TuttoSport (S.Di Stefano – I.Di Sciascio) – Qui Roma. Dimenticare il crollo di Bergamo. Per farlo non c’è test migliore che contro il Pescara stasera, posticipo in cui la Roma giocherà conoscendo già il risultato della Juventus, contro una squadra che finora non ha mai vinto sul campo (gli unici tre punti con il Sassuolo a tavolino) in una sfida che gli scommettitori vorrebbero neppure quotare. Spalletti, che conosce bene i vezzi dei suoi, tiene alta la guardia e avverte: «E’ sicuramente una partita insidiosa perché quando le cose sembrano facili poi invece diventano pericolose. Noi veniamo da una partita d’Europa League che ci ha tolto tanto sotto l’aspetto delle energie mentali, perciò dobbiamo fare attenzione». Cali di tensione di cui Spalletti dice di sentirsi “responsabile” e dunque stasera servirà stare sul pezzo dal 1’ al 90’, in campo e in panchina: «Da un punto di vista mio è solo responsabilità dell’allenatore. È l’allenatore che può determinare molto, perché è un ruolo importante. I calciatori pure possono determinare molto, la società altrettanto e tutti devono essere convinti però che possono incidere, questo fa la differenza», spiega il toscano, accettando il teorema secondo cui la differenza con la Juve passa proprio per questa patologia dei cali di tensione che né Spalletti, né altri suoi illustri predecessori (da Ranieri a Garcia: uno vincente a Leicester, l’altro a Lilla) sono riusciti a debellare: «Quello che è successo qui finora – ammette – non ci avevo fatto caso, in effetti metterebbe un po’ di timore visto da fuori, ma se la Roma mi richiamasse ci ritornerei lo stesso». Tornano tra i convocati sia Totti che Vermaelen, De Rossi festeggia le 400 gare in giallorosso e buone notizie arrivano anche da Mario Rui, tornato in campo per circa un’ora nel match con la Primavera e che presto si aggregherà al gruppo di Spalletti.
QUI PESCARA – Questa volta Manaj, ma l’impressione è che ce ne sono ancora altri nel mirino. Oddo alla vigilia di Roma-Pescara mette dietro la lavagna l’attaccante di proprietà Inter: «E’ successa una cosa molto spiacevole, Manaj non è convocato per motivi disciplinari. Farò affidamento da qui in poi su chi mi darà tutto». Non transige più, Oddo: vuole un gruppo di uomini e chi non sia adeguerà rimarrà ai margini. Dimostrazione di forza e personalità del tecnico biancazzurro, ancor più perchè coincidente con la settimana con più defezioni. Sarà 3-5-1-1 con Caprari e Bahebeck, recuperati, a guidare l’attacco.