Ora non lasciamolo solo

pallotta

Gazzetta dello Sport (A. Monti) – «America’, facce Tarzan!». La ricordate quella piccola «curva» di ragazzini urlanti che assistono al bagno di Alberto Sordi in Un giorno in pretura? Bene. James Pallotta, ieri, ha fatto Tarzan.Muscoli, cervello e botte da orbi: roba da cinema. Anzi, roba da Oscar.

L’urlo del presidente giallorosso nella giungla del tifo arriva via Twitter e segna lo strappo più netto e clamoroso che si ricordi tra una società di calcio e gli ultrà. Chi pensava a una correzione di tiro dopo il «fucking idiots» della scorsa settimana, è rimasto deluso. A mente fredda, Pallotta ha rincarato la dose annunciando «tolleranza zero» verso i medesimi idioti. E’ andato giù piatto con una durezza senza precedenti: «I veri tifosi non fanno commenti razzisti, non tirano merda sui giocatori che ci stanno provando, non creano situazioni violente che poi pagano tutti gli altri».

E per non farsi mancare nulla, ha pure circostanziato: «Nella partita contro la Fiorentina un piccolo gruppo ha chiamato la squadra sotto la curva e l’ha insultata: la merda è quella».

Quanno ce vo’ ce vo’… Al netto delle coloriture era proprio quello che ci voleva e che ogni sportivo di buonsenso ha pensato dopo gli orridi striscioni contro la madre di Ciro Esposito. Pallotta ha coraggio e va reso gran merito al suo pensiero proprio perché è semplice e lineare. Non ha attaccato genericamente la curva bensì i gruppuscoli che sono in grado di condizionarne i comportamenti.E non ha lanciato i consueti generici appelli a «isolare i violenti».

Ha detto con chiarezza che allo stadio si va per vedere una partita e non per occupare un territorio, per imporre la propria legge, per lanciare messaggi obliqui o esprimere attraverso striscioni un’opinione più o meno insultante. Chi lo fa non è persona gradita e deve starsene fuori. Anzi, verrà lasciato fuori d’imperio perché nel nuovo stadio della Roma ­come già accade in quello della Juventus con risultati confortanti ­ i facinorosi saranno individuati attraverso sofisticate tecnologie di riconoscimento facciale e sanzionati duramente. Insomma, lotta senza quartiere agli «idiots». Ottimo programma.

Attenzione però: Pallotta e la sua società (che ha rinunciato al ricorso contro la squalifica della curva) meritano qualcosa più di un plauso. Adesso è fondamentale che non siano lasciati soli. Da oggi misureremo la credibilità del mondo del calcio, delle altre squadre, delle istituzioni sportive e politiche proprio dal grado di solidarietà che sapranno esprimere nei confronti del presidente giallorosso. E dalla loro capacità di seguirne l’esempio. Già ci pare imbarazzante che un americano a Roma abbia avuto il coraggio o il candore di dire apertamente alcune verità che noi italiani troviamo conveniente sottacere. Ma sarebbe imperdonabile lasciare che Tarzan si batta da solo. O magari segargli la liana con cui pericolosamente volteggia nella speranza che batta il sedere e se ne torni al suo paese.

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