Corriere Dello Sport (L.Scalia) – A testa alta. Nonostante tutto, nonostante una classifica buia e la sconfitta numero nove di una stagione nata sotto una cattiva stella. Non si possono cancellare gli erroracci da matita rossa in difesa, neanche la doppietta lampo di Dzeko e il rigore trasformato da Perotti, ma al Pescara va dato il merito di aver lottato fino in fondo contro una Roma nettamente più forte, forse impaurita più da se stessa che dalla potenza offensiva di Memushaj e compagni. Massimo Oddo è contento fino a un certo punto dei due gol segnati all’Olimpico e delle altre quattro occasioni (limpide) disinnescate da Szczesny: «Resta il fatto che ci siamo complicati la vita da soli perché la partenza è stata shock. Poi la reazione c’è stata, anche veemente, ma non è bastata. Alla fine chi vince ha ragione, chi perde sta dalla parte del torto. Forse però meritavamo qualcosa di più. Il rigore assegnato alla Roma? Netto, ci sta tutto, il contatto c’è». Definire il calendario della matricola difficile è poco: nello specchietto retrovisore c’è la doppia sconfitta con la Juventus allo Stadium e con la Roma all’Olimpico. «Sono due realtà che giocano in maniera diversa. La Roma è una gran bella squadra che siamo riusciti a mettere in difficoltà, ma la Juventus ha qualcosa di più, mi è sembrata più solida».
INFORTUNIO – A inizio partita anche una buona dose di sfortuna: lo stiramento di Bahebeck – appena rientrato dopo oltre un mese di assenza – ha fatto saltare i piani tattici del Pescara, già in completa emergenza. Promossi invece Caprari e Pepe, due ex. «Avevamo quattro centrali fuori, solamente Zuparic era disponibile. Le assenze di Gyomber e Bahebeck finora sono state pesantissime. Se fossimo stati sempre al completo, sono certo che avremmo almeno cinque punti in più. Devo fare i complimenti a Pepe perché ha giocato una grande partita alla prima da titolare, bene anche Caprari che all’inizio avevo tenuto in panchina perché in settimana non era stato bene». In classifica però il bicchiere resta quasi vuoto: la zona rossa è una triste realtà con la quale combattere per una lunga settimana. L’unica magra consolazione arriva dalle altre contendenti al quart’ultimo posto: l’Empoli e il Palermo hanno perso, mentre il Crotone è riuscito a mettere da parte un solo punto. Nel prossimo turno arriva all’Adriatico il Cagliari, undici che si ritrova nella confort zone della graduatoria. «Il campionato è lungo e può ancora succedere di tutto – chiude Oddo – la strada imboccata è quella giusta. Certo, un po’ di convinzione è venuta meno, ma è normale quando giochi bene e raccogli pochissimo. Abbiamo qualità in campo e fuori. Possiamo uscire da questa situazione momentanea, ne sono sicuro».