Pronti via. Via alle polemiche. La gara inaugurale di Brasile 2014 ha visto i verdeoro battere la Croazia 3-1 in rimonta dopo aver usufruito di un rigore praticamente inesistente assegnato dall’arbitro giapponese Nishimura. Dal dischetto Neymar ha siglato la personale doppietta mandando in visibilio i tifosi verdeoro. Il resto ha già storto il naso.
Ovunque già ci si chiede se il Brasile non sia stato favorito sin dalle prime battute visto il clima di guerriglia in cui è finito lo stato sudamericano: la grande maggioranza dei brasiliani avrebbe di gran lunga preferito scuole, ospedali e denari utlizzati per migliorare la vita di ogni giorno, piuttosto che veder svariati miliardi utilizzati per i Mondiali.
Ok la festa, ma si tratta di eventi decisamente marginali rispetto alla vita quotidiana. Calcio oppio dei popoli anche stavolta? Il web si è già schierato.
Si è schierato sul web anche Pablo Daniel Osvaldo, attaccante italo-argentino che ha appena vinto lo Scudetto con la Juventus: stabilmente in maglia azzurra prima del 2014, ha pian piano perso appeal agli occhi di Prandelli, che non l’ha convocato per i Mondiali. Italia con Balotelli e Immobile, l’ex Southampton a casa.
Osvaldo, tramite Twitter, ha commentato il rigore del 2-1 per il Brasile, andando su tutte le furie: “Contento di non fare parte di questa farsa”. Parole che hanno trovato immediata risposta da parte del giornalista Fabio Caressa, intervenuto su ‘Sky’ per dire la propria.
“Osvaldo non perde mai l’occasione per dire sciocchezze, negli ultimi anni ha sempre fatto così. Anche questa volta non si è risparmiato” ha così evidenziato Caressa tramite gli studi televisivi del colosso d’informazione. Apriti cielo.
L’ex attaccante della Fiorentina ha preso l’occasione al volo per controbattere, con tanto di spiegazione: “Il signor Caressa dovrebbe smetterla di parlar male dei calciatori visto che mangia e vive grazie a noi. Che poi il mio Twitt era riferito al rig inesistente che hanno dato al Brasile e non c’entra nulla con l’Italia che spero vinca il Mondiale!”.
La sensazione è che la questione non sia proprio finita qui.