Walter Sabatini ha rinnovato il contratto che lo lega alla Roma per un’altra stagione. Il direttore sportivo ha firmato il prolungamento fino a giugno 2013 dando un segnale di continuità in un momento più che delicato per la truppa giallorossa. Nei prossimi giorni verrà dato l’annuncio ufficiale
Sabatini rinnova fino al 2013
Cena di squadra all’Eur per la Roma
Dall’inviato Marco Calò
La Roma si ritrova a cena in un ristorante all’Eur dopo la sconfitta nel derby. Come era già accaduto in altri momenti difficili della stagione (eliminazione dall’Europa League, sconfitte di Udine e Cagliari) i giocatori giallorossi hanno deciso di riunirsi a cena. Presenti quasi tutti i calciatori, i primi ad arrivare alle 21 sono stati Heinze e Gago, mentre Rosi e Kjaer sono stati gli ultimi a raggiungere il ristorante.
Daniele De Rossi ha raggiunto i compagni intorno alle 23.30, mentre Osvaldo, Simplicio, Juan e Taddei non hanno preso parte alla serata. Assente anche Borini; l’ex attaccante del Chelsea è stato avvistato in un altro noto locale dell’Eur. Intorno alle 00.20 i giocatori hanno iniziato a lasciare il ristorante, Totti e De Rossi sono stati tra i primi a guadagnare l’uscita.
Domani la finale di andata della Primavera Tim Cup Juventus-Roma, i convocati di De Rossi
Domani sera andrà in scena allo Juventus Stadium di Torino la finale di andata della Primavera Tim Cup tra Juventus e Roma. La partita inizierà alle 20.45 e sarà trasmessa in diretta da Sportitalia (con collegamento a partire dalle 20). Per la Roma si tratta della seconda finale consecutiva nella competizione, dopo la sconfitta nella passata edizione subita dalla Fiorentina. I giallorossi avranno inoltre l’opportunità di vendicarsi sulla Juventus dopo la sconfitta nella finale del torneo di Viareggio del 20 febbraio scorso (2-1 per i bianconeri con reti di Beltrame e Padovan per i bianconeri e Piscitella per i capitolini). Questa la lista dei convocati di Alberto De Rossi comunicati attraverso il sito ufficiale della società, asroma.it:
Barba, Carboni, Ciciretti, Cittadino, De Marco, Ferrante, Frediani, Leonardi, Lopez, Nego, Orchi, Pigliacelli, Piscitella, Politano, Proiett Gaffi, Romagnoli, Rosato, Sabelli, Tallo, Tassi, Verre, Viviani.
Abete: “No all’amnistia per il caso calcioscommesse”
Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio, conferma la volontà di non voler l’amnistia per il caso calcioscommesse, come annunciato in precedenza dal PM di Cremona Di Martino. Queste le parle di Abete riportate dall’Ansa:
“L’amnistia è un provvedimento che non ci riguarda e non se ne parla. L’articolo 24 del codice di giustizia sportiva prevede già forme alternative di sanzioni per chi collabora. Dobbiamo inoltre verificare se effettivamente emergerà la responsabilità diretta dei club“.
Repubblica.it – Osvaldo, quanto digiuno. Kjaer resta un altro anno
Il giro del (suo) mondo in 80 giorni. Quanto è cambiata la vita di Pablo Daniel Osvaldo da quel 21 dicembre: era il giorno di Bologna-Roma, la Roma di Luis Enrique volava sulle ali di un gioco ritrovato, lui aveva appena realizzato il settimo gol in campionato. L’ultimo, ad oggi. La Roma aspetta per domani alle 15 il verdetto della Corte Federale sul ricorso presentato contro i due turni di squalifica dell’attaccante. E intanto si lecca le ferite di un’emergenza che costringerà Luis Enrique a reinventare la sua squadra.
OSVALDO SPERA NEL RICORSO DOPO 80 GIORNI SENZA GOL – Il gol del 21 dicembre a Bologna. Poi più nulla. Quando domani pomeriggio Dani Osvaldo sarà con Franco Baldini negli uffici della Corte Federale per conoscere l’esito del ricorso presentato contro i due turni di squalifica rimediati, penserà anche a quell’astinenza da reti che inizia a pesargli. Se come spera la Roma, secondo cui “esistono i requisiti” per uno sconto, Osvaldo potrà essere in campo, sabato sera a Palermo saranno 80 i giorni di digiuno. In mezzo, soltanto 156 minuti in campo: colpa della sfortuna, con quella lesione al bicipite femorale che lo ha tenuto fuori per 40 giorni, colpa sua, e di quel cartellino rosso rimediato a Bergamo dopo meno di un’ora anonima, che gli ha tolto un derby da protagonista. Troppi in ogni caso per un centravanti che nell’ultima stagione aveva chiuso a 17 centri con l’Espanyol e che in questa, dopo il trasloco romano, è fermo a 7, superato anche dalla rivelazione Borini (9) in testa alla classifica marcatori del club. Ma quel 21 dicembre, ultima gara del vecchio anno solare, è anche il giorno dell’ultima vittoria romanista fuori casa: da quel momento un solo punto lontano dall’Olimpico (nel match a singhiozzo di Catania). E soprattutto quello che è diventato a tutti gli effetti un problema del gol fuori casa: nei 5 viaggi fuori Roma del 2012 appena quattro reti – la metà a Cagliari – e due digiuni contro Juventus e Siena. A Luis, è evidente, serve Osvaldo. I giudici federali saranno d’accordo?
DIFESA, OBIETTIVO DEDÈ – Eppure, si guarda già al futuro, almeno a Trigoria, soprattutto per la difesa. Uno dei nomi che piacciono di più al d. s. Sabatini è quello di Dedè, difensore brasiliano classe ’88 del Vasco da Gama. Un metro e 92, una garanzia nel proprio paese, tanto che il prezzo del cartellino è arrivato a superare i 10 milioni di euro, anche perché da poco ha prolungato il proprio rapporto col Vasco aumentando l’ingaggio fino a 1,7-1,8 milioni di euro. Per spostarlo, bisognerebbe riconoscergli almeno un paio di milioni all’anno, ma nonostante cifre da top player, quello di Dedè resta un nome che piace parecchio a Trigoria, dove in estate concentreranno gli sforzi proprio sulla difesa: due esterni titolari (Isla, Cissokho, Bastos, Gulham, Tremoulinas, Azpilicueta), ma soprattutto due centrali, uno di grande valore, uno di maggiore prospettiva. Anche perché partiranno Juan e Heinze, destinati a chiudere a giugno la propria avventura con la Roma. Destinato a restare, invece, è Simon Kjaer. Nonostante tutto.
KJAER A ROMA UN’ALTRO ANNO – Un campionato fin qui disastroso, ma anche la possibilità di ricominciare. Simon Kjaer, sabato a Palermo, tornerà a prendersi la Roma. La tribuna di Bergamo insieme a De Rossi il punto più basso della sua stagione, forse della carriera, che ripartirà, causa un infortunio che ha tolto alla Roma Juan fino a fine stagione, proprio dal Barbera, dove ha vissuto gli anni migliori. Da qui alla fine, 12 gare per meritare la conferma. Conferma che, però, dovrebbe arrivare in ogni caso. Perché già nelle prossime ore, la Roma sonderà la disponibilità del Wolfsburg a prolungare – stavolta gratuitamente – il prestito di un’altra stagione. In fondo, gli errori in serie di quest’annata hanno prodotto una svalutazione che impedisce al club giallorosso di di spendere i 7 milioni previsti per il suo cartellino, ma che contemporaneamente sconsiglia al Wolfsburg di riprenderselo. La soluzione ideale, puntando sulla stima di Luis Enrique per lui (“È il miglior centrale che ho a disposizione“, ha ammesso ai propri dirigenti), è quella di prolungare la permanenza nella capitale per un altro anno, senza ulteriori spese se non l’ingaggio. Vuoi vedere che ne vale la pena?
Repubblica.it – Matteo Pinci
Sanchez: “So dell’interesse della Roma dalla stampa”
Carlos Sanchez è un centrocampista difensivo colombiano che gioca in Francia nel Valenciannes. Nel prossimo luglio scadrà il suo contratto e sarà libero di accordarsi con qualsiasi squadra e sono molti i club europei interessati a questo giocatore che ha compiuto da poco 26 anni e ha collezionato ben 26 presenze con la nazionale del suo paese, con cui ha partecipato all’ultima edizione della Copa America (giocando dal primo minuto 3 delle 4 partite della Colombia). Queste le parole di Sanchez al portale spagnolo estadiodeportivo.com:
“Ho saputo dell’interesse di Siviglia, Valencia, Villarreal e Roma dalla stampa, ma non ho avuto contatti con nessun club. Il mio contratto è in scadenza, quindi è normale che alcune squadre siano interessate a me, sono pronto per il grande salto, voglio lasciare la Ligue 1. Mi piacerebbe giocare in Italia, Spagna, Inghilterra o Germania, ma delle trattative se ne occupa il mio agente Mongai. Sarei felicissimo di giocare nel campionato spagnolo, ma la mia intenzione è quella di poter giocare in una squadra impegnata nelle competizioni europee per poter crescere ancora“.
Zamparini: “Il Palermo è una società simile alla Roma, ma più solida. Totti ormai gioca con una gamba sola”
Maurizio Zamparini, presidente del Palermo,a pochi giorni dalla sfida che vedrà al Barbera la sua squadra schierata in campo contro la Roma di mister Luis Enrique, ha rilasciato alcune dichiarazioni: “Roma e Palermo possono considerarsi due squadre simili: la differenza è che il Palermo ha una società più solida, che sarei io. Totti è un grande campione, ma ormai gioca con una gamba sola“.
Un ricordo su Franco Sensi e sulla ex-dirigenza giallorossa: “Come avvenne il mio acquisto del Palermo da Sensi? Io dovevo traghettare tutti i giocatori del Venezia perchè avevano un monte ingaggi troppo alto per la B, quindi cercavo una società di A e potevo scegliere tra Genoa e Palermo. Sensi aveva il Palermo sulle spalle malvolentieri e non vedeva l’ora di scaricarlo. Cosa penso di Rossella Sensi? Quando sostitui il padre dissi che non potevo immaginare un neopatentao guidare una Ferrari. Poi mi sono ricreduto perchè si è dimostrata una dirigente molto tenace e sono rimasto stupito dal suo lavoro“.
Zamparini esprime la sua opinione anche della situazione societaria e tecnica della Roma: “La Roma è in una fase di transizione, soprattutto economica, perchè non penso che Unicredit voglia tenerla sulle spalle ancora a lungo. Il club giallorosso è in attesa di trovare una proprietà forte, che è difficile da trovare. Comunque con Baldini e Sabatini, due tra i migliori dirigenti in circolazione, penso che la Roma, con calma e pazienza, potrà aspirare a ricreare un buon ciclo. Ci sta provando già adesso con tanti giocatori giovani, di conseguenza i risultati non arrivano immediatamente e cresce l’impazienza dei tifosi.
Infine il presidente del Palermo conclude facendo un parallelo con la sua società, sottolineando l’importanza di avere una rosa completa, efficiente e pronta: “Anche noi, infatti, abbiamo rivoluzionato la rosa prendendo tanti giocatori giovani. Tant’è che non vedo l’ora di arrivare a 40 punti per vedere che giocatori ho. La quadratura della squadra va trovata anche con le seconde linee, perchè servono dei giocatori intercambiabili se vuoi essere competitivo. Quindi voglio cercare di capire che giovani ho dietro la prima squadra, in modo da costruire una squadra di 20 titolari e non di 12-13“.
Ag. Borini: “Fabio sta vivendo un periodo felice, ma è dispiaciuto per il momento della Roma”
Marco De Marchi, agente di Fabio Borini, parla del momento dell’attaccante della Roma e della Nazionale, che al primo anno in serie A ha segnato 8 gol nelle 16 partite disputate. Titolare nelle ultime 8 partite del club capitolino con 7 reti realizzate, Borini è senza dubbio la miglior sorpresa della stagione della Roma, e il suo procuratore parla anche del tecnico dei giallorossi, considerato da molti tifosi il maggior responsabile della stagione al di sotto delle aspettative. Queste le parole di De Marchi a calciomercato.it:
“Sta attraversando un periodo positivo sotto l’aspetto personale, però quando si fa sport di squadra si deve mettere giustamente in primo piano il collettivo. Il derby è partita importantissima e Fabio in questo momento sta vivendo lo stato d’animo di tutti i giocatori della Roma. Ci si aspetta una reazione a Palermo. Tutti i giocatori Roma hanno qualità e sono assolutamente capaci di risalire la china, sono giocatori straordinari dai quali Fabio sta imparando molto. Il suo compito è di imparare tanto da questi campioni che gli stanno dando aiuto. A me Luis Enrique piace molto. Da quello che ho visto ho l’impressione che la Roma abbia un calcio propositivo, ma è ovvio che bisogna mettere a posto qualcosa, che c’è da fare qualche accorgimento“.
Inoltre De Marchi rivela di avere la delega per trattare in Italia i cartellini di tre giocatori olandesi che negli ultimi tempi stanno facendo molto bene: Siem e Luuk De Jong, due fratelli che giocano rispettivamente nell’Ajax (centrocampista offensivo classe ’89) e nel Twente (attaccante del 1990 e capocannoniere del campionato); e Ricky van Wolfswinkel, attaccante passato nella scorsa estate allo Sporting Lisbona dall’Utrecht per circa 5 milioni di euro, ma che potrebbe già cambiare squadra nel prossimo calciomercato. Queste le sue parole:
“Ho ricevuto delega dal procuratore Louis Laros per ascoltare offerte in Italia per i fratelli de Jong, sto fissando qualche appuntamento per vedere se c’è possibilità e la stessa cosa anche per van Wolfswinkel. Si tratta di tre giocatori di qualità che possono essere sicuramente presentati a club di primo livello“.
Guardiola: “Luis Enrique è un ottimo allenatore”
Il tecnico del Barcellona Pep Guardiola ha risposto alle domande dei cronisti presenti alla conferenza stampa prima del match di Champions League contro il Bayer Leverkusen.
Il tecnico ha espresso, tra le sue dichiarazioni, anche la sua opinioni sulla Roma e sul momento difficile che sta attraversando il tecnico giallorosso Luis Enrique: “Lui mi pare un ottimo allenatore, preparato. Purtroppo il tempo che viene concesso agli allenatori dipende dai risultati e non dalle qualità personali”.
Juan sta pensando ad un addio: “Il razzismo è un crimine. Non mi era mai capitato”
Juan sta pensando ad un addio. Durante i cori razzisti rivoltigli da alcuni tifosi della curva Nord nella stracittadina della scorsa domenica, che ha visto la Roma di Luis Enrique perdere per 1-2 contro la Lazio di mister Reja allo Stadio Olimpico, il figlio del difensore giallorosso, seduto in tribuna con la madre, moglie del calciatore, è scoppiato in lacrime. Come riportato da calciomercato.com, Juan ha dichiarato: “Il razzismo è un crimine. Non mi era mai capitato. Né in Germania né in Brasile“.
Il suo contratto scade nel 2013 ma il brasiliano sta pensando di rescinderlo anticipatamente già a fine stagione. La notizia circolava da tempo e questo episodio di razzismo potrebbe essere decisivo per la decisione del calciatore.
Allenamenti Roma – Riposo precauzionale per De Rossi, il gruppo lavora sugli schemi offensivi
Da Trigoria – Marco Calò
Roma in campo per preparare la sfida contro il Palermo di Miccoli. Sabato sera Luis Enrique dovrà rinunciare agli indisponibili Burdisso, Pjanic e Juan. Osvaldo, Cassetti e Stekelenburg sono gli squalificati. Fuori ai cancelli del Fulvio Bernardini non sono presenti i tifosi.
14.00 – Squadra sul campo C. Inizia il riscaldamento.
14.15 – Torello per i giocatori in campo.
14.20 – Riposo precauzionale per Daniele De Rossi uscito malcolcio dall’allenamento di ieri. Intanto il gruppo svolge esercizi sugli schemi offensivi. Due esterni salgono sulle fasce e altri due uomini attaccano gli spazi centrali per ricevere il cross.
15.00 – Dopo una breve riunione tecnica con i giocatori Luis Enrique ha distribuito i fratini.
15.05 – Per la circolazione palla intanto i 3 portieri si esercitano sulle uscite basse.
15.10 – Nel corso dell’allenamento Curci si è accomodato in panchina dopo aver accusato un dolore al ginocchio. L’estremo difensore si è fatto fasciare la parte sotto rotula sinistra.
15.15 – Prosegue il lavoro sugli schemi. I difensori, in inferiorità numerica, contengono gli inserimenti degli attaccanti.
15.30 -Inizia la partitella a campo ridotto.
Verdi: Cicinho, Cassetti, Kjaer, Gago, Simplicio, Osvaldo, Totti, Bojan.
Rossi: Rosi, Heinze, Josè Angel, Marquinho, Perrotta, Greco, Borini, Lamela.
Taddei ha lasciato la seduta in anticipo.
FINE
SERIE A: PALERMO-ROMA (Stadio Barbera – 10 marzo 2012 – ore 20.45)
INDISPONIBILI: N. Burdisso, Juan, Pjanic.
IN DUBBIO: /
SQUALIFICATI: Osvaldo, Stekelenburg, Cassetti.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Lobont; Rosi, Kjaer, Heinze, Taddei; Gago, De Rossi, Marquinho; Borini, Totti, Lamela.
Migliaccio: “De Rossi è pazzesco. Luis Enrique? Un innovatore”
Il centrocampista centrale del Palermo Giulio Migliaccio ha parlato della sfida di sabato sera contro la Roma:
“I giallorosi sono una grande squadra e andranno affrontati con la massima determinazione e concentrazione perché se commetti errori, vi sono giocatori di alto spessore che ti possono far male in ogni istante del match. Totti è un vero leader e un gran trascinatore che, anche se non al massimo, può risolvere la partita. Oltre al Capitano un altro giocatore pazzesco, a mio avviso, è De Rossi. Luis Enrique? Secondo me – dichiara a goal.com – è un innovatore con tante idee nuove da trasmettere al nostro calcio”.
Legge stadi, Gnudi: “Siamo a buon punto”.
La telenovela sulla legge sugli stadi sembra non finire mai. Anche se negli ultimi giorni trapela un maggiore ottimismo da parte del mondo dello sport. “Siamo a buon punto”, dice il ministro dello Sport, Piero Gnudi, nel corso del suo intervento al convegno “Il presente ed il futuro dello sport italiano”. “Ho fatto vari incontri con i rappresentanti delle varie forze politiche e sono tutti d’accordo – conclude Gnudi -, ma sembra che non si riesca a chiudere il cerchio. Spero che si possa riuscire a chiuderlo in pochi giorni”.
Anche il presidente della Lega Calcio Serie A, Maurizio Beretta, a Sky Tg24, è tornato a sottolineare l’importanza di avere degli stadi di proprietà dei club. “Servono stadi di nuova generazione più tecnologici più attenti alle esigenze degli spettatori e di chi li frequenta e gestiti tutta la settimana dalle societa”.
Rino Foschi a Pagine Romaniste: “Roma, non bocciare Kjaer”
A Palermo per dimenticare la sconfitta nel derby e gettare le basi per la prossima stagione. La Roma dovrà capire quali sono i giocatori all’altezza di continuare a far parte del progetto. Sul banco degli imputati c’è anche Simon Kjaer. Il danese, visto l’infortunio di Juan, ha a disposizione 12 partite per convincere la Roma a riscattarlo dal Wolfsburg. Chi non ha dubbi sulle qualità di Kjaer è Rino Foschi, il dirigente sportivo che lo scoprì durante il Torneo di Viareggio nel 2008 e che poi lo portò al Palermo.
A PagineRomaniste.com l’attuale ds del Padova dichiara: “E’ un grande giocatore che sta attraversando un brutto momento, merita fiducia. Ha delle qualità immense, purtroppo non è facilitato dal modo di giocare impostato da Luis Enrique. La Roma non deve bocciarlo, ha tutto per diventare un grande”. Foschi difende Kjaer ma anche Luis Enrique. “Stimo molto lo spagnolo. Sono convinto che farà bene alla Roma. Bisogna solo dargli tempo. Credo nel progetto di Baldini. Lui e Sabatini sono uomini di calcio. Hanno portato dei giovani molto interessanti”. Sabato c’è Palermo-Roma, una partita difficile da decifrare visti i momenti delle due squadre. “Il Palermo in casa è una squadra ostica. I giovani si esaltano e poi c’è Miccoli che segna sempre. Sarà sicuramente una bella partita. Non sarà facile per la Roma”.
D.S.
Roma-Juventus, sfida per Obiang
Roma e Juventus si sfidano per il giovane calciatore (classe 1992) della Sampdoria Obiang . Dopo il forte interessamento dei giallorossi in estate, si registra nell’ultimo periodo un avvicinamento del club torinese e ai blucerchiati. Secondo tuttomercatoweb.com i bianconeri potrebbero parcheggiare il centrocampista in prestito al Cagliari.
Gazzetta dello Sport – La Roma «rosanera»: «Kjaer? Straordinario. E Simplicio è grande»
Tornare nello stadio di tante battaglie per riscoprirsi speciali. Perché quando Kjaer e Simplicio calpestavano l’erba del Barbera spesso erano dolori per gli avversari. Due punti fermi di un Palermo passato attraverso mani diverse, ma che ogni volta che veniva rimodellato aveva nel danese e nel brasiliano due cardini imprescindibili anche a dispetto di certe situazioni, come nell’anno in cui Simplicio era in scadenza di contratto. Pastore era il nuovo che avanzava, ma Delio Rossi per la trequarti almeno per i primi mesi preferì l’esperienza del brasiliano al talento ancora discontinuo dell’argentino. Discorso contrario per il danese dagli occhi di ghiaccio che da quinto difensore centrale, al suo primo anno in rosanero conquistò in poco tempo la fiducia di Ballardini. La lunga squalifica di Carrozzieri aprì un varco per una maglia da titolare che il tecnico ravennate gli consegnò senza pensarci due volte. Due certezze, insomma, le stesse a cui aspirerebbe la Roma con loro due in campo.
Fantastico Con Kjaer e Simplicio in formato Palermo Luis Enrique avrebbe avuto meno problemi. Ballardini due così li avrebbe voluti in ogni squadra che ha allenato. «Simplicio è come il suo nome — spiega l’allenatore del Cagliari — è semplicemente un gran giocatore, ha qualità ed intelligenza tattica ed è formidabile ad interpretare più ruoli. Kjaer ha forza e qualità tecniche straordinarie. Per esempio è fortissimo di testa. Però è ancora giovane e quindi ci può stare che dopo alcune stagioni ad alti livelli possa aver subìto un calo fisiologico. Le sue difficoltà non dipendono dal modo di interpretare il calcio di Luis Enrique». Chissà se sentendo di nuovo il profumo del Barbera torneranno a primeggiare come un tempo.
Vizio del gol Per Simon, inoltre, sarà la prima volta da avversario contro il Palermo (all’andata non c’era) e per di più nel suo ex stadio. E l’ironia della sorte ha voluto che trovasse di fronte Viviano, il portiere che ha battuto di più in carriera. Ben due volte con la maglia rosanero, con Viviano che era al Bologna. Già, perché il Kjaer rosanero alle chiusure impeccabili abbinava anche il vizietto del gol: 5 in due stagioni. Fu la scommessa vinta di Rino Foschi che per prenderlo dovette vincere le titubanze iniziali di Zamparini che non voleva spendere 4 milioni di euro per un illustre sconosciuto. «Credo molto in Kjaer — dice l’ex diesse del Palermo — È arrivato al Palermo e ha fatto molto bene, così come al Wolfsburg. Sabatini, che lo conosce bene, lo ha portato alla Roma: i giallorossi hanno un progetto particolare, con Luis Enrique che ha un sistema di gioco innovativo e Kjaer sta avendo qualche difficoltà. Ma è un calciatore forte e ha tutte le caratteristiche per essere un difensore importante: è uno dei giovani più forti d’Europa. Sta facendo un po’ fatica, ma anche gli altri difensori hanno delle difficoltà».
Il più forte Sul danese anche Delio Rossi non ha dubbi. «Per me è il difensore centrale più forte che abbia mai allenato — dice Rossi, sulla panchina rosanero nella seconda stagione del danese — ha qualità eccezionali, nell’uno contro uno è insuperabile. Certe annate strane possono accadere, ma il giocatore non si discute». Rossi, del resto, con Kjaer e Simplicio al suo primo anno alla guida del Palermo ha fatto una cavalcata verso il quarto posto, svanita alla penultima giornata. E da quei due sarebbe voluto ripartire per riprovarci anche la stagione successiva. Kjaer andò al Wolfsburg e Simplicio si era già promesso alla Roma, dove non ha trovato sempre molto spazio ma rappresenta l’usato sicuro. «Perché è un elemento che dà certezze — chiude Rossi — Ha qualità, è duttile e, cosa importante, sa dare del tu al pallone».
Gazzetta dello Sport – Francesco Vitale
Altro record per Ferguson: 986 panchine con il Manchester United
Ennesimo record per l’allenatore del Manchester United Sir Alex Ferguson. Domenica con la vittoria per 3-1 in casa del Tottenham ha collezionato l’incredibile cifra di 986 panchine con il Manchester United! Alla guida dei red devils dal 1986 con i quali ha vinto praticamente tutto, è indiscutibilmente un’icona del calcio britannico e mondiale.
Stagione finita per l’ex romanista Baptista
Julio Baptista, ex attaccante romanista ora in forza agli spagnoli del Malaga, ha praticamente finito la stagione con 3 mesi di anticipo. Si è procurato infatti uno strappo alla gamba di tre centimetri. Dopo la frattura del dito del piede ad inizio stagione, un’altra tegola per il brasiliano.