Il Corriere Dello Sport (G.D’Ubaldo) – I cinesi vogliono sbarcare anche a Roma. La manovra di espansione degli asiatici nel calcio europeo, in particolare in Italia, ha fatto registrare una tappa anche nella Capitale. Esattamente un mese fa tre imprenditori cinesi erano stati all’Olimpico in occasione della partita Roma-Bologna. Accompagnati da Laurent Colette, responsabile marketing scelto recentemente da Pallotta, dopo essere stati avvistati al centro sportivo di Trigoria erano stati allo stadio, nella prima partita della scalata di Totti alla riconferma. Si era parlato in quel caso di una possibile partnership commerciale (i tre cinesi sarebbero stati i rappresentanti di una importante compagnia aerea, interessata a lanciare nuovi voli da Fiumicino al loro Paese), o di un interessamento all’acquisizione di quote della società. Pallotta da Boston si era limitato a dire: «Niente nuovi soci, sono solo amici in visita». A questo interessamento cinese per la Roma era stato messo un marchio: la China Southern Airlines, il più grande vettore nazionale, con sede a Canton.
LA PRESENZA – Da quel giorno non si è saputo più niente. I cinesi spariti nel nulla. Come due anni fa, quando un altro imprenditore orientale era stato indicato come possibile socio di minoranza della Roma, ma poi se ne persero le tracce. Il nuovo contatto orientale ci sarebbe stato una decina di giorni più tardi. Nella settimana che ha preceduto la partita contro il Napoli. In un noto studio legale romano, che opera a livello internazionale (anche il Sultanato dell’Oman si appoggia a questi professionisti associati che hanno la sede dalle parti di via Veneto) ci sarebbe stato un incontro tra una delegazione di cinesi (che potrebbero essere gli stessi della visita a Trigoria) e due rappresentanti del club giallorosso. I cinesi avrebbero manifestato l’interesse a entrare come soci di minoranza nella Roma, oppure a valutare la possibilità di farsi coinvolgere come sponsor. L’incontro avrebbe avuto anche un seguito nei giorni successivi.
LE SCUOLE – I cinesi sono in trattativa per diversi club italiani. In questi giorni tiene banco il pressing asiatico nei confronti del Milan, ma anche l’Inter e l’Udinese sono finiti nel mirino di investitori cinesi. Gli imprenditori italiani non si avvicinano più al calcio. Le ultime due società di serie A passate di mano in Italia sono state la Samp (da Garrone a Ferrero) e il Cagliari (da Cellino a Giulini), mentre l’interesse straniero per il calcio italiano è sempre più diffuso. La Cina vuole diventare una grande potenza anche nel calcio mondiale. Il premier cinese Xi Jingping punta a far disputare i Mondiali del 2030 nel Paese asiatico. Nelle ultime due sessioni di mercato i team della Super League cinese hanno speso in Europa 258,9 milioni, anche la Roma ha fatto un buon affare con la cessione di Gervinho. Per far decollare il calcio in Cina c’è un ambizioso progetto mirato a diffondere lo sport più popolare con il reclutamento di allenatori professionisti provenienti dall’Occidente, per migliorare l’addestramento dei giovani nelle scuole calcio. La Roma è molto attenta al mercato orientale ed è in cantiere lo sbarco anche in Cina delle Academy giallorosse, che stanno avendo un grande successo negli Stati Uniti. Contatti sono stati già avviati. Nelle ultime due stagioni la Roma ha giocato con una scritta di auguri in mandarino, in occasione del Capodanno cinese. Ora aspettiamo il prossimo step.