La Gazzetta dello Sport (P. Archetti) – Non c’è il Siviglia, questa è la grande novità della fase a gironi dell’Europa League. Le pretendenti hanno sfoderato il sorrisone quando gli andalusi hanno perso a Lens, finendo così ultimi nel gruppo B di Champions. Niente ripescaggio, escono dal tabellone i campioni in carica nonché specialisti del torneo, con 7 successi, tutti dal 2006 in avanti. Il quadro delle rivali per Milan (sceso dalla Champions), Roma (seconda in Europa League) e Atalanta (prima nel girone) non è comunque privo di ostacoli. Sarà una lunga e difficile corsa fino alla finale del 22 maggio a Dublino.

Gli squali temuti da Mourinho, che ha dato questo appellativo alle retrocesse dalla Champions, non hanno mostrato appetiti feroci nella coppa principale. Però da febbraio riparte una competizione nuova. Rispetto al Milan, la Roma ha rivali dalla maggior conoscenza recente. Il Benfica di Di Maria e Joao Mario si è qualificato all’ultimo istante vincendo a Salisburgo con un gol di tacco di Cabral, ex viola.

Il Feyenoord che due anni fa contese la Conference alla Roma è appena ripassato dall’Olimpico, perdendo 1-0 con la Lazio in Champions (ma all’andata vinse 3-1). Il Braga era con il Napoli e ha chiuso il girone sconfitto 2-0 al Maradona due settimane fa. Il Galatasaray di Icardi Mertens si è messo dietro il Manchester United, ma non è riuscito a sopravanzare il CopenaghenLens Young Boys sono più abbordabili, lo Shakhtar, che gioca ad Amburgo, al momento è top, ma a febbraio non avrà ancora ripreso il campionato dopo la pausa.