Se prima del weekend appena passato le strade della Roma e di Osvaldo erano destinate a dividersi, con buona pace di entrambe le parti, non può bastare il gol segnato al Torino per far sì che a Trigoria vengano rivisti i piani di mercato. Troppi episodi di indisciplina e nervosismo hanno caratterizzato le due stagioni dell’italo-argentino nella Capitale. L’ultimo al Fulvio Bernarini, nel corso della settimana che ha portato alla trasferta in Piemonte, quando con Burdisso Osvaldo è stato protagonista di un acceso diverbio iniziato in campo e proseguito negli spogliatoi. Un duro intervento in partitella del difensore ha mandato su tutte le furie il numero nove, che per tutta risposta ha ricevuto dal connazionale un rimprovero per la scarsa applicazione, mostrata praticamente da quando è iniziato il girone di ritorno. Una strapazzata che ha sortito gli effetti sperati, e dopo il gol abbracci e pacche tra i due per spazzare ogni polemica. Ora all’orizzonte c’è il ritorno di coppa Italia con l’Inter, match a cui Osvaldo non potrà prendere parte perché dovrà scontare l’ultimo dei 3 turni di squalifica stabiliti dal giudice sportivo in seguito alla deprecabile gomitata rifilata all’atalantino Matheu nell’ottavo di finale giocato a dicembre. Stavolta, però, l’attaccante è rimasto col gruppo: a Novarello, dove la squadra si è trasferita da Torino per preparare la gara del Meazza, c’è anche lui. Nessuna viaggio: né Londra, dove ha trascorso una giornata in dolce compagnia proprio mentre i suoi compagni giocavano il derby, né Praga, andando a ritroso, visitata con la nuova compagna a febbraio con tanto di foto su twitter, episodio che scatenò perfino la reazione congiunta delle sue due ex. Con un altro compagno argentino, Lamela, si contano altri due episodi che testimoniano lo scarso livello di autocontrollo di Osvaldo: lo scorso anno negli spogliatoi di Udine l’ex Espanyol colpì al volto il giovane talento, fatto che costrinse la società a sospenderlo per una giornata, mentre nel campionato attuale, in casa della Juventus, è stato sufficiente un passaggio sbagliato, e qualche parola brusca, per accendere l’ira. Non va meglio con i tifosi, da cui ha ricevuto fischi e qualche colpo di troppo sulla carrozzeria della sua vettura . Non sarà il prezzo del cartellino, e forse neanche l’ingaggio; Sabatini dovrà essere bravo a vendere il carattere di un giocatore che alla Roma, appena due anni fa, è costato 18 milioni, ma ora per un’eventuale separazione al termine del campionato nessuno si strapperebbe i capelli.
Umberto Ruggeri