “24 ore all’ora X, non dobbiamo dimenticare che noi siamo la Roma. Forza Roma!”.

Roma-Lazio, Marquinho: “Dobbiamo vincere il derby per la Champions”

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Marquinho, il neo acquisto giallorosso, si appresta a vivere il suo primo derby. Il centrocampista brasiliano ha parlato della gara di domani pomeriggio in un’intervista a ‘O Globo’: “Sarebbe il mio secondo match dal primo minuto contro la Lazio, in un “classico” che muove la città. L’apprensione qui è molta, vista la pressione che abbiamo per andare nel gruppo che lotta per i primi tre posti che valgono la Champions. Oltre a questo, il nostro avversario ha sette punti di vantaggio in confronto a noi. Dobbiamo vincere il derby, avvicinarci a loro in classifica e guadagnare morale per entrare nella lotta per il posto Champions. E’ con questo obiettivo che entrerò all’Olimpico, con molta volontà di iniziare a farmi un nome qui in Europa. Lazio? Stanno facendo una bella stagione e hanno giocatori talentuosi e consacrati. Hernanes è in un ottimo momento, per non parlare di Klose, attaccante che fa goals come pochi”.

Primavera, Roma-Nocerina 4-0

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Tabellino Roma-Nocerina Primavera 4-0

Roma (4-2-3-1): Pigliacelli; Sabelli, Carboni, Rosato, Nego; Verre (69′ De Marco), Cittadino; Frediani, F. Ricci (59′ Pagliarini), Lopez; Leonardi (72′ Ferrante).
A disp: Proietti Gaffi, Barba, Romagnoli, Politano.
All.: De Rossi.

Nocerina (4-3-3): De Luca; Corso (46′ Tirozzi), Giorgio, Saurino, D’Amato; Esposito, Spanò (59′ Raimo), Chiavazzo; Aliatieri, Figliolia (80′ Vigo), Bongiovanni.
A disp: Fantasia, Grimaldi, Fragliasso, Simonitti.
All.: Siviglia.

Marcatori: 49′, 52′, 82′ Lopez, 70′ Frediani.
Ammoniti: 43′ Rosato (R), 84′ Cittadino (R).
Espulsi: /

Roma-Lazio, Reja: “Apprezzo Luis Enrique ma conosciamo le caratteristiche della Roma”

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Edy Reja, allenatore della Lazio, prossimo avversario della Roma in campionato, nella conferenza stampa della vigilia ha parlato della sfida dell’Olimpico: “Konko e Radu sono out, ieri abbiamo fatto l’ultimo tentativo ma sono fuori tutte e due. Sappiamo che la Roma mette molta intesità nella prima mezz’ora. Le ripartenze andranno fatte bene, conosciamo le caratteristiche della Roma e non faremo i soliti 15 minuti. Hanno una filosifa di gioco diversa, ma cercano di favorire tutti i giocatori nel gioco offensivo e partecipano con gli esterni e i centrocampisti, e gran parte delle partite che hanno fatto così hanno visto esprimendo un calcio gradevole. Certo, poi la situazione può creare problemi, al primo contropiede possono essere colpiti. Appprezzo Luis Enrique per l’equilibrio che sta dando e per la filosofia che vuole portare. Chiaro che bisogna avere pazienza, è una squadra giovane e non può far altro che migliorare. Non hanno giocatori che hanno carenze, e domani ci saranno calciatori determinanti per dare sicurezza, Totti e De Rossi. E’ una squadra che può solo che crescere. Auguriamoci che non lo faccia domani. So bene l’importanza del derby e come si vive a Roma. La grande sensazione che ho avuto è la vittoria nel derby precedente, è stata l’apice della soddisfazione e uno dei più bei momenti della mia carriera. E’ sempre una partita ma riveste un importanza per l’ambiente. Mi auguro soddisfazioni per la Lazio come all’andata. Questo derby va giocato con il cuore e con la testa. Le motivazioni sono altissime, ma bisogna avere anche lucidità. Penso che la gara precedente ci abbia insegnato molto, ci dispiace per l’assenza di giocatori che potevano creare difficoltà alla Roma come Lulic, troveremo altre soluzioni. Un punto debole della Roma? Non ce ne sono, bisognerà sfruttare gli sapzi che concede. Bisgona cogliere l’attimo, ma non faremo una partita d’attesa”.

Roma-Lazio, Di Francesco: “Per i giallorossi è una partita fondamentale per il terzo posto”

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Eusebio Di Francesco, ex centrocampista della Roma, è intervenuto a Radio Sport 24 per parlare del derby Roma-Lazio di domani pomeriggio: “Per la Roma è una partita fondamentale per inseguire il terzo posto. Bojan o Lamela con Totti e Borini? Sono due ottimi giocatori, ma ho una predilezione per LamelaCaso De Rossi? La decisione va al di là del valore del giocatore. Se la Roma avesse vinto a Bergamo, Luis Enrique sarebbe stato un grande. Daniele non ha fatto nulla di grave, ma se ci sono delle regole è giusto che siano rispettate“.

Facebook, Di Francesco in visita a Trigoria

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Eusebio Di Francesco, ex allenatore del Lecce ed ex giocatore giallorosso, ha visitato il centro sportivo Fulvio Bernardini di Trigoria per salutare vecchi amici e per caricare la sua ex squadra in vista del prossimo derby con la Lazio. L’ex centrocampista giallorosso si è concesso una foto con Francesco Totti, ripresa dalla pagina ufficiale di Facebook della Roma. I due sono stati i grandi protagonisti del derby giocato il 29 novembre 1998, Lazio-Roma 3-3, segnando rispettivamente il gol che diede inizio alla rimonta e quello del pareggio. Di Francesco ha indossato la maglia della Roma dal 1997 al 2001 e nella stagione 2005-2006 è stato team manager della Prima squadra.

Roma-Lazio, Mauri: “Vogliamo vincere”

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Stefano Mauri, dalle pagine del proprio sito ufficiale, ha parlato del derby di domani Roma-Lazio. Ecco le parole del centrocampista biancoleste: “Mi aspetto una partita combattuta, spettacolare, ricca di emozioni…e vogliamo vincere. Io mi sento in gran forma e spero di dare il mio contributo. Andiamo!”.

Twitter, Kjaer: “Vogliamo vendicarci del derby d’andata”

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Simon Kjaer, attraverso la sua pagina di Twitter, è tornato a parlare del derby di domani contro la Lazio. Queste le parole del difensore giallorosso:“Aspettando con ansia il derby di domani. Vogliamo vendicarci! Forza Romanisti! Forza Roma!”.