Improvvisamente è allarme a Trigoria. Non per il rendimento fiacco e discontinuo della Roma. E nemmeno per il terzo posto di nuovo lontano. A creare apprensione e tensione sono i muscoli che quotidianamente cedono e gli arbitri che fischiano contro (è di ieri la presa di posizione ufficiale del diesse Sabatini, mossa inedita per il nuovo corso). La sconfitta di San Siro, la tredicesima stagionale, lascia insomma più strascichi del previsto. Si allunga la lista degli infortunati e, secondo il club giallorosso, dei torti. La preoccupazione, nel giorno della ripresa degli allenamenti, è tutta per il nuovo stop di Osvaldo. Dopo Milano, nessuno aveva messo in preventivo che si fermasse anche l’italoargentino. E invece pure lui non è sceso in campo: fastidio agli adduttori (prima diagnosi: lieve contrattura) da tenere sotto controllo nei prossimi giorni. Si spera che sia solo un affaticamento (è quanto spera lo staff medico), dovuto alle brutte condizioni del terreno di San Siro. Che è poi il problema di Totti. Il capitano ha sofferto, come altri compagni, per il fondo scivoloso: l’ecografia a cui si è sottoposto ha però escluso lesioni. In un paio di giorni dovrebbe riprendere a lavorare. Come Osvaldo.
Gli esami strumentali hanno invece confermato l’entità dell’infortunio di Borini: è una lesione di primo grado ai flessori della coscia sinistra. Così l’ex Chelsea dovrà star fuori almeno quindici giorni, ma potrebbe anche aver bisogno di più tempo per recuperare, cioè fermandosi per tre settimane. Borini, a fine 2011, è stato bloccato da una ricaduta (aveva forzato, per anticipare il rientro). Sembra scontata la convocazione di qualche giovane della Primavera, a cominciare da Piscitella (è con l’Under 19, fino a domani) e Tallo. Senza le due punte che hanno realizzato più gol, Borini è a quota 10 (9 in campionato e 1 in Coppa Italia) e Osvaldo a 9 (nessuno nelle coppe), il reparto offensivo risulta dimezzato. Quasi quanto la difesa, dove l’emergenza è sicura: convalescente Burdisso, infortunato Juan e squalificato Heinze. Dietro, accanto a Kjaer che è in chiara difficoltà, dovrà per forza giocare De Rossi. Troppo affollata, comunque, l’infermeria (pure Lobont è out: gli esami hanno evidenziato una distorsione al ginocchio sinistro con lesione al legamento collaterale mediale, la prognosi è di quattro-sei settimane). I dirigenti si chiedono che cosa sta accadendo dall’inizio della stagione: sono già 18 gli infortuni muscolari (se Osvaldo non giocasse contro il Novara, sarebbero 19) e sono 14 i casi in cui il guaio è ai flessori (l’ultimo è Borini). La questione sarà approfondita con tecnici e medici: la società vuole capire se certi imprevisti dipendono dai campi di Trigoria o dalla preparazione fisica.
Il Messaggero – Ugo Trani