La Gazzetta dello Sport (F. Conticello) – Lasciando il pantano della Red Bull Arena, i dirigenti dell’Inter si sono convinti ancora di più di ciò che già sapevano: c’è un deficit di fisicità nell’attacco di Inzaghi. Andrà colmato in ogni caso e indipendentemente dall’eventualità di un investimento massiccio su un attaccante in arrivo dall’estero.
Per questo, un profilo che conosce bene la Serie A (e l’Inter) è salito rapidamente nel gradimento della società nerazzurra: Marko Arnautovic, ex “Tripletista” e stella del Bologna che due stagioni fa fece perdere lo scudetto nell’infausta notte dell’autogol di Radu, è ormai il preferito tra quelli che giocano già da noi. Distaccato e di molto Beto, ha il placet di Inzaghi, che cerca proprio quella capacità di tenere palla, occupare l’area, far respirare e anche segnare.
I nerazzurri hanno già ricevuto un primo no squillante dal Bologna nei giorni scorsi, ma torneranno alla carica, magari puntando sulla voglia del giocatore di riprovare un’avventura a un livello più alto. Ma anche questa strada potrebbe diventare subito in salita: la società emiliana, infatti, ha ripetuto più volte che non lo darà via per poco e la richiesta di 15-20 milioni per un giocatore di 34 anni equivale a una dichiarazione di incedibilità. Su questa rigidità, tra l’altro, si è già arenata la trattativa con la Roma, che pure aveva mosso Mourinho in persona e convinto lo stesso Marko.
Nel caso non centrasse questo obiettivo, il club valuterebbe comunque se proseguire su altre strade “nobili” già battute, su tutte quella che porta a Folarin Balogun, sogno numero 1 dell’estate e meno fisicato dei rivali per il posto nell’attacco di Inzaghi. Per la necessità tecnica e fisica là davanti, sono cresciute contemporaneamente le quotazioni di Taremi, da considerare invece alternativo ad “Arna”: investire sull’iraniano del Porto significherebbe, infatti, risolvere in partenza il problema dei chili e dei centimetri davanti.