Corriere dello Sport – Osvaldo, la garanzia dell’ex

Mezz’ora a Siena, dieci giorni fa. Poi, domenica scorsa, settanta minuti contro il Parma. E’ ripartito così Osvaldo. La lesione muscolare accusata in allenamento il 4 gennaio, quando durante la partitella provò un colpo di tacco, è ormai alle spalle. L’italoargentino ha dovuto saltare 6 partite in questo. Il ritorno a Bergamo lo riporterà agli inizi della sua carriera Una motivazione in più per ritrovare il gol inizio di 2012 […].

MOTIVAZIONE – Osvaldo domenica ripartirà titolare, contro la sua prima squadra italiana. Nel gennaio del 2006 infatti, fu scelto dall’Atalanta di Colantuono e acquistato dall’Huracan. In quella metà di stagione, in serie B, l’attaccante giallorosso giocò solo 3 partite, segnando un gol. E domenica cercherà proprio il ritorno alla rete, che manca dal 21 dicembre dello scorso anno. Facile, per lui, quando di fronte c’è una squadra in cui ha giocato. Dei 7 gol messi finora con la Roma, sono due quelli dell’ex: uno proprio all’Atalanta, nella gara di andata, quando segnò il 2-0 (pallonetto di sinistro su Consigli in uscita e appoggio di destro in rete), l’altro
I suoi amici in Spagna: «Ha una grande voglia di aiutare la Roma nella corsa Champions a cui crede molto»
è l’ultimo, segnato al Bologna, sempre valido per il 2-0 giallorosso (tiro potente dal limite dell’area). Con la Fiorentina, come detto, Osvaldo non c’era per scelta della Roma. Ma contro il Lecce, altra sua ex, il gol l’aveva fatto eccome: una rovesciata d’altri tempi, bella, precisa, potente, ma gesto vanificato per il fischio dell’aribtro Brighi che, su segnalazione del guardalinee Carrer, annullò per un fuorigioco inesistente.

CRESCITA – Osvaldo, dai suoi primi giorni in Italia, ne ha fatta di strada. Del primo periodo bergamasco, il 12 gennaio 2006, giorno dei suoi 20 anni, ha detto che si mise a piangere «perché ero triste, fuori c’era solo neve e mi mancava la mia famiglia» . Da allora Lecce, Fiorentina, Bologna e, soprattutto, Espanyol. In Spagna, Osvaldo ha fatto sì che Luis Enrique gli mettesse gli occhi addosso. Il resto è storia recente, storia romanista. E proprio nel centro sportivo del club spagnolo, due giorni fa, Osvaldo ha sostenuto un allenamento, avvisando la Roma che sarebbe passato a salutare i suoi vecchi compagni, cui è rimasto molto legato. Compagni che hanno fatto sapere via internet, tramite social network, di aver trovato Osvaldo molto carico, che ha parlato della sua nuova avventura dicendo di avere «una grande voglia di tornare al gol, per aiutare la Roma nella corsa alla Champions, a cui credo tantissimo» .

AZZURRO – Non solo Roma però. Perché in questo finale di stagione Osvaldo punta anche a convincere Prandelli a portarlo con l’Italia al prossimo campionato Europeo in Polonia e Ucraina. Il ct azzurro crede nel suo ex giocatore dei tempi della Fiorentina ( «è un attaccante forte e moderno» aveva detto) e, dopo le chiamate dei mesi scorsi, tra gare valide per le qualificazioni e amichevole a Roma con l’Uruguay, continua a seguirlo. Passaporto italiano. Dopo l’Under 21 e l’esordio con la nazionale maggiore (Italia-Irlanda del Nord 3-0, a Pescara) Osvaldo vuole l’Europeo. Ma prima, come ha detto agli ex compagni dell’Espanyol, «la Roma in Champions».
Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci

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