Noi non paghiamo. L’Olanda si scusa, condanna i teppisti, i violenti, fa sapere che è pronta a collaborare per identificarli, ma di fronte alla richiesta del sindaco di Roma, Ignazio Marino, di contribuire al risarcimento dei danni, risponde con un cortese, ma assai spigoloso, «nee» (no). Ieri l’ambasciatore olandese, parlando a nome del suo governo, lo ha detto chiaramente a Marino in un colloquio telefonico. Anche il sindaco di Rotterdam, Ahmed Aboutaleb, conferma: per lunedì ha un appuntamento telefonico con il collega di Roma, a cui ribadirà il rincrescimento per quanto avvenuto. Aboutaleb e Marino parleranno anche della gara di ritorno a Rotterdam prevista per giovedì e delle misure di sicurezza necessarie. Ma la città di Rotterdam non intende pagare i danni causati dai tifosi del Feyenoord. «Faremo il massimo – spiegano dallo staff del sindaco Aboutaleb – per individuare i responsabili. Ci sono molte fotografie, molti video, la polizia di Rotterdam farà di tutto per trovare i colpevoli degli atti di violenza e vandalismo». Anche questa però appare un’arma spuntata: gli olandesi arrestati e processati per direttissima per lesioni, resistenza, rissa sono già stati rimandati a casa, perché la pena è stata sospesa. Ed è arduo pensare che lo Stato italiano potrà costringere a pagare la pena pecuniaria gli hooligan condannati. Con una lettera Aboutaleb ha comunque anticipato a Marino il suo dispiacere per quanto successo. Tutto molto bello, ma la sintesi resta la stessa: l’Olanda non paga. Non solo: la società del Feyenoord parla di «multa alla Roma per un fumogeno, perché dentro lo stadio i nostri tifosi si sono comportati bene». «Proviamo disgusto e vergogna per il comportamento di un branco di senza cervelli, ne prendiamo le distanze, ma non è un problema che i club possono risolvere».
BEFFA
Sì, suona come una nuova beffa che segue il danno per i romani che giovedì hanno visto il centro preso d’assalto da orde di barbari: i violenti hanno sfidato la polizia, insultato e minacciato passanti e turisti, sfasciato i bus e soprattutto violato un monumento come la Barcaccia, in piazza di Spagna. In Campidoglio stanno usando le calcolatrice: solo il danno ai mezzi dell’Atac rovinati dagli hooligan di Rotterdam che hanno infranto i finestrini e spaccato i sedili senza alcun motivo ammonta ad almeno 300.000 euro.
Per l’Ama, che ha fatto gli straordinari per ripulire il centro, si parla di altri 10.000 euro di spese impreviste. I commercianti delle vie dello shopping, costretti ad abbassare le serrande, addirittura ipotizzano mancati incassi per 3 milioni di euro. C’è un conto che non potrà mai essere calcolato: riparare la fontana della Barcaccia costerà relativamente poco, 10 mila euro, però c’è un danno inestimabile perché il monumento avrà una ferita permanente. Marino: «C’è inoltre il danno di immagine alla città».
Ecco, messi in fila tutti questi elementi, il sindaco Ignazio Marino, ieri ha telefonato all’ambasciatore olandese, Michiel Den Hond. «Mi dispiace signor sindaco, non ritengo che il governo del mio paese possa pagare il restauro della Barcaccia – gli ha risposto l’ambasciatore – L’Olanda farà di tutto per aiutare l’Italia a individuare i colpevoli. Ma le responsabilità sono personali, saranno i colpevoli a dovere risarcire i danni causati».
Il sindaco ne ha preso atto e ha spiegato: «Stiamo ricevendo offerte da aziende, banche, istituzioni per riparare i danni causati da veri e propri vandali e ringrazio Acea per essersi subito messa a disposizione per il restauro della Barcaccia». Tra chi si è fatto avanti per finanziare il restauro c’è anche una multinazionale olandese, la Nexive, operatore privato delle poste.
CHI ROMPE PAGA
Resta la domanda iniziale: dopo quanto è successo come è possibile che il governo dell’Olanda o la città di Rotterdam non ritengano necessario contribuire al risarcimento dei danni causati da migliaia di tifosi del Feyeenord?
Nella lettera scritta ieri dal sindaco di Rotterdam, Ahmed Aboutaleb (del partito socialdemocratico), a Marino si legge: «È con un senso di orrore che i cittadini di Rotterdam hanno assistito al comportamento di alcuni tifosi del Feyenoord». Ma la città di Rotterdam si limiterà solo alle scuse formali.
Il Messaggero – E. Evangelisti