Home Blog Pagina 8724

Stadio Roma, Zavanella: “La zona della Massimina ha le migliori caratteristiche”

0

Nuovo Stadio RomaGino Zavanella, l’architetto che durante la gestione Sensi progettò lo stadio “Franco Sensi“, è intervenuto ai microfoni di RadioIes, per parlare della situazione stadi in Italia, in particolar modo nella Capitale. Ecco le sue dichiarazioni:

SUGLI STADI DI PROPRIETA’ – “Credo che ce ne sia bisogno, oggi l’Italia ha un parco stadi assolutamente inadeguato e obsoleto rispetto al resto d’Europa e del mondo. Le squadre avevano bisogno di patrimonializzarli e creare il loro stadio a loro immagine per gestirla correttamente, avere i giusti ricavi e dare ai tifosi uno spettacolo in un ambiente adeguato ai tempi che corrono”.
LA ROMA E’ PRONTA? – “Si, tutti i tifosi italiani sono pronti e sicuramente anche la loro minore affluenza seppur leggera è causata dal fatto che probabilmente vedere la partita in HD a casa è meglio che vederla in stadi non adeguati, spesso non coperti e con pochi servizi di accoglienza. La società ha la possibilità di fidelizzare il tifoso. Noi dobbiamo pensare che il giorno della partita è un giorno dedicato alla propria squadra dalla mattina alla sera con possibilità di utilizzare il tempo con servizi e spettacoli come ormai avviene in gran parte d’Europa. L’Emirates ha degli introiti eccezionali, ovviamente dando dei servizi eccezionali”.
UNO STADIO MODERNO – Io nelle ricerche che sto facendo nei miei stadi che sto progettando come quello di Palermo che è pronto alla partenza, vedo che uno c’è bisogno di servizi pubblici, parcheggi, infrastrutture. Credo che questa società che sta facendo quest’indagine sarà avvantaggiata dalla semplicità della stessa”.
LO STADIO ‘FRANCO SENSI’ – “Erano state individuate almeno 6-7 aree che gli esperti avevano vagliato e la Massimina era quella che prestava le migliori caratteristiche. Lavorare ancora sul mio progetto? Io me lo auguro, il mio progetto ad oggi ha in alto a sinistra il marchio della Roma che è stato dato dalla società giallorossa. Non era stato presentato dalla Sensi, ma dalla Roma. Era stata fatta una seria indagine per dare alla Roma il meglio, quindi io e tutti quelli che ci hanno lavorato hanno scelto la migliore opzione e credo che valga la pena riprenderlo in esame e non buttarlo. Se ho mai incontrato i nuovi soci americani? No, non ho avuto nessun onore e piacere, non c’è mai stato nessun contatto, ma ho incontrato Fenucci e Baldini”.

Roma-Genoa, Gilardino: “Venderemo cara la pelle”

0

Roma-Genoa: Alberto Gilardino dalle pagine del sito della società ligure ha parlato della sfida di lunedì sera. Ecco le parole dell’attaccante: “Contro una Roma che già quest’anno può ambire a posizioni importanti e a mio giudizio, se daranno il tempo a Luis Enrique di lavorare senza troppe pressioni, potrà presto lottare per traguardi davvero ambiziosi. Lo spagnolo è un tecnico moderno e preparato. Detto questo, ho visto il nostro gruppo carico e a Roma andremo a vender cara la pelle”.

Roma-Genoa, Carvalho: “I giallorossi hanno grandi campioni brasiliani, come Marquinho”

0

Roger Carvalho, difensore del Genoa, attraverso il sito ufficiale della società ligure ha parlato del monday night contro la Roma: “Grandi campioni, con grande passato e presente! Cicinho, Juan e Taddei sono nomi di primo piano, come Simplicio, con tanti anni di esperienza in serie A. Nella Roma gioca poi un amico, Marquinho, lui è molto forte, avversario quando era nella Fluminense. Come sto? Sono agli inizi della mia esperienza, sto imparando tanto e so che devo lavorare ogni giorno come se fosse il primo. Mi sono messo a imparare la lingua perché sarà utile, l’ambientamento avviene anche attraverso passaggi così”. 

Conferenza stampa Luis Enrique: “Stiamo migliorando da tanti mesi. La truffa? Dispiace coinvolga persone con cui lavoro”

0

Dal ‘Fulvio Bernardini’ di Trigoria la conferenza stampa integrale di Luis Enrique a due giorni della sfida contro il Genoa, lunedì alle ore 20,45.
GENOA“Non so che partita sarà, il nostro rendimento dipende anche dall’avversario. Mi aspetto una partita difficile ma non c’è mai una gara semplice. Abbiamo sempre l’opportunità di andare in campo avversario con il pallone. In ogni partita ci sono decine di palloni che gli avversari ti prendono e devi recuperarli. Stiamo iniziando a migliorare questo rendimento, ma c’è sempre la stessa idea. Avere il pallone 90 minuti e recuperarlo velocemente. E per farlo devi avere una struttura che costruiamo ogni settimana”.
MIGLIORAMENTI – “Io vedo un miglioramento da tanti mesi. Una sconfitta non cambia il mio modo di pensare. I risultati sono importanti, lo so da quando sono nato, ma continuo a vedere miglioramenti. Non si vince senza soffrire”.
VINCERLE TUTTE – “Io sono concentrato a vincere contro il Genoa. Il resto non mi interessa. E’ bellissimo avere questa voglia, ma non voglio essere distratto. E’ la partita col Genoa la più importante”.
I FALSI DOSSIER – “E’ un tema che sta in magistratura, non voglio e non posso parlare di questo. E’ brutto, bruttissimo, mi dispiace che sia con persone con cui lavoro. In Spagna non è mai successo questo ma potrebbe succedere”.
TOTTI E PJANIC – “Sicuramente saremo 11 in campo e 18 per la partita. Gli infortuni ci sono e non deve essere un problema per una squadra come la Roma”.
STEKELENBURG – “Ha fatto una parte dell’allenamento, è a disposizione”.

Sportweek – Borini: “Scusate vado di fretta”

0

Fabio Borini si racconta. Il giovane attaccante, capace di conquistare a suon di gol un posto fisso nella Roma, potrebbe essere la rivelazione dei prossimi Europei. Il Ct Prandelli, infatti, più volte ha avuto modo di esprimersi positivamente sul ragazzo. Della sponda giallorossa della Capitale è diventato un idolo anche per quello che c’è intorno alle sue reti come, ad esempio, le esultanze con la mano a mo’ di coltello fra i denti («È il mio manifesto di vita: non mollo mai»). Ecco alcuni estratti dell’intervista:
IL MESSAGGIO DI BORINI AI GIOVANI – «Dico loro di non preoccuparsi se si sentono impazienti. Perché se a volte l’impazienza può essere un problema, in quanto ti porta ad aver fretta, è anche sinonimo di voglia: una spinta ad arrivare il prima possibile il più in alto possibile».
LA FORTUNA NEL CALCIO – «Non è che ne abbia avuta tanta. Diciamo che ho avuto la fortuna di fare le scelte giuste. L’ultima, lasciare Parma dopo due mesi per la Roma».
LA SCELTA DI BORINI – «Ho scelto Roma perchè la società stava costruendo una squadra giovane, con un allenatore giovane, dalla mentalità e dal gioco poco italiani. Si vede cheLuis Enrique è stato al Barcellona: ama attaccare. E non è il classico tecnico di casa nostra che si affida ai vecchi perché dei giovani non si fida. In Italia si ha paura che in campo sbaglino, perché il coraggio non viene perdonato, senza risultati».
Sportweek 

Renga: “Truffare la Roma? Io dormo tranquillo”

0

Roberto Renga, nell’occhio del ciclone per l’inchiesta avviata dalla Procura di Roma che lo vedrebbe iscritto nella lista degli indagati  per tentata truffa ai danni della As Roma e di Baldini, replica attraverso le frequenze di Radio Radio in merito alla questione: “Io vado a dormire tranquillo, non mi è mai venuto in mente di usare la mia professione se non per motivi professionali” – spiega l’editorialista de Il Messaggero – “Non ho mai pensato di truffare la Roma. Ero abituato a finire sui giornali per altri motivi. Il mio nome è finito solo su una testata. Quello che è realmente accaduto si saprà al momento del dibattimento“.

Allenamenti Roma – Capitan Totti e Pjanic svolgono differenziato. Stekelenburg in gruppo

0

Da Trigoria – Marco Calò

Continua la preparazione della Roma in vista della sfida di lunedì contro il Genoa. Luis Enrique non potrà contare sugli indisponibili N. Burdisso, Juan e Pjanic. Quasi certa l’assenza di Capitan Totti. Da verificare le condizioni di De Rossi.

Ore 11.05 – Il gruppo fa il suo ingresso in campo ed inizia con il consueto riscaldamento. Assente Francesco Totti. Presente Maarten Stekelenburg.

Ore 11.10 – Nicolas Burdisso fa alcuni giri di campo e per la prima volta usa il pallone. Totti entra con Vito Scala sul campo C per svolgere differenziato. Assente Pjanic.

Ore 11.30Luis Enrique mischia le carte nelle prove tattiche: Borini e Lamela da una parte con Perrotta trequartista mentre Marquinho, dall’altra parte, agisce alle spalle di Bojan Krkic e Osvaldo.

Ore 11.40 – Ragnatela di passaggi da parte dell’attacco con la difesa che cerca di interrompere la trama di passaggi. Come terzini Luis Enrique prova Rosi e Taddei.

Ore 11.48 – Squadra a colloquio con Luis Enrique.

Ore 11.50 – Esercitazione tattica con la difesa che deve respingere gli attacchi in inferiorità numerica.

Ore 12.00 – Anche Pjanic fa il suo ingresso in campo per svolgere un lavoro differenziato.

Ore 12.10 – Il tecnico spiega i movimenti difensivi a Kjaer, mentre Stekelenburg rientra negli spogliatoi.

Ore 12.15 – Nella consueta partitella Luis Enrique sta provando Greco insieme a De Rossi e Gago e il trio offensivo composto da Borini, Lamela e Bojan Krkic.

Questi gli schieramenti:

verdi: Cicinho, Kjaer, José Angel, Taddei, Lamela, De Rossi, Greco, Gago, Lamela, Bojan Krkic e Borini;
rossi:
Rosi, Heinze, Cassetti, Osvaldo, Perrotta, Simplicio, Marquinho, Viviani più due componenti della Primavera.

Ore 12.30 – Termina la seduta. Ora la conferenza del mister!

(FINE)

SERIE A: ROMA-GENOA (Stadio Olimpico – 19 marzo 2012 – ore 20.45)

INDISPONIBILI: N. Burdisso e Juan.
IN DUBBIO: Pjanic, De Rossi e Totti.
SQUALIFICATI: /
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Stekelenburg; Rosi, Kjaer, Heinze, Josè Angel; De Rossi, Pjanic, Simplicio; Borini, Lamela, Osvaldo.

Il Romanista – “Vogliamo accontentare i tifosi”

0

«Faremo il meglio possibile per accontentare le richieste della Roma e di conseguenza dei tifosi».

Il giorno dopo il comunicato ufficiale del club, che ha conferito il mandato di advisor alla Cushman & Wakefield LLP, parla Clara Zanussi, responsabile dell’ufficio stampa della azienda di real estate incaricata di trovare l’area migliore per il futuro stadio giallorosso. «Abbiamo appena firmato il mandato con la Roma e ci stiamo mettendo al lavoro per individuare l’area più adatta»dice la Zanussi a Rete Sport -. «Per ora non posso dire molto perché abbiamo appena cominciato a lavorare e si tratta di un incarico importante e a lungo termine». Parole che hanno reso più ottimista il tifoso romanista, fino a due giorni fa ancora molto scettico sulla possibilità di avere uno stadio tutto suo.

Ora c’è l’advisor, ci sono le date, verrà compilata una prima lista di siti edificabili entro 15 giorni. Si parla di Tor Vergata, Massimina, Tor di Valle, Casal Monastero e Ipogeo degli Ottavi. Tra queste, Tor di Valle è quella che sembra avere i requisiti migliori. Non però secondo l’onorevole Pierluigi Fioretti, esponente de La Destra e Presidente della Commissione speciale Roma Capitale. «Ho visto con i miei occhi il plastico riguardante la realizzazione di un prestigioso complesso residenziale sull’area di Tor di Valle»spiega a Radio Manà Sport– «che è stata recentemente acquistata da un importante costruttore romano. Dunque escludo categoricamente che a Tor di Valle possa essere realizzato anche un impianto come lo stadio, che per cubatura non potrebbe mai essere inserito all’interno di questo progetto». Quindi Fioretti ha scelto. A Tor di Valle, dice, non si farà. Curioso, però. Non dovrebbe essere la Cushman ad occuparsene? Si potrebbe leggere in queste dichiarazioni un tentativo della politica romana di provare a indirizzare la scelta. Scelta che spetta solo alla Roma, consigliata appunto dalla Cushman. Fioretti, comunque, va oltre. Dà anche dei consigli all’advisor. «Credo che su Roma ci siano diverse aree che anche in base alla previsione del piano regolatore possano essere destinate ad un’opera urbanistica del genere, due di queste sono: l’area di Casal Monastero, tra Torraccia e Centrale del Latte, dove tra l’altro tra due anni arriverà anche la coda finale della Metro, oppure l’area dell’Ipogeo degli Ottavi». Ci risiamo. […]
Il Romanista – P. A. Coletti  

Corriere dello Sport – Primavera, turn over con l’Ascoli e cresce l’attesa per la Juventus: già 5.000 i tifosi sicuri all’Olimpico

0

Il pensiero è già all’Olimpico e alla finale di ritorno di Coppa Italia. Anche quello dei tifosi, visto che ieri, nella prima giornata dedicata alla distribuzione gratuita dei biglietti per la sfida con la Juventus di giovedì prossimo, nei Roma Store sono stati consegnati già 5.000 tagliandi. Ma Alberto De Rossi non vuole distrazioni. La sua Roma contro l’Ascoli sarà chiamata all’ennesima prova di maturità per respingere l’attacco al primato della Lazio. I biancocelesti, staccati di due punti e impegnati nell’anticipo di mezzogiorno contro il Gubbio penultimo in classifica, faranno di tutto per mettere pressione ai giallorossi. La pressione però per la squadra di De Rossi ha i colori bianconeri e non sono solo quelli dell’Ascoli. Il riferimento è al bianconero della Juventus che giovedì sera allo Stadio Olimpico cercherà di rimontare l’1-2 maturato a Torino e di impedire alla Roma di conquistare la Coppa Italia. Un obiettivo troppo importante per non pensarci e per non risparmiare qualche giocatore in vista del traguardo.

Nella lista dei convocati di Alberto De Rossi, per esempio, mancano parecchi giocatori importanti. Viviani e Piscitella anche ieri si sono allenati agli ordini di Luis Enrique e lo faranno con tutta probabilità anche oggi. Oltre a loro guarderanno la gara con l’Ascoli dalla tribuna del Campo Agostino Di Bartolomei anche Matteo Ricci, Nego, Ferrante e Ciciretti. Nessun infortunio in particolare per loro, ma solo una scelta tecnica dettata dai tanti impegni ravvicinati. Il turn-over potrebbe riguardare anche alcuni degli uomini convocati, soprattutto per quanto riguarda la zona centrale di difesa, dove sia Rosato che Carboni si candidano a sostituire i titolari Orchi e Barba.
Corriere dello Sport – R. Loria

Gazzetta dello Sport – Stekelenburg gioie e dolori “Ma saremo vincenti”

0

Nella loro prima sessione di mercato, gli americani hanno pagato tre portieri, uno per arrivare e due per andarsene. Un milione e mezzo per Doni, 6,35 per Stekelenburg: costo del cartellino per il secondo, dell’incentivo all’esodo per il primo, per fargli accettare il Liverpool, mica l’Akragas. Julio Sergioil Lecce (in prestito) lo ha accettato senza tutte quelle storie, ma lì l’incentivo è servito per la società, un contributo sull’ingaggio.

E secondo i numeri il miglior portiere della Roma quest’anno è Lobont, che faceva da terzo ai due pagati per andare via.

Paura in allenamento L’anno prossimo non ci saranno questi problemi: per ora e probabilmente per caso Lobont prende meno gol (0,66 a partita, contro 1,31), ma nessuno discute il valore, il carisma e la statura internazionale di Stekelenburg. Che ieri ha interrotto l’allenamento per una distorsione alla caviglia sinistra,ma dovrebbe recuperare in tempo (oggi gli esami). Lui che si è detto “fiducioso nel progetto”, perché “con Luis Enrique si può fare strada“, ha spiegato a Mediaset, nella trasmissione XXL che andrà in onda stasera su Italia 1.

Dipenderà anche da lui: la Roma lo ha preso per non doversi porre il problema portiere per parecchi anni, al limite quello del secondo. In estate non ci sarà neanche quello: Lobont a Palermo ha dato il suo contributo al ritorno alla vittoria, e non è la prima volta. Tutti gli allenatori hanno sempre apprezzato la sua capacità di fare gruppo, il rapporto con Stekelenburg è eccellente: sono stati a lungo compagni all’Ajax, quando l’olandese è arrivato a Roma il romeno gli faceva da interprete. Il suo contratto scadrà nel 2013, ha 34 anni, era arrivato per fare il terzo, e se gli proponessero di farlo di nuovo non si farebbe certo problemi.

Grande affiatamento Resta Curci, tornato a Roma per 500 euro per metà cartellino, visto che la Sampdoria non voleva pagare il suo ingaggio in B (1,5 milioni lordi: un bel favore), preferendogli il 24enne nazionale argentino Romero (e qui il favore è stato ricambiato, perché la Roma lo aveva bloccato prima di prendere Stekelenburg, e si dice rischiasse di pagare una penale). Dopo 103 presenze negli ultimi tre campionati Curci si è ritrovato a fare il terzo, non è riuscito ad andare via a gennaio, ma ha accettato la situazione. Sta lavorando col suo vecchio maestro, Franco Tancredi, soddisfatto del materiale umano a sua disposizione: “Mai visti tre portieri così affiatati, che vanno d’accordo anche fuori dal campo“. Lo scorso anno, tra Doni e Julio Sergio, le cose andavano ben diversamente. E la Roma chiuse con 52 gol presi: delle tre retrocesse, solo il Bari fece peggio.
Gazzetta dello Sport – Francesco Oddi

 

Il Messaggero – Falsi dossier contro Baldini, scatta l’inchiesta della procura

0

Un’attività di dossieraggio nei confronti del direttore generale dell’As Roma Franco Baldini.

La denuncia a carico di quattro persone, giornalisti e collaboratori di diverse testate che avrebbero creato un falso dossier ai danni di Baldini e dell’As Roma, ha già portato la Digos a svolgere una serie di accertamenti e di perquisizioni. L’inchiesta, coordinata dal procuratore reggente Giancarlo Capaldo, ha fatto in fretta molti passi in avanti, dopo un esposto presentato in questura soltanto alcune settimane fa negli uffici della Digos. Gli indagati avrebbero tentato di vendere informazioni inventate ad alcuni organi di stampa su presunti affari privati e su interessi del manager Franco Baldini, legati alla compravendita dei giocatori.

E persino su suoi presunti rapporti con la massoneria. Per ora, dai primi accertamenti, è emerso anche il nome di Mario Corsi, ex Nar, conosciuto come «Marione», voce della radio sportiva «Centro suono sport», già condannato nel 2010 per alcune affermazioni offensive nei confronti di un giocatore della Juve. Così proprio uno dei commentatori radiofonici più popolari tra i giallorossi sarebbe coinvolto nell’attività ai danni della squadra. Le perquisizioni e le acquisizioni di documenti sono state eseguite nei giorni scorsi e hanno confermato l’ipotesi della denuncia: negli appartamenti e nei luoghi di lavoro dei giornalisti sono stati ritrovati i dossier, confezionati per danneggiare Baldini. Adesso la procura sta valutando, altre ipotesi di reato oltre alla diffamazione. […]
Il Messaggero

Gazzetta dello Sport – Roma, quella dell’Olimpico è sfida doppia

0

Ci sono partite in cui si gioca non solo sul campo. I fischi dell’arbitro, in questo senso, fanno solo da contorno, perché cominciano assai prima e terminano assai dopo i 90’. La sfida tra Roma e Genoa, in fondo, è una di queste, visto che gli intrecci di mercato fanno supporre colluttazioni ed armonie di cui si parlerà a lungo.

Palacio & Destro e così ritorna ancor più forte il tam tam che vuole la Roma interessata a Palacio e a Destro del Siena, di cui però i rossoblù detengono metà del cartellino. Se il trentenne argentino già l’estate scorsa è stato obiettivo primario del d.s. Walter Sabatini, l’attaccante dell’Under 21 ha tutte le caratteristiche di prospettiva adatte al progetto di Luis Enrique. Ma non solo, visto che anche la Juve è sulle sue tracce. Capozucca apre “Ovvio che sia un interesse per tutti andare a giocare nella Roma—ha detto ieri il d.s. dei liguri Capozucca a Centro Suono Sport —. Posso dire solo che i rapporti tra Genoa e Roma sono ottimi. E tutto è possibile“.

E Preziosi: “Palacio? Dipenderà da lui. Senza contare che mi avevano proposto anche Luis Enrique“, ha spiegato a Manà Manà. Una cosa è certa: le manovre per un nuovo attacco in casa giallorossa sono in pieno corso, anche perché Bojan sta deludendo. Non è escluso, però, che proprio contro il Genoa possa avere una prova d’appello, anche se — assente Totti (che precauzionalmente, come Pjanic, punta alla sfida col Milan—sulla carta il tridente titolare dovrebbe essere composto da Borini, Lamela e Osvaldo. Nota bene: anche questi ultimi due sono carichi. Il primo non segna in campionato dall’esordio col Palermo (23 ottobre), l’altro nel 2012, complice l’infortunio muscolare di cui è rimasto vittima a gennaio e poi le due giornate di squalifica per l’espulsione di Bergamo, finora non ha ancora segnato.

Disney: ecco l’accordo Accordo imminente (sembra su base triennale) con la Disney. Oggi il d.g. Franco Baldini sarà ad Orlando con Pallotta e l’annuncio dovrebbe arrivare domani. Tenetevi forte: la Roma è pronta ad entrare nel regno dello spettacolo.

Truffa: indaga la procura Cambiando argomento c’è da segnalare come la Procura di Roma abbia aperto un fascicolo per diffamazione e truffa ai danni del club (attraverso una raccolta di dossier) da parte di alcuni protagonisti dell’informazione locale. Sono state fatte alcune perquisizioni e le indagini proseguono.
Gazzetta dello Sport – Massimo Cecchini

Il Romanista – Lamela sarà il vice Totti

0

Con Totti ancora indisponibile, a tre giorni dalla gara contro il Genoa sembra snodarsi il ballottaggio legato al tridente d’attacco.

Nell’allenamento di ieri le prove tattiche per Luis Enrique sono state tante: l’allenatore, nel corso delle esercitazioni, ha provato le diverse soluzioni a sua disposizione stravolgendo più volte i gruppi di lavoro. Durante gli esercizi sulla trasmissione della palla e nella partitella di fine allenamento, Bojan ha fatto coppia con Osvaldo, mentre Lamela ha interpretato il ruolo di playmaker. Ma contro il Genoa il tridente d’attacco dovrebbe essere composto dall’argentino alle spalle di Borini e Osvaldo: schieramento già visto nella trasferta di Bergamo, gara persa per 4-1 dai giallorossi. Lo stesso del secondo tempo di Siena, dove il risultato finale fu 1- 0 per i toscani. Lamela con ogni probabilità verrà schierato nel ruolo di vice-Totti: “Spero diventi il mio erede” aveva detto il capitano sull’argentino.
L’uomo assist decisivo della Roma di Luis Enrique, come a Palermo, sarà schierato al servizio del goleador Borini. “Voglio sempre raggiungere qualcosa in più, tutti i giorni mi prefiggo un nuovo obiettivo” ha detto l’ex Swansea due giorni fa a Roma Channel. Un’ambizione che lo rende praticamente insostituibile per Luis Enrique. In coppia con lui ci sarà Osvaldo, che non segna dal 21 dicembre dello scorso anno. Ancora panchina, dunque, per Bojan, che non è ancora riuscito a convincere il tecnico giallorosso. A centrocampo è stato provato il trio De Rossi, anche oggi regolarmente in gruppo con i compagni, Simplicio e Greco, anche se sembra improbabile che per lunedì sera Luis Enrique rinunci a Gago. In lotta per una maglia da titolare c’è anche Marquinho, in cerca di riscatto, e non solo sul campo. Il brasiliano si prepara all’esordio dal primo minuto all’Olimpico, dove proverà a stupire allenatore, società e tifosi. (…)
Il Romanista – Valentina Vercillo

Corriere dello Sport – Pepito, che tridente con Osvaldo e Totti

0

Ma l’attacco non è il reparto in cui la Roma ha già una certa abbondanza? Domanda lecita. La risposta è sì. Ma allora se il club giallorosso decidesse di dare il via all’investimento-Rossi, chi andrebbe via? Semplice: Bojan Krkic. Giuseppe Rossi, a livello di organico, prenderebbe il posto del giovane attaccante spagnolo, che fino ad oggi, oltre a non essere soddisfatto lui stesso, ha deluso Luis Enrique che lo aveva voluto con sé. L’ingaggio? Non eccessivo, perché Rossi al Villarreal guadagna 2,5 milioni di euro a stagione: alla Roma, per un contratto di quattro anni, ne chiederebbe 3 a stagione, più o meno la stessa cifra che sta per chiedere Gago. Ma ciò che accende la fantasia dei tifosi romanisti, è il progetto tecnico, che vedrebbe la Roma schierata con cinque stelle in campo. (…)

Il calcio di Luis Enrique, quello della scuola catalana, prevede il maggior numero di piedi buoni in campo, anche a scapito di perdere qualcosa nella fase difensiva. Attacco, attacco, attacco: la sintesi dell’ormai famosa  «proposta»  è questa. Massima concentrazione per tutta la partita, lunga fase di possesso che finché il pallone è tra i piedi amici gli avversari avranno molte meno opportunità di creare pericoli, gioco che si sviluppa molto in orizzontale con un giro-palla cui partecipano tutti, portiere compreso. Ecco perché la presenza di un alto tasso tecnico è fondamentale.  «E’ più facile insegnare a difendere a chi è dotato di piedi buoni»  ripete spesso Luis Enrique. Che ha in mente una Roma “a cinque stelle”. Nello schema qui sopra abbiamo ipotizzato come giocherebbe la Roma di oggi – infortunati di lungo corso compresi (Burdisso e Juan) – con Giuseppe Rossi, nel posto dove oggi giocherebbe Borini, che comunque resterebbe una valida alternativa. Progetto impraticabile? Troppi rischi? Forse, ma è così che concepisce il calcio Luis Enrique. Convinto che con la massima attenzione da parte di tutti il risultato positivo sia solo una conseguenza degli schemi di gioco.

Il modello è quello, senza dubbio: il Barcellona. Le differenze però, a parte il valore dei singoli, sono tante. Il tecnico giallorosso ultimamente, con i suoi, preme soprattutto su un tasto: la concretezza in attacco. Perché se delle tante occasioni create se ne finalizza una soltanto, il rischio di pareggiare o perdere sarà sempre molto alto. Ovvio poi, che in fase difensiva bisogna ridurre al massimo gli errori. Come accaduto spesso quest’anno infatti, la fase difensiva della Roma scatta soprattutto dopo un errore in fase di impostazione: a quel punto – scena che i tifosi giallorossi hanno visto più volte – gli avversari sono partiti in contropiede, anche in zona centrale, e hanno trovato ampi spazi, presentandosi a tu per tu con Stekelenburg. La Roma “a cinque stelle”, Luis Enrique ci pensa. E con Giuseppe Rossi sarebbe una squadra molto, molto interessante.

Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci 

Il Tempo – Volevano truffare la Roma americana

0

Nubi dense come la pece tornano ad offuscare i cieli della Capitale. La Procura della Repubblica di Roma sta indagando su una tentata truffa a danno della As Roma. L’inchiesta – sulla quale la società giallorossa non ha voluto dire nulla – sarebbe scaturita da un’attività di ‘dossieraggio‘ svolta in ambienti dell’informazione romana. Stretto riserbo sul materiale all’esame del Procuratore Capo di Roma Giancarlo Capaldo (che non ha preso per niente bene la fuga di notizie), sul quale indaga da circa due mesi dopo una denuncia della società giallorossa per ‘tentata truffa verso ignoti‘. Ma è evidente come le indicazioni portino tutte verso un tentativo di destabilizzazione della nuova proprietàche ha da poco rilevato il club e che sta portando avanti un lento lavoro di risanamento innanzitutto economico.

La As Roma adesso, ‘ripulita’ dalla crisi economica che ne aveva messo in dubbio il futuro non più di qualche mese fa, torna evidentemente a far gola e nel mirino sono finiti i nuovi dirigenti giallorossi. Che in pentola bollisse qualcosa, in città si era intuito già da qualche settimana e la conferma dell’inchiesta aperta dalla Procura ne è solo l’ennesima conferma. Al momento non ci sono nomi iscritti nel registro degli indagati e la denuncia è verso ignoti, ma nei prossimi giorni è probabile che lo stesso Capaldo decida di sentire i diretti interessati: Baldini &Co., che hanno sporto la denuncia, come parte offesa.

Sulla Roma quindi tornano a manifestarsi fantasmi del passato, complici probabilmente anche vecchie alleanze, vetusti volponi che non hanno mai mandato giù l’arrivo dei nuovi proprietari americani e il ritorno di qualche dirigente. E chissà che questo tentativo di attacco non possa essere ricondotto a qualche antica ruggine, o se più semplicemente sia solo il tentativo di rimettere in discussione il futuro della Roma. Probabilmente è solo il primo round di un match, che come in passato rischia di diventare una vera e propria guerra.
Il Tempo – Tiziano Carmellini

Il Romanista – Burdisso: “Totti è come il Papa”

0

È la prima lesione così grave che ho subito, è stata dura.

Ricordo bene il momento dell’infortunio e soprattutto il forte dolore che ho avvertito. Ora sto meglio, e spero di riuscire a tornare ad allenarmi presto con la squadra». Dagli apici della carriera alle delusioni più grandi, il difensore giallorosso Nicolas Burdisso si racconta a 360 gradi in una lunga intervista rilasciata alla rivista sudamericana ‘El Grafico’. E parte dal momento più buio della sua carriera: l’infortunio rimediato il 16 novembre durante l’amichevole tra Argentina e Colombia. “Negli spogliatoi mi hanno dovuto dare un calmante per poter controllare le mie condizioni, provavo un fortissimo dolore. Sapevo che era un infortunio grave, il ginocchio si è letteralmente girato. Mi sono rotto il legamento crociato posteriore, i due menischi, il legamento collaterale interno ed ho rimediato una frattura al piatto tibiale. Una ‘combo’ completa“. (…)
La Roma rimane nella mente e nel cuore di Nico, che sta lavorando duramente per tornare a disposizione di Luis Enrique e compagni di squadra il prima possibile: “Spero di tornare ad allenarmi con il gruppo molto presto“. Leader indiscusso nella difesa quanto nello spoegliatoio giallorosso, Burdisso esalta il connazionale Lamela come farebbe un bravo fratello maggiore: “Mi ha sorpreso, prima di tutto come persona, perché è un ragazzo che ha voglia di imparare. Ascolta ed osserva, con pazienza, è uno tranquillo. Come giocatore invece lo vedo come uno dei migliori per l’Argentina dei prossimi anni. Gli scontri nello spogliatoio con Osvaldo? Queste cose in Italia sono normali ed escono sempre fuori, in Argentina non se ne parla“. E non mancano parole anche per il capitano: “Totti a Roma è un mito, è come il Papa, la gente gli è devota. In questi anni al suo fianco ho conosciuto Francesco, la persona, un leader in grado di esprimere sempre parole di elogio per i suoi compagni“. Ma Burdisso fratello maggiore lo è davvero: “Io e mio fratello Guillermo ci siamo incontrati nuovamente qui a Roma, mi è piaciuto allenarmi con lui e giocare assieme a lui. Per lui certamente non è facile crescere nella mia ombra, e poi era arrivato in prestito per un anno in una situazione difficile per il club: non c’era presidente, la società era in vendita, tutto il contrario di oggi. Ora sta dimostrando il suo valore“.
Burdisso poi passa in rassegna tutti gli allenatori che lo hanno guidato nella sua carriera, ritrovando in Carlos Bianchi il migliore che abbia mai avuto: “È il migliore allenatore, per molti motivi. Principalmente l’aspetto psicologico: ti motivava, si rapportava con te e ti diceva sempre cosa fare in ogni momento, ti faceva sentire parte di un gruppo. Sapeva entrare nella testa dei giocatori e quello che ho visto in Bianchi non l’ho visto più in nessun altro. Mourinho? Per me è il tecnico più preparato e più completo nel calcio moderno: sa motivare i giocatori, mantiene autorità ed ha un carisma unico. Il suo profilo mediatico è unicamente per proteggere la squadra. Io però con lui ho avuto un rapporto un po’ caldo, ma se me ne sono andato dall’Inter è stato comunque per mia scelta“. Poi l’esperienza con Mancini: “Con lui ho avuto diversi scontri, ci siamo presi varie volte, è uno duro anche a parole, lo ricordo dal primo giorno che è arrivato all’Inter“. (…)
Il Romanista – Valentina Vercillo

La Repubblica – Roma truffata stile Totò cronista e speaker indagati

1

Fai presto a dire “progetto”. E hai voglia a spiegar agli americani dove sono finiti. La As Roma sarà anche “bostoniana” ma Roma resta Roma. E passerà del tempo prima che Trigoria si liberi dell’assedio miserabile di questuanti e diffamatori. Dal berciare di certi “opinionisti” (si fa per dire), dal risentimento degli “esclusi” dalla nuova propietà. Storia delle ultime due settimane. Roba stracciona da “soliti ignoti”, risolta da un’indagine della Digos coordinata dal Procuratore capo reggente Giancarlo Capaldo. Alla vigilia dell’ultimo derby, la “ienaPaolo Calabresi viene avvicinato da un giornalista ormai in pensione, Roberto Renga, già “firma” di Paese Sera e Messaggero, portata in palmo di mano dalla vecchia propietà. L’uomo dice di avere documenti in grado di devastare l’immagine pubblica e privata di Franco Baldini, direttore generale del club, e di Mauro Baldissoni, avvocato del cda. Si tratta di “trascrizioni di sms” – farfuglia, mostrando due fogliacci compilati a mano libera da chi sachi – che dimostrerebbero (pensate …) che i due sono massoni (come indicherebbe un umoristico anagramma “tfatriplice fraterno abbraccio) e che, naturalmente, il nuovo gruppo dirigente fa “la cresta” sul calciomercato. La “iena” cui il falso appare macroscopico, registra di nascosto la conversazione. Il nastro finisce alla Digos, dove vengono ascoltati come testimoni, Baldini, Baldissoni e il ds Walter Sabatini. Nella stangata “stracciona”  – accerta rapidamente l’indagine con pedinamenti e testimonianze – Renga ha dei compagni di merenda. Suo figlio Francesco e un paio di voci delle radio libere. Giuseppe Lo Monaco e Mario Corsi, detto “Marione”. Un tipo con un passato neofascista che da anni, usa il microfono come un randello. Ora sono tutti indagati per diffamazione. Mentre la Digos, pochi giorni fa, ha bussato a casa Renga, dove ha recuperato le prove del falso da “soliti ignoti”. Dunque, chi vive a Roma, oggi accenda la radio. Ci sarà da ridere. O da piangere. Dipende dai punti di vista.
La Repubblica – Carlo Bonini

Il Romanista – Terzino sinistro, per la Roma un Mister X sudamericano

0

La Roma ha in pugno un terzino sinistro sudamericano. Il nome è ancora top secret, ma la trattativa condotta da Sabatini in gran segreto sarebbe decisamente avviata. Potrebbe essere il primo rinforzo per la Roma che verrà. Questo non significa che a fine stagione sarà ceduto José Angel. Lo spagnolo, che peraltro a Trigoria è segnalato in crescita e che a Palermo è tornato a convincere e sarà uno degli osservati speciali di questo ultimo scorcio di campionato. In ogni caso, ben difficilmente la Roma se ne priverà a giugno. Anche perché correrebbe il rischio di dover iscrivere a bilancio una minusvalenza.

Oltre a un laterale sinistro, la Roma lavorerà poi per prendere anche un laterale destro, un centrale di difesa, un centrocampista e un attaccante. Due nomi che sempre più insistentemente si stanno accostando alla Roma in questi giorni sono quelli dei genoani Palacio e Destro, 19 reti in due in questo campionato. Il d.s del Grifone, Stefano Capozucca, commenta così a Centro Suono Sport la possibile trattativa con la Roma: «Palacio? Posso dire che i rapporti tra Genoa e Roma sono ottimi, tutto è possibile». Quanto all’Under 21 Mattia Destro, che ora è in comproprietà con il Siena, Capozucca spiega: «Ovvio che sia un interesse per tutti andare a giocare nella Roma. È un’ambizione per tutti. Noi ora non parliamo di mercato, ma siamo concentrati su una posizione di classifica che non ci fa stare tranquilli».

Anche il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, non chiude all’ipotesi di un mercato sull’asse Genova-Roma. «Lo scambio Palacio Borriello è fantacalcio perché noi un attaccante come Gilardino ce l’abbiamo. Se Palacio rimarrà – avverte a Radio Manà Manà Sport 24 – dipenderà solo dalla sua volontà. Se vuole andare via, sapete che non trattengo nessuno. Lui sa i sacrifici che abbiamo fatto per lui». Ma Palacio sa anche quanta stima abbiano i dirigenti della Roma per lui. Quanto a Destro, la punta ha già dichiarato la sua disponibilità a un trasferimento in giallorosso: «Se Borini mi ha consigliato a Luis Enrique – ha rivelato a Sky Sport- è perché è un mio grande amico. Roma è una grandissima piazza e con lui mi troverei benissimo».

Il Romanista – G. Dell’Atri

Corriere dello Sport – La Roma apre a Rossi

0

I suoi complimenti non sono caduti nel vuoto. Anzi. E così la Roma ha deciso di farci un pensierino, anche qualcosa di più. Perché gli elementi sono tanti, tutti molto validi: il club giallorosso apre a Giuseppe Rossi. L’attaccante italiano di proprietà del Villarreal è considerato l’ideale, uno dei «giocatori di alto livello»  di cui aveva parlato il direttore sportivo Walter Sabatini un mese fa. Nato in America, figlio di una cultura sportiva come quella inglese, da cinque anni alle prese con un calcio che è quello che Luis Enrique ha portato nella Capitale: sono solo alcuni dei fattori che possono portare la Roma a fare lo sforzo economico che serve. Pareri favorevoli a Trigoria, dirigenziali e tecnici.«Amo il gioco giallorosso, palla a terra, possesso, tecnica e schemi ad alta velocità. Il vero manifesto del calcio» . L’elogio di Pepito , uno dei tanti che la Roma ha incassato da quando ha intrapreso il nuovo percorso, è chiaro. E allora ecco perché e come si sta pensando di entrare in azione per portare il mancino in giallorosso.

Giuseppe Rossi è nato 25 anni fa in America, a Teaneck, in New Jersey. No, la stessa provenienza dell’attuale proprietà della Roma non è un elemento utile all’affare: è solo una coincidenza. Ma una base vera, solida, da cui partire, è sicuramente l’età. Rossi è abbastanza giovane e allo stesso tempo appartiene a quella fascia d’età, la cosiddetta fascia media, che nei componenti dell’attuale gruppo di Luis Enrique scarseggia. Giovane e già esperto allo stesso tempo: il mix ideale. Poi le caratteristiche tecniche. Altro che «giocatore di livello». Rossi è un vero e proprio top-player, uno in grado di fare la differenza, uno che solo l’estate scorsa è stato seguito da club del calibrio di Barcellona e Juventus. Cresciuto nelle giovanili del Parma, che lo aveva portato in Italia nel 2000, a soli 17 anni si è trasferito in Inghilterra, al Manchester United. E proprio lì, in uno dei migliori club al mondo, ha fatto colpo su Alex Ferguson, che lo ha lanciato nel panorama del grande calcio. Sei mesi di prestito al Newcastle e il resto è storia recente. La salvezza con il Parma di Ranieri nella seconda parte della stagione 2006-2007 e il passaggio dallo United al Villarreal per 11 milioni. E da allora, cinque stagioni di calcio spagnolo, lo stesso che ha trionfato all’Europeo del 2008 e al Mondiale del 2010, lo stesso caro a Luis Enrique.

L’unico vero ostacolo, potrebbe essere rappresentato dal prezzo del cartellino. Ecco perché la Roma è chiamata ad uno sforzo importante. Minore, comunque, di quello che avrebbero dovuto affrontare Barcellona e Juventus l’estate scorsa, quando la richiesta del Villarreal era arrivata fino a 30 milioni di euro. Oggi però, è tutta un’altra storia. Primo perché Giuseppe Rossi è fermo dal 26 ottobre dello scorso anno, quando nella partita contro il Real Madrid si è rotto il legamento crociato del ginocchio destro. E secondo perché il Villarreal, a 12 partite dalla conclusione della Liga, è quart’ultimo, con soli tre punti di vantaggio dalla posizione che significa retrocessione (il Racing di Santader e lo Sporting di Gijon sono dietro a quota 24). Impossibile che un club che sta lottando per non finire in Segunda Division, possa chiedere ancora 30 milioni per un giocatore che ha praticamente saltato tutta la stagione. Giuseppe Rossi sta inseguendo il sogno di giocare il prossimo Europeo:  «Sarebbe bello fare come Totti nel 2006…» . Prandelli lo tiene in considerazione, ma bisognerà vedere come procederà il piano di completo recupero. Il pensiero della Roma? Con venti milioni, anche qualcosa in meno, può arrivare un giocatore di quelli che fanno sognare un futuro da protagonisti.

Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci 

Oggi alle 12:30 la conferenza di Luis Enrique

0

Luis Enrique incontrerà i giornalisti oggi, sabato 17 marzo 2012  alle 12.30, nella consueta conferenza stampa prima del match contro il Genoa, che a differenza del solito avverrà due giorni prima della partita, in programma lunedì 19 alle 20.45 allo stadio Olimpico. Lo comunica la società tramite il proprio profilo Twitter.