Il Messaggero (A. Angeloni) – Lo manda Francesco Totti, che lo ha preso (come Volpato) nella sua scuderia, poi Riccardo si farà da solo. Riccardo è Pagano, classe 2004, di Tivoli, gioca nella Primavera di Federico Guidi, con cui lo scorso anno ha segnato 15 reti. Trequartista, doti offensive, senso dell’assist e del gol, ad Albufeira José lo prova anche come mezz’ala. Prospettive? Buonissime, ma andiamoci piano: ha solo 19 anni.

Che sensazioni ha?
” È un’emozione bellissima stare qui, cerco di rubare qualche segreto ai miei compagni. Rubo con gli occhi. sta andando bene”.

Sembra di avere una buona personalità.
“Cerco di essere libero, senza la paura di sbagliare. Così riesco a dare il meglio. Mou lo ascolto, ci lascia liberi di giocare”.

Cosa cambia rispetto alla Primavera?
“Il ritmo. Devo ancora prenderlo, sono alle prime uscite”.

Suggerimenti da Totti?
“Mi sta sempre vicino, ci sentiamo, mi invita a fare le cose che so fare senza paura”.

Il suo modello di calciatore, Totti a parte?
“Dentro la Roma ci sono molti da cui posso imparare. Ma come ho detto in altre occasioni, mi piace la mentalità che ha Cristiano Ronaldo, è un riferimento sotto questo aspetto. E posso imparare molto”.

Assist o gol?
“Segnare è bellissimo. Provo a fare il meglio, in qualsiasi forma, l’importante è che le giocate servano alla squadra”.

Cosa le dice Mourinho durante gli allenamenti?
“Niente di particolare, si rivolge a me come agli altri. Poi mi invita a essere me stesso”.

Si aspettava la chiamata della prima squadra?
“No, ma lo speravo. Poi è arrivata e sono molto contento”.

Le piacerebbe andare a fare esperienza altrove o magari fare il percorso di Bove?
“Vorrei continuare a stare qui. Penso sia il modo migliore per crescere”.