La Gazzetta Dello Sport (M.Cecchini) – Se volessimo estremizzare, si potrebbe persino arrivare a dire che i tifosi giallorossi – in questo momento storico – amino più Francesco Totti che la Roma in sé. Certo, è vero che i giocatori passano e la squadra resta, ma quello che si prepara in vista di domenica sa di miracoloso.
ADDIO E RINNOVO – La storia è nota. L’8 maggio – per giunta alle 12.30 (cioè in un giorno e in un orario più deputato alle Prime Comunioni che al calcio) – i ragazzi di Spalletti giocheranno contro il Chievo. Per carità, partita importante in chiave 2° posto, ma per i tifosi della Roma ha subito rivestito un significato tutto diverso: la possibile ultima partita di Totti all’Olimpico. E così la prevendita da giorni è schizzata alle stelle. Quello che sorprende però non è questo (anzi, sembra persino ovvio), bensì che anche dopo il cambio di rotta della proprietà sul tema (a proposito Pallotta ha detto che per l’Olimpiade la Roma non chiederà l’affitto per il nuovo stadio, se si farà), il trend non è diminuito, come se la gente volesse celebrare una sorta di «Totti-day» dal sapore di scampato pericolo, tanto più che persino alcune delle frange più oltranziste della Curva Sud torneranno allo stadio. E così ieri Carlo Feliziani, responsabile della biglietteria, ha detto: «La prevendita sta andando benissimo. Sono esauriti tanti settori. Abbiamo chiesto addirittura l’apertura del settore normalmente dedicato ai tifosi ospiti, è la prima volta che lo facciamo quest’anno. Sono numeri veramente importanti, visto che attendiamo circa 55.000 spettatori. Insomma, siamo praticamente ai livelli di Roma-Juventus dell’agosto». Come dire, la prima partita interna del campionato, contro la rivale storica e nel momento in cui si cullavano i sogni.
DIRITTI D’IMMAGINE – Per consumare la festa completa, però, c’è bisogno dell’accordo sul rinnovo. Il nodo è quello relativo ai diritti d’immagine e la trattativa fra le parti prosegue sottotraccia. Al momento, Totti detiene quelli privati e la Roma quelli in maglia giallorossa. Il club li vorrebbe tutti e per questo sarebbe disposto a concedere un ingaggio maggiore, mentre il capitano non fa alcun problema di stipendio però vorrebbe per sé i diritti. Una cosa è certa: questa torta fa gola, anche perché l’ultima stagione del capitano giallorosso si annuncia come una celebrazione settimanale, con relativi sponsor dedicati e magliette «per non dimenticare». Il Chievo, insomma, sembra essere solo la prima parte di un rosario lungo un anno.