I riflettori puntati su Osvaldo non intendono proprio abbassarsi. L’ultimo atto, è andato in onda stamattina, quando un inviato di Striscia la notizia ha consegnato all’attaccante il Tapiro D’oro. Una beffa quasi scontata, dopo lo schiaffo a Lamela, che la cena riparatrice di ieri sera non è bastata a evitare. Una cena a cui, un po’ a sorpresa, aveva preso parte anche Burdisso, arrivato al ristorante dell’Eur con stampelle al seguito, dopo il gravissimo infortunio al ginocchio. Un gesto particolarmente apprezzato dalla società, che ha chiamato il difensore per ringraziarlo del gesto. “Questa è la prova che il gruppo è unito”, la convinzione dei dirigenti.
OSVALDO: “DISPIACIUTO, MA CERTE COSE NON DEVONO USCIRE” – Nervoso, da giorni, anche dopo la pace di squadra. Ma anche provato, perché “è una questione chiusa, speriamo non se ne parli più”. Augurandoselo davanti alle telecamere di Striscia la Notizia, Osvaldo apre nuovamente il cassetto dei ricordi per tornare sul fattaccio di Udine. Dopo la cena offerta in partecipazione con il “bersaglio” Lamela, la stretta di mano, la garanzia ai compagni – che dopo averli visti negli ultimi giorni non potevano nutrire dubbi – che “abbiamo fatto pace davvero”, una nuova, piccola appendice. Che al giocatore non ha fatto piacere dover affrontare: “Sono molto dispiaciuto per quello che è successo, dopo cinque minuti ero già pentito e ho chiesto scusa a tutti. Erik è un bravissimo ragazzo, è fortissimo”. Poi, la coda che avrebbe potuto risparmiarsi: “Ma queste cose non dovrebbero mai uscire dallo spogliatoio”. A Trigoria, dove la società ha scelto di affrontare la questione senza smentirla ma piuttosto prendendola di petto, nessuno ha pensato che quello fosse il problema.
TOTTI HA FASTIDIO MA CI SARÀ – Il giorno di riposo voluto per la squadra da Luis Enrique, è servito quasi a tutti. Non a Bojan, presentatosi comunque a Trigoria per qualche esercizio in palestra per aumentare la massa muscolare. Ma neanche per Totti, che ha approfittato della mattinata per sottoporsi ad accertamenti strumentali a Villa Stuart: nessun allarme, solo l’occasione per verificare le condizioni della caviglia dopo i colpi accusati in allenamento nell’ultima settimana. La stessa, tra l’altro, operata nel 2006: anche per questo, era necessario controllare lo stato della placca metallica che da quel giorno di febbraio di quasi sei anni fa, dopo le botte ricevute. Nessun problema evidenziato e via libera a continuare gli allenamenti in gruppo, già ripresi dall’inizio della settimana. Resta il fastidio, però, insieme a quello decisamente più lieve al flessore infortunato due mesi fa. Da giovedì, quando la squadra tornerà a Trigoria per prepararsi alla trasferta di Firenze, lui ci sarà. Sperando di ritrovare una maglia da titolare che gli manca proprio dal 1 ottobre. Magari, da centravanti.
Repubblica.it – Matteo Pinci