Ranieri in conferenza stampa

Ha cambiato idea sull’obiettivo Champions? Perché Ghisolfi ha detto altro…
«Ghisolfi? È un tirchio, ha messo due euro. L’obiettivo ora è quello di fare bene contro una squadra meravigliosa. Sabato. Chi è che mi ha ripreso? Volevo vedere se eravate attenti”.

È rimasto sorpreso dalla sistemazione del Verona?
“Quando gli avversari cambiano, devi essere pronto a correre ai ripari, perché altrimenti hai una falla nella tua difesa. Allora abbiamo detto a Baldanzi di allargarsi, perché aveva il compito di stare vicino all’avversario e poi attaccare il centrale. A un certo punto, visto che non riuscivano a far arrivare palla al play, si sono messi a quattro e abbiamo fatto scendere il terzino. A quel punto Angeliño era a metà tra due posizioni e allora ho detto a uno che era più vicino a me di mettersi largo, in modo da darci una mano e attaccare poi alle spalle tra il terzo e il quinto”.

Ci può parlare del colloquio con i Friedkin?
“Non parlo, mi dispiace. Basta con un discorso trito e ritrito, non lo voglio affrontare. Parliamo della partita, parliamo dell’obiettivo che abbiamo davanti, che è importante. Mi dispiace”.

Cosa manca per chiudere le partite dopo l’1-0?
“Intanto è meglio vincere 1-0, che non è facile. Quando arrivi dalle ultime partite, non c’è niente di facile, non c’è niente da dire ‘oggi incontro facile, processo lineare’, no. Sono tutte difficili. Ve l’avevo detto ieri quanto sarebbe stata dura, perché il Verona è uno schiacciasassi: gioca sempre in avanti, ti viene a fare contropressing, ha due punte super veloci, ci ha messo in difficoltà. Io sono contento della prova dei miei giocatori perché mi hanno seguito alla lettera. Siamo stati bravi, pragmatici, rapidi nel pensare. C’è stato il gol, ed è stata una cosa meravigliosa: c’è stato quel cambio di gioco di Cristante che ha trovato Soulé sull’esterno opposto. L’uno contro uno, è riuscito a saltare anche il portiere e ha messo il pallone dentro. Queste sono le cose che mi fanno piacere: quando vedi che i giocatori capiscono che l’allenatore li sta mettendo in guardia. Perché sai, è facile dirlo, glieli fai rivedere, mostri i filmati… Ma era una partita tosta, il Verona in questo momento è una brutta gatta da pelare. E sono contento per questo, perché i ragazzi mi hanno seguito alla lettera”.

Dopo il derby ha parlato di mancanza di verticalizzazioni. Può bastare la Roma di oggi per le prossime partite?
“Non lo so, per questo ho detto che sarà difficilissimo. Abbiamo fatto quello che tutti si aspettavano da noi, proprio per questo non era facile trovare la profondità. Ci abbiamo provato in tutti i modi, anche mettendo qualche palla lunga che magari non aveva tanto senso, ma serviva per non farci prendere in contropiede. Loro aspettavano la palla corta per entrare uomo su uomo, prendere palla e ripartire. E questo gliel’abbiamo concesso poche volte. Per questo sono molto contento: i miei hanno preso meno botte. Non è che il Verona volesse fare male, ci mancherebbe, ma va anche considerato che è la squadra più fallosa del campionato, quella con più ammonizioni e con più cartellini rossi. Tutto questo ti dice che tipo di squadra hai di fronte. In più, sono in un gran momento di forma, giocano in verticale, sono veloci. A parte un contropiede nel secondo tempo — che però è finito in fuorigioco, e si era visto chiaramente dalla mia posizione — non gli abbiamo concesso quasi nulla. E questo significa che abbiamo fatto davvero una grande partita”.

A che livello sono le energie psicofisiche?
“Giochiamo con un’altra leggerezza, e questo significa che lo stato di forma era ottimo. Forse anche le squadre avversarie volevano giocare di più. Adesso, come ho detto, non c’è più da scherzare: tutti siamo alla ricerca di punti. Quello che posso commentare è che noi fisicamente stiamo bene, perché altrimenti non riesci a tenere questo ritmo contro una squadra come il Verona, né contro la Juventus né contro la Lazio. Certamente, forse non tutti sono al top della forma, perché lo stato di forma dipende sia dall’aspetto fisico che da quello mentale. Forse qualcuno è stanco anche mentalmente. L’ho detto ieri: devo stare attento a dosare bene le forze di ognuno, perché magari qualcuno fa bene il primo tempo e cala nel secondo, oppure viceversa. E io devo tener conto di tutte queste cose”.