Daniel Martinez, medico della Nazionale di calcio Argentina, interviene sul recupero di Nicolas Burdisso, il quale ha svolto un lavoro personalizzato in palestra oggi a Trigoria, insieme a Luis Garcia e Ruben Araguas, due fisioterapisti della Selección. Queste le parole di Martinez al canale telematico giallorsso, Roma Channel: “Nico è una grande persona, abbiamo la responsabilità e il dovere di stargli vicino per controllare i progressi che fa e sotto questo aspetto stiamo lavorando a stretto contatto con l’eccellente staff medico della Roma. Ha fatto notevoli passi avanti rispetto a quando si trovava in Argentina, dove ha svolto la prima parte del percorso riabilitativo. Nell’ultima visita fatta dal professor Cerulli, abiamo riscontrato ottimi progressi per quanto riguarda la stabilità, questi sono i segnali giusti che ci porteranno verso il completo recupero del grave infortunio al ginocchio sinistro. Dobbiamo lavorare mese per mese, senza pensare a un giorno in particolare: Nico sta bene e procede secondo i migliori parametri per una simile lesione. La cosa importante non è fissare la data, ma assicurarci che stia bene quando tornerà“
Martinez (medico Argentina): “Burdisso? Il recupero continua meglio del previsto”
Liverani: “Stekelenburg? Il regolamento è troppo severo. Cori razzisti? Meno se ne parla e meglio è”
L’ex centrocampista di Palermo, Fiorentina e Lazio, Fabio Liverani, ha parlato a proposito del derby capitolino andato in scena ieri pomeriggio, e delle polemiche riguardanti l’espulsione del portiere giallorosso Stekelenburg, e dei cori provenienti dalla curva nord nei confronti del difensore brasiliano Juan. Queste le sue parole: “Stekelenburg? Il regolamento è troppo penalizzante per il portiere. Va detto però che se Bergonzi fosse stato più indulgente le polemiche ci sarebbero state, ha applicato il regolamento e ha fatto bene. I portieri cercano spesso di intervenire sul pallone“.
Liverani si sofferma anche su quello che è l’atteggiamento tattico della squadra di Luis Enrique: “La squadra di Luis Enrique ha un atteggiamento offensivo ma quando perde la palla a centrocampo rischia sempre di subire l’imbeccata centrale. I giallorossi devonorammaricarsi perché hanno subito gol su calcio da fermo. La Lazio hasbagliato troppe occasioni sul 2 a 1 e poi ha rischiato anche il pareggio, Bojan prima? Magari se fosse entrato sarebbe stato al posto di Totti in quel momento non sarebbe stato giusto perché Francesco dava respiro alla squadra. La Lazio ha tutto per giocarsi il posto in Champions insieme a Napoli e Udinese“.
L’ex centrocampista della Lazio poi continua sempre ai microfoni di Radio Manà Manà Sport 24 : “L’equilibrio a Roma è difficile da trovare. Luis Enrique nel bene o nel male andrà sempre per la sua strada, il problema sono gli artefici del suo gioco. L’idee di gioco sono importanti ma gli interpreti sono quelli che rendono positivo o negativo l’esito di una partita. Insegna calcio e questo èimportante. Gli errori nel derby di Pjanic e Simplicio nel possessopalla sono individuali, non di gioco“.
Infine riguardo ai cori razzisti: “I cori razzisti verso Juan e Diakité? Non si devono criminalizzareuna o l’altra tifoseria, succede troppo spesso. E’ una questione cheva affrontata, ci sono troppi maleducati ma meno se ne parla meglio è.I due ragazzi hanno gestito bene la cosa con tanta classe“.
Foschi (ds Padova): “Kjaer ora è in difficoltà. Bisogna aspettarlo perchè è forte”
Il direttore sportivo del Padova Rino Foschi ha parlato di Kjaer, giocatore acquistato dal ds ai tempi del Palermo:
“Credo molto in Kjaer. È arrrivato al Palermo e ha fatto molto bene, così come al Wolfsburg -dice a radiocalciomercato.it -. Sabatini, che lo conosce bene, lo ha portato alla Roma. I giallorossi hanno un progetto particolare, con Luis Enrique che ha un sistema di gioco innovativo e Kjaer sta avendo qualche difficoltà. Ma è un calciatore forte e ha tutte le caratteristiche per essere un difensore importante: è uno dei giovani più forti d’Europa. Stanno facendo un processo a un calciatore molto interessante: aspettiamo perché io credo molto in lui. Con Luis Enrique si applica un modo diverso di difendere e lui sta facendo un po’ fatica, ma anche gli altri difensori hanno delle difficoltà“.
Squalifica Osvaldo, domani la Roma farà ricorso
Secondo quanto riferito dall’Ansa la Roma presenterà nella giornata di domani il ricorso verso la squalifica (2 giornate) di Daniel Pablo Osvaldo.
Ilfattoquotidiano.it – No a Ranieri, sì a Luis Enrique?
Non c’è confronto. Uno ha il solito manuale del pallone, uno stile d’altri tempi, fatto di frasi fatte e luoghi comuni; l’altro ha il guizzo, l’esplosività di una testa che non si ferma mai. Uno è chiamato il normalizzatore, l’altro l’innovatore. Uno è noioso, l’altro no. Claudio Ranieri e Luis Enrique, i due allenatori più discussi del momento. Ranieri è strano sia ancora l’allenatore dell’Inter, visto che Moratti è un tipo che caccia gli allenatori nella notte. Probabilmente, perché non esistono valide alternative, anche se adesso si è liberato Villas Boas (io avrei preferito che Di Matteo venisse a giocare in Italia), e Montella è già lì che fa capolino. Le dichiarazioni dette da Ranieri, dopo la scorsa partita, fanno pensare ad un allenatore senza più nessun potere sulla squadra e sullo spogliatoio. Quel pareggio, non deve ingannare. Ranieri non riesce a trasmettere nessuna motivazione, e i giocatori dell’Inter sono ormai stanchi di averne. Troppo vecchi, troppo altezzosi per rimettersi in discussione. Per quel che riguarda il lato tecnico: Ranieri ha tagliato Sneijder (all’Inter pare sempre che tutto ruoti intorno a lui, ma non è così), e optato per il 4-4-2, ok, ma è stato sbagliato far giocare 90 minuti Forlan da esterno di centrocampo, visto che di mestiere fa l’attaccante, ed è pure reduce da un infortunio. Poi, la sostituzione invocata da San Siro, di Cambiasso, uscito in lacrime per Obi, è stata fatta praticamente su richiesta. Pazzini si è dimenticato come si fa a segnare, Milito è l’unico che si rimbocca sempre le maniche, ma non basta. Domanda: uno come Zeman non potrebbe allenare l’Inter, e cambiare le cose?
Per quel che riguarda Luis Enrique, è strano l’ambiente che gli gira intorno. In pochi lo hanno appoggiato, fin dal suo esordio sulla panchina della Roma. C’è sempre stata un’ostilità, nei suoi confronti, pazzesca. Quasi una cosa personale. Lui, da gran signore, non ha mai fatto trapelare niente: sempre modesto, nel parlare, non una parola di troppo. Pure a Trigoria, sempre stiloso, nei comportamenti. Eppure, giocava sempre contro tutti. La stampa non l’ha mai sostenuto, né capito. E nemmeno è stato mai descritto come l’ho visto io, dal vivo, partita dopo partita, all’Olimpico. Ha sempre avuto lo stesso carisma, lo stesso charme, la stessa classe, la stessa battuta ad effetto di Mourinho. Ma le sue, di battute (va beh, chiamiamole freddure), non sono mai state trascritte con gli stessi caratteri cubitali usati per Mou. Un mistero! Non ho una spiegazione, per questo. E per tante altre domande, come queste: i giocatori della Roma, secondo voi, giocano contro il tecnico? Totti e De Rossi che ruolo hanno in questa vicenda? Luis Enrique sulla panchina dell’Inter si trasformerebbe in allenatore-genio?
Ilfattoquotidiano.it – Gabriella Greison
Abete: “Siamo in prima linea nella lotto contro il razzismo”
Il presidente della Figc, Giancarlo Abate, ha parlato a proposito dei cori razzisti rivolti dalla curva nord, al difensore della Roma, Juan, durante il derby di ieri pomeriggio. Queste le sue parole: “Noi siamo in prima linea nella lotta al razzismo. C’è grande impegno contro ogni discriminazione. Ai primi di maggio organizzeremo una conferenza europea. – continuano le parole del presidente Abete, riportate dall’agenzia ansa – I comportamenti razzisti sono inaccettabili, ma non facciamo di tutta un’erba un fascio“.
La Roma su Verratti, pronti 4,5 milioni
Roma sempre più vicina al centrocampista del Pescara Marco Verratti. Il giovane classe ’92 è da tempo sotto osservazione del club giallorosso e secondo quanto riporta il sito internet tuttob.com, Sabatini avrebbe pronto un’offerta da 4,5 milioni di euro.
Repubblica.it – Juan, stagione finita. I tifosi contestano
Se fino a ieri i tifosi della Roma recitavano in coro “Mai schiavi del risultato“, la notte dopo il derby ha portato la prima vera contestazione alla squadra di Luis Enrique. Soltanto una ventina i tifosi arrivati a Trigoria per sfogare a caldo la propria amarezza per il secondo derby perso su due stagionali, con i primi insulti al gruppo di giocatori e al tecnico asturiano. Cicatrice visibile della delusione per una stagione che, quando al fischio finale sul campionato mancano ancora 12 partite, non ha più nulla da dire per i colori giallorossi. E anche gli infortuni inguaiano una situazione già nera: Pjanic salterà almeno Palermo, forse sarà in campo col Genoa. Nulla a che fare con Juan, che contro la Lazio ha giocato l’ultima gara della stagione. E, probabilmente, con la maglia della Roma.
STAGIONE FINITA – I 10 punti di stanza dal terzo posto chiudono con larghissimo anticipo la corsa alla Champions League della Roma. Un abisso che la separa proprio dalla Lazio, rivale forse meno snob ma certamente più efficace sul campo. L’ormai leggendario “progetto” della rinata Roma americana, a distanza di sette mesi dal via ufficiale (il 18 agosto il primo test ufficiale ma anche la firma per l’acquisto del club da parte del gruppo Usa), sembra impantanato al punto di partenza. Soprattutto, ha già calato il sipario sulla propria stagione sportiva: senza Europa fin dalla fine di agosto, l’addio alla coppa Italia nella nottataccia di Torino, soffocata fin dai primissimi
minuti da Juventus molto rimaneggiata, l’addio alle speranze in un derby sanguinoso dal punto di vista del risultato e dell’immagine, con la nona espulsione della stagione, solo una in più della stagione passata. Evidentemente, anche l’idea di cambiare l’approccio mentale della squadra è naufragata, proprio come il progetto sportivo. Tempo di bilanci, allora, anche se – proprio come quelli economici, che hanno chiuso i primi sei mesi di gestione con 27 milioni di “rosso” – i conti non tornano. Nelle 30 gare stagionali, già 12 sconfitte, esattamente il 40 per cento. E quel timore di Walter Sabatini di consacrarsi a una stagione di mediocrità è già diventato una crudele realtà. “Credo di meritare di finire la stagione dopo quello che è successo quest’anno“, ha detto Luis Enrique. Da qui alla fine, però, la Roma dovrà capire se ripartire in una stagione a cui mancherà l’alibi della rifondazione messa in atto quest’anno, proprio dal guru asturiano.
I DUBBI DELLA PROPRIETÀ, I CONTI IN ROSSO – Gli americani guardano e, ovviamente, non sorridono, spettatori lontani di un fallimento che, a due mesi e mezzo dalla fine della stagione, coinvolge interamente il percorso iniziato il 18 agosto, anche se con radici più profonde: poco meno di un anno fa DiBenedetto affidava a Baldini e Sabatini il compito di “rifare” la Roma. Lo stesso DiBenedetto che, domenica all’Olimpico, è sembrato più uno spettatore disorientato che un presidente amareggiato dall’andamento del proprio investimento. Da qui alla fine il club dovrà capire soprattutto se continuare o meno con Luis Enrique e Il tecnico se voler proseguire a Roma la propria carriera. Ma oltre ai risultati deludenti, ai manager statunitensi non è piaciuta per nulla anche la comunicazione del “caso” De Rossi a Bergamo, e per questo hanno chiesto di essere quotidianamente informati di quanto accade nel club: il segnale che non tutte le decisioni prese nella capitale sono piaciute Oltreoceano. Forse sarebbe servita una proprietà più presente, anche per limitare le scelte a volte singolari dell’allenatore. Per riavere i proprietari a Trigoria servirà però attendere almeno fino a quando (aprile?) Pallotta tornerà a Roma per l’aumento di capitale. Un’occasione per prendersi il controllo anche formale del club, dopo il rimpasto di dicembre del Cda. In attesa della ricapitalizzazione, resta in ogni caso una semestrale da profondo rosso. Che, ha già iniziato a preoccupare qualcuno.
I MALUMORI DELLA SQUADRA – Oltre alla proprietà Usa, anche De Rossi, portabandiera del nuovo corso dopo il ricchissimo rinnovo, ha evidenziato la necessità di cambiare strada: “Servono campioni di esperienza, come al Milan“. Non proprio un rinnegare il programma impostato intorno ai giovani, ma certamente la consapevolezza che per vincere serva altro. Ma lo sfogo di “capitan futuro” nasconde anche alcuni malesseri del gruppo di calciatori, a cui non è piaciuta la gestione della punizione al centrocampista di Ostia in occasione di Atalanta-Roma. E ancora meno ha gradito il buonismo esasperato nei confronti dell’arbitro e della situazione tecnica della squadra nel dopo derby, da parte di alcuni dirigenti. Anche i leader del gruppo sono consapevoli di essere di fronte a un fallimento. E non mancano i primi brusii sulle idee tecniche dell’allenatore. Chissà se martedì, con la ripresa dei lavori a Trigoria sarà l’occasione giusta anche per un faccia a faccia tecnico-squadra. Una cosa è certa: da adesso al 13 maggio, ultima di campionato, il tempo servirà soltanto a capire cosa salvare. Sempre ne valga la pena.
Repubblica.it – Matteo Pinci
L’addio di Luis Enrique a fine stagione quotato a 4.00
L’As Roma conferma la propria fiducia in Luis Enrique nonostante abbia perso il secondo derby consecutivo. Le parole di stima nei confronti dell’allenatore asturiano, non convincono però i bookmaker esteri, che considerando i risultati altalenanti della squadra giallorossa, quotano, come riportato da Agipronews sulla lavagna dell’agenzia Bet1128, l’addio dello Spagnolo, entro la fine della stagione stagione, alla Capitale a 4 volte la posta.
Hernandez disponibile per la sfida contro la Roma
Il Palermo, dopo la sconfitta interna contro il Milan, è già al lavoro per preparare la sfida di sabato, contro la Roma di Luis Enrique. L’attaccante uruguayano, Abel Hernandez, come riportato dal sito ufficiale della società rosanero, palermocalcio.it, torna regolarmente ad allennarsi con il resto del gruppo, out invece il difensore Silvestre per lui solo fisioterapia.
Ag. Rosi: “Non ci aspettavamo l’esclusione al derby”
Davide Lippi, agente del calciatore romanista Aleandro Rosi, ha parlato dell’sclusione del proprio assistito al derby e dell’esperienza con Luis Enrique : “Non ci aspettavamo l’esclusione, il tecnico poi tiene tutti sulla corda e non si sa mai chi gioca fino all’ultimo minuto. Aleandro sta trovando spazio e siamo abbastanza soddisfatti. Io poi credo molto nel tipo di lavoro cominciato da questa società, a partire dalla società fino ad arrivare al tecnico. Ovviamente quando si cambia tanto, c’è bisogno di tempo, e Luis Enrique ne ha bisogno. Se si ha la pazienza di aspettare – dice a calciomercato.it – penso che riusciranno ad arrivare a grandi risultati. Penso sia corretto tenere Enrique per almeno due stagioni per completare il suo processo, poi nel calcio se non ci sono i risultati l’allenatore è il primo che ne paga le conseguenze. “.
Fenucci: “Risolto il rapporto di collaborazione tra As Roma e la dott.sa Mazzoleni”
Tramite il proprio sito internet ufficiale l’As Roma fa sapere la cessazione del rapporto di collaborazione tra la società giallorossa e la dott.sa Cristina Mazzoleni. Queste le parole al riguardo dell’amministratore delegato della società Claudio Fenucci: “Intendo rendere noto che, a seguito della riorganizzazione dei processi aziendali avviata in questi mesi, il rapporto di collaborazione professionale tra la dott.sa Cristina Mazzoleni e la A.S. Roma S.p.A. si è concluso lo scorso sabato 3 marzo 2012. L’A.S. Roma intende ringraziare Cristina Mazzoleni per l’attività svolta in tanti anni di lavoro e le augura le migliori soddisfazioni”.
Donati: “Con la Roma dovremo attaccare e difendere in 11”
Massimo Donati, centrocampista del Palermo prossimo avversario della Roma in campionato, ha parlato dell’imminente sfida con i giallorossi in conferenza stampa:“La Roma? Dovremo attaccare e difendere in undici, perché senza la giusta determinazione si va comunque in difficoltà. Se riusciremo a chiuderci bene e ripartire, sfruttando gli spazi che ci concederanno, allora potremo dire la nostra. Siamo una squadra votata all’attacco”.
Tommasi: “Il rigore ha deciso il derby”
Il presidente dell’Assocalciatori, Damiano Tommasi, parla del derby di ieri tra Roma e Lazio allo stadio Olimpico. Più che il risultato sembra aver fatto notizia l’atteggiamento razzista della curva Nord contro il difensore giallorosso Juan verso cui alcuni tifosi biancocelesti hanno intonato cori e fatto gesti discriminatori, oltre ai sonori “buuu” ogni volta che il giocatore prendeva palla, e non solo: “Purtroppo poche persone rischiano di rovinare uno spettacolo. È sempre la solita discussione: per la maleducazione di pochi ne pagano le conseguenze tutti. La presa di posizione da parte dei calciatori è stata chiara come sempre. La solidarietà della categoria è sempre all’altezza della situazione. Partita da fermare? Bisogna capire se è giusto fermare uno spettacolo a discapito di tutti oppure se è più giusto colpire quei pochi che si comportano in modo incivile”.
Tommasi, nel corso del “Primo seminario di Alto Livello sulla Legalità nello Sport” in corso nella Scuola Superiore di Polizia di Roma e promosso dal Ministero dell’Interno, Interpol e Figc, ha inoltre rilasciato dichiarazioni sulla perforamnce clacistica delle due squadre nel match e sull’espulsione al 7′ del primo tempo dell’estremo difensore di Luis Enrique, Stekelenburg: “È stato un derby segnato da subito dall’episodio del rigore. La Roma ha tenuto testa come all’andata anche in inferiorità numerica poi ha vinto la squadra che ha spinto di più. È chiaro che la partita cambia, ma finchè esiste questa norma è questo il provvedimento da prendere”.
Giudice sportivo: 20.000 euro di ammenda alla Lazio. Un turno di squalifica per Stekelenburg
Il Giudice sportivo, dopo i cori razzisti partiti dalla curva nord, nei confronti del giocatore della Roma Juan, ha deciso per una multa di 20.000 euro nei confronti della società biancoceleste. Un turno di stop per il portiere giallorosso Stekelenburg dopo l’espulsione rimediata ieri. Queste le decisioni pubblicate sul sito legaseriea.it:
Ammenda di € 20.000,00 : alla Soc. LAZIO per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, indirizzato reiteratamente ad un calciatore della squadra avversaria grida e cori costituenti espressione di discriminazione razziale; per avere inoltre, lanciato nel recinto di giuoco due petardi; entità della sanzione attenuata ex art. 14 comma 5 in relazione all’art. 13 comma 1 lettere a) e b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le forze dell’ordine a fini preventivi e di vigilanza.
Ammenda di € 7.000,00 : alla Soc. ROMA per avere suoi sostenitori, nel corso della gara,
lanciato sul terreno di giuoco un bengala e, nel recinto di giuoco, una bottiglietta di plastica piena
d’acqua e numerosi petardi; entità della sanzione attenuata ex art. 14 comma 5 in relazione all’art.
13 comma 1 lettere a) e b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le forze
dell’ordine a fini preventivi e di vigilanza.
STEKELENBURG Marteen (Roma): per avere commesso un intervento falloso su un avversario in possesso di una chiara occasione da rete.
Lesione di 2° grado del legamento collaterale mediale per Juan, stop di 45-50 giorni
Lesione di secondo grado del legamento corraterale mediale, questa la diagnosi riportata dalla risonanza magnetica, alla quale è stato sottoposto il difensore centrale della Roma Juan. Con un comunicato, pubblicato sul sito uffiailce dell’As Roma, asroma.it, la società giallorossa ipotizza uno stop di circa 45-50 giorni, con il calciatore che già nelle prossime ore iinizierà il lavoro di fisioterapia.
Arshad: “Triste per il derby, ma il marchio Roma sta crescendo”
Shergul Arshad, direttore del Digital Business della Roma, descrive sul suo profilo su Facebook la tristezza per la sconfitta nel derby di ieri pomeriggio, ma invita in parte all’ottimismo comunicando la crescita nel mercato mondiale del brand Roma. Queste le righe con cui Arshad ha parlato ai tifosi giallorossi:
“E’ il giorno dopo la sconfitta della Roma nel derby, che lascia profonda amarezza dentro molti di noi – discutibile il cartellino rosso all’ottavo minuto che ha cambiato la gara. Ma il sole è alto, il marchio Roma è in crescita e ci stiamo più che mai stabilendo nel mercato globale. Daje Roma!”
Nicchi: “Assurda la regola dell’espulsione con rigore”
Marcello Nicchi, ex arbitro ed oggi presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, parla di una regola che da tempo è contestata, anche e soprattutto dalla Task Force Fifa, e che probabilmente verrà cambiata (se ne è discusso durante l’ultimo International Football Association Board del 3 marzo) dal prossimo giugno: quella dell’espulsione dopo aver fischiato il rigore.
Difendendo comunque la decisione di Bergonzi (“ha applicato il regolamento“), Nicchi ha espresso il proprio parere a margine del seminario sulla legalità nello sport presso la scuola superiore di polizia. Queste le sue parole riporta da adnkronos:
“La regola del rigore e dell’espulsione per il fallo da ultimo uomo è assurda, perchè così si rovinano le partite, come è successo anche nel derby di Roma. Bergonzi si è comportato bene perchè ha solo applicato il regolamento, ma è la regola che va rivista. Non si può confondere il fallo per cui è già previsto il rigore con una penalizzazione in tre tempi. Non è nello spirito del gioco“
Trigoria, il programma settimanale degli allenamenti della Roma
La Roma comunica, attraverso il sito ufficiale asroma.it, il programma settimanale degli allenamenti. La squadra si ritroverà martedì pomeriggio a Trigoria dopo il giorno di riposo concesso da Luis Enrique per preparare la partita contro il Palermo di sabato sera in Sicilia. Questo il programma:
5 marzo Riposo
6 marzo Allenamento ore 14
7 marzo Allenamento ore 14
8 marzo Allenamento ore 14
9 marzo Allenamento ore 14
10 marzo Serie A: Palermo-Roma h 20,45
11 marzo Riposo
Il Tempo – A Palermo in emergenza: Osvaldo fuori, Pjanic e Juan ko
Superato un derby da dimenticare in fretta, la Roma si avvicina alla trasferta di Palermo con ulteriori dubbi e meno certezze.
Dopo il giorno di riposo concesso da Luis Enrique, la squadra tornerà ad allenarsi domani alle 14 a Trigoria per preparare la sfida di sabato sera. Con Osvaldo e Cassetti out (sono squalificati per un altro turno), il tecnico spagnolo spera di non dover fare a meno anche di Pjanic e Juan, usciti malconci dal match dell’Olimpico. (…) Oggi il centrocampista sarà tenuto a riposo totale, se il dolore non scomparirà, martedì verranno svolti ulteriori controlli.
Saranno valutate invece nelle prossime ore le condizioni di Juan (distorsione e leggero trauma al ginocchio destro). Il brasiliano verrà sottoposto in giornata a degli esami specifici per valutare l’entità dell’infortunio.
Il Tempo – Adriano Serafini