Durante un’esercitazione a Washington la porta non l’aveva mai inquadrata; all’Olimpico invece, sotto la Curva Sud, non solo l’ha vista ma è riuscito anche a non sfigurare di fronte a un certo Francesco Totti. Considerando che era un allenamento, Gervinho non poteva presentarsi nel modo migliore. Un paio di tiri in porta andati a segno sotto l’incrocio, una traversa e tante conclusioni nello specchio che fanno ben sperare. Perché Gervinho, l’uomo che Rudi Garcia ha messo in cima alla lista degli acquisti, tutto è tranne che un goleador: corre, crossa, dà profondità, suda e si impegna. Ma la porta, finora, non è stata proprio la sua compagna fedele. Undici gol in 63 presenze all’Arsenal, 36 in 93 al Lille, quando l’allenatore era proprio Garcia .
TITOLARE L’ivoriano si sta impegnando tanto, a Trigoria rimane sempre a fare lavoro supplementare in palestra e la forma è invidiabile. Deve ancora entrare in sintonia coi compagni ma un vantaggio lo ha: conosce a memoria quello che chiede il tecnico francese. Per questo domenica, se la cessione di Lamela dovesse concretizzarsi a breve, toccherà a lui partire titolare con Florenzi, spostato in avanti, e Totti. Proprio col capitano il feeling lascia ben sperare perché Francesco ama lanciare i giocatori e Gervinho servito sulla corsa può essere devastante. A patto di sistemare la mira, visto che a Terni, appena un paio di minuti dopo il suo ingresso, ha fallito un’occasione facile facile.
STUPITO Applaudito dai romanisti, entrato in campo senza la fascia per i capelli che indossa in allenamento e in partita e sorridente, Gervinho dopo l’Open Day ha confidato che non si aspettava tanta gente. Glielo avevano raccontato, ma finché non è entrato in campo quasi non ci credeva. E pensare che l’Emirates avrebbe dovuto abituarlo bene. Con gli inglesi si sentiva uno dei tanti, alla Roma invece si sente già importante. Ed è comprensibile, visto che i giallorossi lo hanno pagato oltre otto milioni di euro.
RESPONSABILITA’ Sabatini avrebbe voluto prenderlo in prestito, i Gunners hanno preteso l’acquisto a titolo definitivo e il d.s., pur di non scontentare Garcia, ha chiesto e ottenuto da Pallotta l’ok per chiudere. Gervinho, che era pronto a forzare la mano con l’Arsenal per liberarsi, sa che ha un debito nei confronti del suo allenatore e per questo sente tanta responsabilità. Se poi questa si tramuterà in gol non è dato sapere, ma la mira aggiustata è già un primo passo.
Gazzetta dello Sport – C.Zucchelli