Il Tempo (F. Biafora) – Concretezza e niente colpi da fenomeno. Si presenterà così Ranieri nel primo allenamento che dirigerà oggi a Trigoria, dove inizierà a studiare la miglior formula tattica per una squadra che ha seguito sempre, ma con maggiore attenzione nelle ultime settimane, con il crollo di Juric che poteva far presagire la situazione che ora si è venuta a creare. Ma quale sarà il modulo prescelto nella sua terza avventura in giallorosso? Difficile dirlo con certezza, visto che nella scorsa stagione, sulla panchina del Cagliari, li ha fatti praticamente tutti, alternando difesa a 3 e a 4, centrocampo con due mediani o con tre calciatori, uno o due trequartisti dietro la punta unica o anche due attaccanti insieme.
Appunto, pragmatismo e spirito di adattamento e non un fondamentalismo nel seguire un solo credo. Tra le cose più incredibili agli occhi di Ranieri nel vedere di Roma di Juric c’è certamente il mancato utilizzo di Hummels, che con l’ex Leicester avrà nuova linfa. Due delle stelle del gruppo, Dybala e Pellegrini, andranno recuperare dopo un avvio di stagione povero di gol e assist: da capire come intenderà utilizzare la Joya, se più vicina a Dovbyk o sempre in modalità trequartista, con il capitano al suo fianco. Una delle ipotesi è che si riparta da un sistema che preveda tre centrocampisti, vista l’abbondanza di giocatori nel ruolo. Cristante e Paredes possono agire da mediani, mentre sulle mezzali le opzioni non mancano: Koné, Le Fée, Pellegrini e Pisilli, il jolly della rosa, utile a variare stili, sarà Saelemaekers. Ranieri dovrà anche valorizzare il mercato estivo e gli investimenti fatti, in primis quello di Soulé, per il quale aveva speso parole al miele lo scorso anno: “Quando hai campioni come Soulé, che calcia come Maradona o Zico, devi soltanto applaudire”. L’obiettivo è far sbocciare il talento dell’argentino.
Foto: [Enrico Locci] via: [Getty Images]